C’era un ospite particolare al tour di Ferragosto dell’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante la Direzione Marittima della Liguria: l’ex sindaco ed ex comandante di nave Carlo Gambetta di Noli. Era l’unico presente in abiti civili, una circostanza non comune, né causale, di alto valore morale. E’ accaduto nella ‘tappa’, a Savona, di Pettorino, al termine del viaggio, in elicottero, lungo i 330 chilometri della costa ligure. (Vedi il video di IVG.it…).Il comandante Giovanni Pettorino ha scelto il giorno clou della stagione balneare per trasferirsi da una Capitaneria all’altra della Liguria, essere vicino e solidale ai suoi uomini in divisa e a servizio della comunità, accompagnato dall’ex comandante della Capitaneria di Savona, Vincenzo Vitale, ora di stanza a Genova. Ad accogliere Pettorino, nella sede del compartimento marittimo di Savona, il comandante Massimo Gasparini ed il vice Giovanni Baici, oltre ai marinai al lavoro.
Il comandante regionale della Guardia Costiera ha osservato, tra l’altro: ““Abbiamo garantito la sicurezza di tutte le persone che hanno deciso di trascorrere il loro tempo libero sulle spiagge della Liguria , anche con la prevenzione attuata attraverso l’operazione “Mare Sicuro”. Oggi esiste una maggiore cultura sul mare, ma anche sulle regole e sui comportamenti che devono essere seguiti nel contesto. Nonostante questo è sempre necessario assicurare la massima cornice di sicurezza a tutte le attività che si svolgono sul mare perché spesso sono in conflitto l’una con l’altra, come la balneazione e la navigazione. Durante la stagione estiva, con l’operazione Mare Sicuro, abbiamo impiegato il massimo dispositivo possibile: siamo impegnati lungo le coste della Liguria con più di 200 uomini e 26 mezzi per farlo. Riteniamo che questo grande lavoro di prevenzione abbia garantito in pieno la sicurezza del mare e di tutti colore che sul mare vogliono trascorrere il loro tempo libero”.
E’ un ischitano Giovanni Pettorino, al comando del primo porto di Italia, quello di Genova. Una carriera in ascesa per l’ammiraglio. Un susseguirsi di risultati di spessore, non ultimo il coordinamento delle forze di intervento che salvarono le 477 persone a bordo del Norman Atlantic, il traghetto incendiatosi nel canale d’Otranto. Una vicenda che Pettorino seguì con lucidità professionale, così come il suo ruolo – sempre in seno al terzo reparto del Comando Generale della Guardia Costiera – è risultato fondamentale nella supervisione dell’ultimo viaggio della Concordia, dal Giglio a Genova.
Capo dal 2013 del reparto operativo della Guardia costiera a Roma, aveva ricoperto in precedenza per tre anni l’incarico di comandante regionale della Guardia costiera e comandante del porto di Ancona. Nel suo curriculum, esperienze analoghe anche ad Ancona e Vibo Valentia.
Orgoglio e soddisfazione per la rinomata e marinara Ischia e per la sua florida tradizione nel corpo della Guardia Costiera, impreziosita certo dall’esperienza e dai risultati di Giovanni Pettorino, già più volte elogiato per l’attaccamento alla divisa e alla sua mission, per i risultati raggiunti sul campo. Orgoglio dell’isola e della sua famiglia: sulle sue orme c’è il nipote Michele, impegnato alla scuola per Sottufficiali della Marina Militare di Taranto, dove sta frequentando il corso di aggiornamento professionale per Marescialli, dopo essere stato impegnato con il Circomare Pozzuoli durante l’estate. E se buon sangue non mente…
