Ad Albenga ‘congelano’ la Tassa di Soggiorno ? A Laigueglia e Ceriale non ne hanno voluto sapere. Ad Alassio ci pensa l’imprenditore Enzo Canepa, sindaco, maritato Raimondi cognome famoso nella storia alberghiera cittadina. Alassio che grazie al sindaco sosia possiamo leggere la più eloquente letterina di Natale e Buon 2018. La fonte è degna di fede. Il nostro sosia sindaco ci illustra quattro anni di ‘note spese’ da incorniciare ( leggi…….). Il sindaco che ha fatto della fedeltà coniugale e della Santa Comunione la palestra del buon Samaritano. Lui non tira volate alla Melgrati, non soffia notizie per mettere in difficoltà l’avversario. Lui fa le cose bene, benino e alla luce del sole. Come ?
Chi non ricorda quando vinse le elezioni dopo la gestione commissariale. Alassio che aveva visto l’astensione crescere dal 29 ad oltre il 36 per cento, scoprendo che il neo sindaco Canepa rappresentava si e no un alassino su cinque. E oggi ? E con la prossima tornata andrà peggio, meglio ? Non sia mai detto. I sondaggi più ingrati vogliono Canepa al 10 per cento dei consensi, su 6 mila elettori. Ciò significherebbe non solo la sconfitta certa per il ‘Pdl modello Toti‘, addirittura in forse la presenza stessa di Canepa (non si tratta del fratello insegnante), il sindaco in persona. Infatti il target minimo per un seggio in Consiglio comunale indica 500 voti di lista.
I detrattori, sostiene ancora il sosia del sindaco, ricordano le sue frasi ‘cult‘ e ‘rock’, stile Celentano, che ora appaiono autentiche barzellette.
Canepa dixit: “Sono un imprenditore e pertanto farò solo un mandato per tornare a tempo pieno al mio lavoro, alla mia azienda….”.
“La mia Amministrazione si caratterizzerà per importanti risparmi su spese pubbliche e stipendi di sindaco ed assessori….”.
“La pulizia, l’ordine ed il decoro della città sono necessità primarie e prioritarie….”.
E la prima sfida ? Canepa: “ Il mercato resterà dov’è”. La prima delibera di giunta ? “La revoca della delibera che autorizzava il forno crematorio nell’area cimiteriale”. Sanremo, la città del Festival, del Casinò, ha invece deciso di realizzarlo, seppure tra tanti strascichi. Ad Alassio chi si vuole cremare il defunto metta mano al portafogli e ‘emigri’ in provincia di Cuneo. Quasi cento cremazioni dall’inizio dell’anno.
Canepa che da persona schiva, scriveva Luca Rebagliati, sul Secolo XIX, ha festeggiato la vittoria elettorale (maggio 2013) con una festa meno chiassosa e più spartana, decisamente più adeguata ai tempi di ristrettezze e di scarso amore per la politica. E il suo Angelo custode, al secolo Vaccarezza, dichiarava a Luca: “In questi 5 anni Canepa dimostrerà tutte le sue doti, riuscirà a convincere quel 15- 16 % degli alassini che mancano per arrivare alle prossime elezioni ad avere il 51 per cento”. E Canepa aggiungeva con aplomb britannico: “La nostra vittoria fa paura, ma tutti insieme, con la mia squadra, rilanceremo la città come merita…”. E Melgrati, assente, dal palazzo della Regione, commentava: “E’ un po’ come se l’Inter vincesse la Coppa dei Campioni”.
E che coppa ! Col senno del poi.
Dice il sosia in esclusiva a trucioli.it. Dopo quattro anni possiamo dire che una delle poche cose su cui io sindaco non ho chiesto al Comune il rimborso spese sono: 1) Il consumo delle suole delle scarpe, assai provato purtuttavia dalla quotidiana maratona Corso Marconi – sede della mia residenza – Palazzo del Comune. 2) Il consumo delle gomme della mia bicicletta, assai provata ed usurata da quattro anni di avanti e indietro casa- negozio- Comune.
Tutti i cittadini possono prendere visione delle mie noticine spese. Con diligenza ho percorso per fini rigorosamente istituzionali i tragitti Alassio – Andora; Alassio – Villanova d’Albenga; Alassio – Albenga; Alassio – Ceriale; Alassio – Loano; Alassio – Savona; Alassio – Genova. Esequie funebri incluse. Leggete, mi sono accontentato spesso di rimborsi da 5, dicasi cinque, euro regolarmente vistati dagli uffici comunali. Potrà apparire una mancia, non è così, un bravo commerciante sa che il risparmio inizia dagli spiccioli. Ed io appartengo alla categoria degli avi.
So che Melgrati è abituato a festeggiare a ‘donne e champagne’ e simili rimborsi appariranno in contrasto con la mia ferrea volontà di convocare i Consigli comunali durante la mattinata per evitare di pagare gli straordinari ai dipendenti comunali. Cosa che sarebbe accaduto ai conti del Comune con la brutta abitudine di tenere i consigli di sera ed andare avanti fino alle ore piccole ? Per questo mio rigore ho ricevuto i complimenti di tanti concittadini, abbienti e no. ‘Bravo Enzo, ci volevi tu per tagliare sprechi e privilegi…rilanciare Alassio alla grande”.
E poi da sindaco ho sullo stomaco un peso di cui è giunta l’ora di liberarmi. Ho sentito dire dai soliti ciarlatani e scansafatiche che avrei collezionato un numero spropositato di delibere di giunta e determine dirigenziali per giustificare notevoli esborsi in ‘Premi di produzione per i dirigenti comunali e le casse piangono’. Fuori le prove…!
Pura disinformazione quando si sostiene che i Consigli comunali mattutini hanno semplicemente lo scopo di impedire od ostacolare la minoranza. La maggioranza dei suoi rappresentanti passa il tempo a chiacchierare dietro la schiena degli avversari. Non sono proprio fannulloni, poco ci manca. Tutto il contrario della mia squadra: ‘lavoratori‘ unitevi !
Pensate, ad esempio, ai risultati raggiunti con la raccolta differenziata. I risparmi veri ed autentici. Non è certo colpa nostra, né del mio valente assessore, se si è ‘rotto’ con gli Amministratori condominiali i quali hanno il coraggio di sostenere che sono nell’impossibilità di assicurare i c.d. bidoni mobili forniti dalla azienda interessata (ovvero senza le c.d. ruote autobloccanti).
E’ una invenzione di sana pianta blaterare che io avrei ‘rotto’ con la potenza di fuoco dei Bagni Marini per i detriti della mareggiata 2016. Siamo l’unico Comune che ha fatto fino in fondo il suo dovere e i gestori di Bagni ringraziano ancora oggi.
La Tassa di Soggiorno ? Proprio perchè, da commerciante, so cosa significa lavorare nel settore alberghiero, mi sono sforzato di spiegare e poi fare in modo di far approvare, il 27 dicembre, il ‘mini contributo’ dei turisti che soggiorneranno ad Alassio. Fortunati loro ! I pochi albergatori e commercianti contrari sono vittime dei soliti disfattisti. L’unico che mi sento di perdonare è Melgrati. Lui pur di avere un titolo sul giornale ….io non ho bisogno di mettermi in mostra, gli alassini sanno di che pasta sono fatto. Confrontate pure le mie note spese con quelle dei miei predecessori. E nessuno finora mi ha contestato nulla, cosa che forse qualcun altro (che è pure stato in Regione) non può dire. Comunque se c’è una persona seria e senza conflitto di interessi che può dire l’ultima parola, da ago della bilancia, è il mio braccio destro Gianni Aicardi: Lavori pubblici e bilancio. So che è sottoposto, in questi giorni, a pressioni villane. E’ una persona tutta d’un pezzo e la Tassa di Soggiorno che lui voterà è la prova del nove che non fa parte di certe ‘confraternite’.
Mi si dice che non è vero che Gianni, sia l’ago che non punge, hanno messo in giro la diceria che sia invece l’ affascinante Lucia Leone. Assessore grazie alle quote rosa ed il cui mancato rispetto era stato sbandierato per motivi che non sto a dire, da tale Angelo Galtieri. Quello che credeva di fare il sindaco senza arte, né parte. I bugiardi dicono che fossi io ad osteggiare Lucia, preferendo Aicardi, cui sarebbe stato promessa la poltrona di ‘vice’, proprio ai danni della signora.
Io, da buona padre di famiglia sindaco, ho l’anima in pace per aver praticato nel mio Municipio la ‘spending review’ dimezzando lo stipendio, pagato dai cittadini, all’assessora Leone per la semplice ragione che ha un dignitoso lavoro in un noto negozio alassino.
Insomma sono abituato al ‘carta canta‘ ed allora leggete, se ne avete voglia, le mie note spese che descrivono con quanto impegno ho cercato di svolgere il mandato di primo cittadino della ‘capitale Alassio’. Potrei farne a meno di sottrarre tempo prezioso ai miei affari, ai miei conti in banca, alla attività che mi da da vivere; ma mi rendo conto che Alassio ha ancora bisogno di me. Per questo mi ricandido sicuro che questa volta sarà un plebiscito (non solo il 35,1% del 2013) perchè saremo uniti e leggeremo: “Il Pdl stravince ad Alassio con il sindaco più parsimonioso in note spese”.
POST SCRIPTUM- Banchetto per la raccolta di fondi del Comitato “pro Tommaso a casa” ad Alassio il giorno 24 dicembre.
Il giorno 24 dicembre dalle ore 9 alle ore 12, sul sagrato della chiesa parrocchiale di sant’Ambrogio di Alassio, il Comitato “pro Tommaso a casa”, nome di fantasia legato a questi bambini tolti alla famiglia per una incomprensione oggi superata, organizza un banchetto per la raccolta di fondi per le spese legali che il Comitato dovrà sostenere per riportare nell’alveo famigliare questi bambini. A chi farà una offerta verrà omaggiato un vasetto di fiori offerto dall’azienda agricola di Marco Enrico di Albenga.