Alla fine ci sono riusciti. Ci voleva un esposto circostanziato e minuzioso, un ricorso vittorioso al Tar, per far esplodere il ‘bubbone farmacia comunale’ che covava da mesi e trascina tante zone d’ombra del lontano passato con altri personaggi. Parliamo della Farmacia comunale di Borghetto e della Sael: del cda di nomina politica che l’amministra. Forse qualcuno non ha fatto i conti con l’oste, si fa per dire. Intanto il 10 ottobre, alle 20, si riunisce il consiglio comunale. Fuochi artificiali in vista ? Al primo punto, con correttezza istituzionale, proprio l’istanza di convocazione in merito alla Sael story.
Il tutto alla luce di una tenacissima e coraggiosa direttrice che ha sempre potuto fare affidamento ad una buona spalla, l’avv. Giovanni Sanna, che è stato anche pubblico amministratore d’opposizione, conosce volpi e fagiani, galli e tacchini. Sta di fatto che la Procura della Repubblica, con il neo procuratore capo Ubaldo Pelosi, si è mossa senza indugi. Nella rete investigativa è finito un personaggio del tutto sconosciuto in città fino a qualche mese fa. Il giovane avvocato cairese Alberto Bonifacino (del quale trucioli.it ha scritto più volte), presidente dimissionario alla Sael. L’altra inquisita ed un altrettanto ‘ignota’, la dr.sa Serena Venturino di Varazze, commercialista e revisore dei conti, incaricata della perizia – consulenza per determinare il valore di vendita della farmacia, ‘gonfiando’, sembrerebbe, il valore e documenti di riferimento. Quale il passato politico della Venturino scelta dal tandem del centro destra borghettino ? Si legge da un
articolo stampa del 7 maggio 2009: ““...Riteniamo fondamentale sottolineare tutto questo – spiegano ancora i vertici savonesi del partito di Casini – principalmente per non confondere il nostro elettorato, visto che l’ Udc alle prossime elezioni provinciali correrà da sola con la propria lista con candidato presidente Giancarlo Garassino e punterà, nel collegio di Varazze, sulla commercialista Serena Venturino, persona molto radicata sul territorio, mentre sulle frazioni, che ricadono nel collegio di Celle, sosterrà la candidatura di Giovanni Damele, già amministratore comunale cellese”. Si legge inoltre da web del 2010 di Serena Venturino. Presidente degli Oldies.
L’avvocato Bonifacino ‘impallinato’ per abuso d’ufficio, al di là della grana farmacia, fa gioco alla ‘tana del lupo‘ in quel di Loano dove gli uomini di ‘patron’ Angelo Vaccarezza non hanno gradito la sua nomina a presidente della ghiotta Servizi Ambientali Spa dello stesso Bonifacino. Oltre a Servizi Ambientali è anche al vertice di Ponente Acqua. E quando c’è in ballo un’indagine, avvisi di reato, è sempre difficile scommettere come andrà a finire. In questo caso, però, gran parte del materiale accusatorio della farmacia pubblica sarebbe fondato su prove ed indizi documentali.
Bonifacino, classe 1985, ultimo arrivato nella Spa pubblica (10 comuni, da Borgio a Ceriale e entroterra delle due vallate), con un’indennità mensile di 800 euro e che ha già trovato al lavoro da lunga data l’avv. Alessandro Vignola, amministratore delegato, ex esponente di FI a Loano, avviato studio legale a Pietra, designato per statuto da Loano e un compenso loro mensile di 1.600 euro. Nessun compenso, invece, per il vice presidente Pietro Oliva, veterano della politica e di cariche elettive (consigliere regionale, vice sindaco a Loano, presidente del Consiglio comunale), Eleonora Bertolotto figlia dell’ex presidente della Provincia, Maria Angela Palazzo, professionista di Pietra Ligure e di cui trucioli aveva rimarcato, mesi fa, la perdurante assenza alle riunioni.
Il collegio sindacale è composto dal presidente GB Raggi (6 mila euro lordi annui), Luisa Mattiauda e Silvano Montaldo (5 mila euro l’anno ognuno). Montaldo , ex sindaco di Laigueglia, è certamente il più conosciuto ed affermato per i suoi incarichi, il ruolo in politica, mente pensante ed operativa della giunta del sindaco Caprioglio, a Savona.
Il parlamentino di Borghetto si occuperà anche di bilancio comunale e della revoca dell’approvazione schema di convenzione tra i comuni di Ceriale e Borghetto, Balestrino per la costituzione in forma associata della commissione locale del paesaggio e gestione rilascio autorizzazioni paesaggistiche. Ceriale, con la nuova giunta del sindaco Luigi Romano, lascia, resta Balestrino con la forma associata delle funzioni fondamentali di pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonchè pianificazione territoriale di livello sovracomunale, catasto, servizi lavori pubblici, con risoluzione anticipata limitatamente al servizio unificato dei lavori pubblici.
Borghetto che avrebbe sopratutto bisogno di ‘risorgere’ con interventi importanti e qualificanti per la vita socio economica, vedi la penosa vicenda che trascina la soluzione dell’ex oleificio Roveraro. C’è chi sostiene che dopo la morte di Enzo Cappelluto (marito di Franca Roveraro – Loano 2 Village) la questione e un punto di intesa tra le due famiglie proprietarie (Capelluto- Roveraro da una parte, i fratelli Vacca dall’altra, con Santiago ex sindaco, big di FI in provincia, inarichi in Regione) sarebbe stato in dirittura d’arrivo. Invece tutto tace. La città continua a soffrire e perdere colpi. E poi il Puc potenzialmente ‘capace’ di riqualificare, rimettere in moto azioni di sviluppo ed investimenti. Mentre non si è ancora spenta l’eco dei debiti pregressi, del buco di bilancio che si trascinerebbe da qualche anno, con la cifra dei residui che pare resti ballerina e contestata dalla minoranza consiliare.
Insomma Borghetto anche con la nuova giunta di centro destra, il motore leghista, continua a non prendere il volo. Per incapacità di chi è al governo o perchè, in effetti, la paralisi è ormai cronica ? Forse le due componenti, parzialmente, si intrecciano. Certamente non è di casa il ‘decisionismo’ leghista di Salvini, mentre i grillini che a Borghetto erano, alle politiche, il primo partito sono fuori dalle stanze del Comune. Comunque sia a pagare le conseguenze dell’immobilità, delle divisioni, delle lotte, della mancanza di coesione, dell’assenza di un gruppo unito che pensa solo a fare squadra, rimane la comunità, il commercio, l’artigianato. Insomma, se siamo arrivati al perdurare della paralisi, dell’amministrazione ‘seduta’, lo si deve anche a tutte quelle forze politiche ed ai suoi esponenti che hanno rifiutato un parlamentino di salute pubblica, capace di eleggere i migliori. E niente guerre di primato e visibilità mediatica. Lasciando marcire dalla vergogna annose problematiche.