“Quando è stata la prima volta che ho udito qualcuno sussurrare il mio nome mentre riposavo seduta e appoggiata a rocce durante le mie escursioni – racconta nel suo nuovo libro ” Profili, nella magica valle Argentina… le pietre raccontano (ATENE Edizioni € 23,50) Anna Maria Vivaldi Lantrua – che ricordo non diedi molta importanza alla cosa, in montagna le distanze e l’eco non sono facilmente valutabili … Un giorno però mentre cercavo la giusta quadratura per una foto in mezzo alle rocce vidi apparire un volto scolpito il cui profilo era netto, la bocca aperta, gli occhi al posto giusto …Il volto scolpito era davanti a me e con quella bocca sembrava parlare ….”. Lei scrittrice e fotografa, appassionata di flora e passeggiate nella natura, entroterra soprattutto. Vive ad Arma di Taggia ed ha trascorso molti anni a Triora. Una sua caratteristica umana ? Non ama essere fotografata:”….alla mia non più verde età….”.
Inizia cosi un pellegrinaggio lungo i sentieri e i boschi delle Alpi tra Piemonte e Liguria , tra Imperia e Cuneo nelle suggestive vallate tra rocce scoscese delle Alpi liguri, della Valle delle Meraviglie con le sue incisioni rupestri: fumetti preistorici, che si perdono nel tempo. Nasce così il cammino roccioso di Anna Maria Vivaldi alla scoperta delle origini stesse dell’universo attraverso periodi geologici, conversazioni “mute” con i suoi personaggi.
Con il ghiaccio , scrive, arrivò l’orso delle grotte, il cane selvatico, che a poco a poco diventò il compagno inseparabile dell’uomo cacciatore. “Fu allora che entrambi capirono che la loro unione sarebbe durata per sempre …Emerge nella bruma mattutina tra le rocce il profilo di Annibale protagonista sulle Alpi, un masso disegna il profilo bieco e feroce dei Saraceni sconfitti dal condottiero Ottone I . La misteriosa e affascinante storia d’amore fra Aleramo ed Adelasia … Iniziano poi i racconti, le conversazioni ” mute”, nate dalla sua fervida fantasia di Anna.
Vicende ora liete, ora tristi intrise di una profonda umanità scoprendo, tra gli altri, il contadino il taglia boschi e, anche, la morte con la raffigurazione di una mummia … Il cammino tra le rocce è permeato da commoventi ricordi della protagonista legati a pensieri e immagini dell’Ultima Guerra con fughe a perdifiato nelle colline e la delicata storia d’amore tra Serafina e Ambrogio trasformatasi in un perfido inganno ….Non tutti i volti si fanno subito conoscere, non vogliono raccontare la loro storia, i loro segreti ma nell’opera complessiva emerge un sequenza di profili storie fantasie accattivanti e va riconosciuto all’autrice la sua grande sensibilità, riflessione, attenzione a storie diversamente perse in un ambiente pieno di suggestioni. Dal libro emerge così una sequenza di profili, pare un invito a non osservare con superficialità la natura, ma a soffermarsi davanti a qualche strana roccia che ci rivelerà la sua identità, raccontandoci una storia millenaria.
Luciano Bona