Era maggio e Fabio Casella ‘postava’ su Facebook la soddisfazione di aver vinto il concorso con tanto di scritta: “Gli sforzi vengono sempre ricompensati”. A corredo dell’articolo su Stampa e Secolo XIX che davano notizia dei primi verdetti, tra i mille candidati, che aspiravano ad un impiego a Rivieracqua. Ora gli arresti, gli imputati detenuti a domicilio che si avvalgono della facoltà di non rispondere al primo interrogatorio davanti al Gip, il presidente del tribunale Eduardo Bracco. La richiesta di sospensione dal servizio dello stesso ‘beneficiato’ Casella. I due arrestati si sono dimessi dai rispettivi incarichi nella Spa pubblica. Ma dopo qualche decennio di ‘vita e informazione giudiziaria’ siamo tra gli ultimi ad avere certezze di colpevolezza. Certo l’arresto di Gabriele Saldo, 65 anni, tra i personaggi politici imperiesi più popolari nel ponente ligure per il suo ruolo di capogruppo (ex) in Regione, ormai ex direttore generale del Consorzio idrico Rivieracqua e del prof. Federico Fontana, docente universitario a Genova, delegato della Facoltà di Economia al polo universitario imperiese, non può lasciare indifferenti neppure i savonesi e nel Basso Piemonte. Il primo ha molti amici ed estimatori, conoscenti, oltre i confini della sua provincia e si è occupato di tematiche di comune interesse, come la salvaguardia dell’ospedale di Albenga. Il secondo che è nato e vive a Novi Ligure dove ha scelto gli arresti domiciliari, ma pure noto a Palazzo Sisto a Savona e a Palazzo Doria, a Loano dove i dipendenti comunali lo ricordano in ‘cattedra’ a tenere corsi di anticorruzione. Oltre a vice direttore del Centro Studi e Ricerche sulle Autonomie Locali di Savona. Ultima ora coinvolto e perquisito la casa dell’ing. Giorgio Negro,65 anni. ex segretario generale della Provincia con i presidenti Giuliano e Sappa.
Un mini terremoto giudiziario che non ha avuto finora eco nelle cronache nazionali dei due quotidiani più letti in Liguria, Il Secolo XIX e La Stampa, che hanno rilegato il presunto scandalo sulle rispettive edizioni locali e richiamo in prima prima pagina, sempre nelle edizioni locali. Cronaca che dunque non possono leggere, ad esempio, savonesi, genovesi, nell’edizione del Basso Piemonte che devono affidarsi ai notiziari on line che non sembrano molto informati sul ruolo savonese dei due personaggi principali dell’inchiesta, il prof. Fontana in particolare con i rapporti con le amministrazioni civiche di Savona e Loano..
A Loano l’amministrazione comunale, con decreto del sindaco Luigi Pignocca, n. 6 del 15 luglio 2014, aveva provveduto a designare il prof. Fontana quale ‘istruttore’ nel corso di anticorruzione, stessa scelta compiuta dal Comune di Savona. Del resto il curriculum di Federico Fontana che per l’incarico ha ricevuto dal Comune di Loano, in tre tranche, 10.500 € (2014/2016), è di indiscusso spessore. Risiede a Novi Ligure in Piazza De Negri, professore associato di economia aziendale, del Dipartimento dell’Università degli studi di Genova; è docente di economia aziendale e controllo di gestione interno degli enti locali, finanziato dal Murst; è stato impegnato in diversi filoni di ricerca, aspetti gestionali ed organizzativi delle aziende e delle amministrazioni pubbliche; è autore di opere e numerosi saggi, articoli su riviste scientifiche e tecnico specialistiche; collabora alla rivista Guida a edita dal Sole 24 Ore della Confindustria; collabora con la rivista online Moltocomuni presso la quale è coordinatore delle rubriche; è socio Aidea – Associazione italiana di Economia Aziendale di cui è altresì referente per Genova; effettua incarichi di formazione, ricerca e consulenza presso amministrazioni pubbliche, compresi programmazione e controllo metodologie e strumenti di valutazione del personale, un ruolo molto discusso e delicato nell’ambito dei Comuni (vedi ripartizione premi di produttività e incentivi); è presidente e componenti di nuclei indipendenti di valutazione istituiti dagli enti locali.
Gabriele Saldo, geometra, prima assunzione pubblica nel Comune di Imperia nel ruolo della Polizia municipale, poi una lunga gavetta quale consigliere ed assessore comunale nel Comune natio di Pontedassio, assessore alla Comunità Montana dell’Olivo, quindi la ‘promozione elettorale’ nel consiglio provinciale, anche qui assessore, infine il salto in Regione, sempre nel gruppo di Forza Italia e tra gli amici della prima ora di Claudio Scajola nell’epoca della sua maggiore epopea di potere locale, regionale e nazionale. Gabriele Saldo super presenzialista a cene (immancabile a Varazze al ristorante Santa Caterina in occasione del concorso culinario, ottima sintonia ed amicizia con il patron di Imperia Tv, cav. Francesco Zunino), volto amico e presente alle feste patronali soprattutto nella sua amata Valle Arroscia, spesso non disdegnava di essere tra i portatori delle statue nelle processioni solenni, come a Mendatica per la festa del Santa Patrono Nazario e Celso (vedi foto del 1989). Saldo che si faceva in quattro quando bisognava occuparsi di un problema segnalato ora dai sindaci, assessori, oppure dagli stessi cittadini. Curiosa l’immagine di Saldo, al Saccarello di Monesi, intento a ricevere ed ascoltare un conoscente. Accadeva nel 2009.
Gabriele Saldo che, secondo l’accusa, è scivolato per aiutare un candidato ad un concorso della società pubblica Spa Rivieracqua che proprio in questi giorni è salita alla ribalta per i casi di inquinamento marino ad Andora e Diano Marina e la minaccia del sindaco forzista Demichelis di chiedere i danni di immagine, in pena stagione balneare. Rivieriacqua, col suo fresco presidente avv. Massimo Donzella, novello sposo, al centro di accuse anche sul fronte dei rifornimenti in alcune località rimaste con i rubinetti asciutti.
Al di là di quali saranno gli esiti finali della giustizia imperiese ed italiana, sono in molti ad augurarsi, con Claudio Scajola, il ‘tutti innocenti‘. E’ sempre sbagliato strumentalizzare arresti ed indagini. Anche se resta l’amarezza di uno scandalo che turba ancora una volta la fiducia dei cittadini verso le istituzioni democratiche, la legalità.
Tra gli ex colleghi di Forza Italia, partito dal quale Saldo si era infine allontanato, c’è chi ricorda la ‘marachella’ posto elettorale 2005- 2010, quando al gruppo consiliare in Regione, con capogruppo Marco Melgrati, uno stampatore – editore chiese il saldo di un debito lasciato in eredità da Saldo. Ci furo un tira e molla perchè pare che il partito sostenesse che Saldo quei soldi li aveva ricevuti, ma non era stato pagato il debito. Sta di fatto che il ‘buco’ venne coperto con l’autotassazione dei consiglieri forzisti che non perdonarono quello sgarbo.
Oggi Saldo è accusato di aver favorito, peraltro non è accusato di corruzione o aver percepito denaro, un concorrente a vincere un concorso pubblico con mille pretendenti. Due giornalisti di esperienza dell’imperiese, gran conoscitore delle stanze del potere, Paolo Isaia e Maurizio Vezzaro, lo definiscono “autentico globtrotter della politica già dai tempi della democrazia cristiana; considerato un abile tessitore capace di mediare tra le varie fazioni e forze, signore della parte bassa della Valle Impero dove non c’era foglia che si muovesse senza il suo consenso, vecchio marpione….”
L. Cor.
COINVOLTO ANCHE L’INGEGNER GIORGIO NEGRO
L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA NEGLI ANNI DELL’ASSESSORE GABRIELE SALDO