W gli sposi. Rosario Rizzo classe 1985 e Willians Luiz classe 1988. Il primo è nato e cresciuto a Loano anche se il suo cognome (Rizzo) fa di lui un foresto, non è un purosangue, un loanese di Loa, di sangue blu come la bandiera. Willians è praticamente un alieno nato nello stato di Ubirata, sud del Brasile, dove ha vissuto fino all’età di 4 anni per trasferirsi a Londra, nazione di origine del padre, diplomatico in forza presso varie ambasciate del Regno Unito.
In Inghilterra Willians vive fino agli 8 anni, prima di migrare in Giappone, la nazione di origine della madre. Qui si diploma a 15 anni (ben 3 prima del regolare corso di studi). Si laurea, invece, a Los Angeles, a soli 18 anni, in Politiche Comunitarie e Diritto Internazionale. Il suo primo lavoro alla Apple, reparto di risorse umane. Il primo incontro con Rosario nel gennaio 2017.
Rosario, il loanese, era in vacanza a Tokyo quando nota casualmente in un locale notturno il suo futuro sposo. Non accade nulla fino a gennaio di quest’anno. Quando sboccia un amore che va bel oltre l’amicizia, raggiunge le corde profonde dei sentimenti, di chi sceglie il percorso coniugale, giurando fedeltà e rispetto, aiuto reciproco. Uniti nella gioia e nel dolore.
“Alla fine della mia vacanza – racconta oggi Rosario – abbiamo deciso di vivere insieme. Una storia d’amore non può, non dovrebbe, essere scandita da un visto turistico, per questo la scelta di convolare a nozze”.
Accade che il 23 Agosto scorso, senza echi mediatici, nel Palazzo Municipale di Toirano. Il presidente del Consiglio comunale e delegato ai Servizi Demografici, Pietro Beccaria, 85 anni, decano dell’amministrazione civica retta dal sindaco dr. Gianfranca Lionetti, celebra la prima unione civile della storia del borgo medioevale. Beccaria che è stato sindaco di Balestrino (1983- ’90), assessore della Comunità Montana (ora ex) del Pollupice, con sede a Finale Ligure, poi presidente dal 1990 al ’95, ma anche dirigente della Democrazia Cristiana savonese quando era il primo o seconda partito della provincia.
Rosario, infermiere nel reparto di neurochirurgia di Santa Corona. Willians, laureato negli Usa, parla e scrive correttamente Giapponese, Inglese, Spagnolo e Portoghese.
Una domanda: Willians, per curiosità, in quale lingua pensa. “Dipende a cosa penso, se si tratta di numeri o di concetti materiali penso in giapponese,se penso a concetti astratti,a persone o comportamenti penso in inglese”.
E il vostro sogno ? Willians: “Comprare una casa ai genitori di Rosario, a Toirano.”
E Rosario a cosa aspira ? “Trasferirmi in Giappone ed aprire un ristorante tutto nostro. Le prospettive di carriera qui in Italia sono eccessivamente limitate. Non solo per l’aspetto economico che è importante, ma marginale. Vorremmo essere felici e realizzare le nostre ambizioni nel miglior modo possibile. Il primo passo verso la felicità lo abbiamo fatto il 23 Agosto. Il tempo è dalla nostra parte. Siamo fiduciosi nel nostro futuro. L’amore vince sempre.”
Il matrimonio non ha destato interesse nella cronaca rosa dei media savonesi. Non fa più notizia si direbbe, anche se…. Eppure, rispettando il credo e la fede di tutti, appare un bellissimo esempio di emancipazione e progresso civile. Meritava di essere raccontata, almeno agli affezionati lettori di Trucioli.
Rosario e Willians si congedano: “Il nostro umile e sincero auspicio è di vivere tutti più felici e sereni, finché il buon Iddio lo concederà con la buona salute”.
Lo Spiffero