«Poi disse loro: “Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?” Risposero: “Nulla”. Ed egli soggiunse: “Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra gli empi. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento”.
Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli disse: “Basta!”. Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione”. Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
E disse loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione”. Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: “Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?”. Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: “Lasciate! Basta così!”. E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: “Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre”». (Lc 22, 35-53)
Quando lo vengono a prendere, Gesù in un primo momento (Gv 18,6) li fa indietreggiare e cadere a terra con una forza sovrumana; tante volte era sfuggito alle loro mani; era passato in mezzo a loro senza che potessero afferrarlo. Poi viene il momento stabilito dal Padre, e Gesù incita i suoi a procurarsi delle spade, ad armarsi per difendersi, ma proibisce a chiunque di difendere la Sua Persona.
Che significa? La legittima difesa deve essere proporzionata al bene da difendere: non si può ammazzare uno perché mi ha rubato il portafogli. Se devo difendere la mia vita, posso impugnare la “spada”, le forze dell’ordine possono intervenire anche a scapito della vita dell’ingiusto aggressore a difesa della vita dell’ingiustamente aggredito. Ma Gesù non vuole essere difeso. Forse che nel caso di Gesù siamo di fronte ad una sproporzione alla rovescia? In questo caso, per noi, il bene da tutelare dall’ingiusto aggressore è la fede, è la Grazia, e la Grazia vale più della vita; quindi in questo caso il bene da tutelare è sproporzionato alla difesa che si vorrebbe magari porre, ma sproporzionato appunto alla rovescia. Posso impugnare le armi per difendere la mia vita, la mia famiglia, la mia comunità, la mia patria, ma non per difendere la mia fede.
Perché la fede si difende con un altro tipo di armi, che sono le armi spirituali. E se a causa della mia fede si attenta alla mia vita? Dipende: se la difesa armata va a scapito della mia fede devo deporre le armi, altrimenti posso impugnarle. Per questo papa Francesco, nel caso delle persecuzioni religiose, invoca l’intervento della comunità internazionale a difesa della persona umana, non a difesa dei cristiani; la fede cristiana si difende infatti in altro modo perché il regno di Gesù non è di questo mondo. Difendendo anche con l’uso della forza la persona umana, le autorità civili, lo Stato, la comunità internazionale giocoforza difenderanno anche i cristiani; anzi, di fatto avvantaggeranno i cristiani, nella misura in cui il Cristianesimo è l’ambito in cui massimamente si esprime l’infinita dignità della persona umana. Certo che Gesù era proprio un genio! Francesco deve aver preso da Lui.
Gianluca Valpondi