Papà Raffaello che riposa nella tomba di famiglia, a Pietra Ligure, si ‘rivolterà’ vedendo e leggendo sul Secolo XIX web la bravata del primogenito Antonio che ha dovuto lasciare il timone dell’azienda, peraltro assorbita da un gruppo di ‘garanti’, alla sorella Raffaella che pure qualche bizza aveva potuto permettersi, come quando con il jet di papà da Villanova d’Albenga volava a Madrid per una pizza extra. La villa di famiglia, adagiata nel verde degli uliveti, lungo il raccordo con l’Autofiori di Pietra Ligure, è desolatamente vuota. Mamma Orsero preferisce Parigi dove si era trasferita negli anni ’70 quando si temevano sequestri di persona ed era scattata una segnalazione d’allarme per gli Orsero. Antonio, sorpreso in Ferrari cabrio in un’esibizione di ‘transito selvaggio’ ad Albenga, la città dove la Fruttital ha avuto a lungo la sede centrale dando lavoro a qualche centinaio di dipendenti ed impiegati e dove operava un meraviglioso staff di collaboratori. Con gli eredi al ‘trono’, c’è chi ricorda gli anni da sponsor della Leopolda di Matteo Renzi e le gite coniugali a Forte dei Marmi.
Antonio Orsero pare abbia protestato con Il Secolo XIX perchè, a suo avviso, quella foto di ‘pessimo gusto’, pubblicata sul giornale dei liguri, offende la privacy e non interessa i lettori. Lui ha ‘parcheggiato’ per recarsi dall’ottico di fiducia. Pare inutile infierire affondando la lama nel passato più o meno recente dell’ex rampollo. Vogliamo pensare ad Antonio in un momento di crisi e sbadataggine piuttosto che goffo esibizionismo o peggio ancora di affronto alle regole civili, al buon gusto, al buon senso, al codice della strada. Vogliamo pensare Antonio che per un momentino ricorda il rigore del bon ton di papà Raffaello, schivo e riservato, che da lassù non lo perde di vista e forse lo fa soffrire. Antonio che sa essere un ‘ragazzo’ di cuore e col cuore chiede scusa a tutti: ai ricchi e ai poveracci, a quanti nel clou delle vacanze sudano o si sacrificano per far divertire i tanti turisti. E lui puoi permettersi una ‘passeggiata’ fuori dalla norma dei comuni mortali.
Buon Ferragosto ! Ad Antonio e ai tanti amici sparsi per il mondo e la Riviera, c’è pure chi scalpita e non vede l’ora di tornare sindaco della sua e della ‘vostra’ Alassio, perla delle vacanze. Dove proprio ieri un Ferrarista, stanco e sfiduciato perchè non riusciva a trovare un parcheggio, ha ‘pagato’ cento Euro a un ‘portiere d’albergo’ per posteggiare tranquillamente.
Buon Ferragosto alle persone felici, ma soprattutto a chi soffre negli ospedali e ai tanti nostri anziani che in solitudine trascorrono in un ‘ricovero’ – residenza protetta seduti lungo l’ultimo ‘viale del tramonto’ che prima o poi ci accomuna tutti e senza distinzione di casta. A meno che non si avveri il racconto del fotoreporter per antonomasia del ponente ligure. Silvio Fasano parlando di una conoscente molto ricca, passata di recente all’aldilà, ha ‘svelato’: ho preteso una cassa da morte con due tasche laterali per deporvi tutti i risparmi e morire felice !
L’ARTICOLO E LE FOTO PUBBLICATE DAL SECOLO XIX
Non tutti lo hanno riconosciuto subito, probabilmente confusi dalla targa tedesca della sua Ferrari di colore blu: ma quando su Facebook, dove sono state pubblicate le immagini, qualcuno ha scritto che al volante c’era «un noto personaggio di Pietra Ligure poco amato ad Albenga, specialmente in ambito lavorativo», tanto è bastato per capire che a guidare quella California T sui marciapiedi della cittadina savonese era Antonio Orsero, noto imprenditore della frutta.
L’episodio risale alle 17 del pomeriggio di ieri, mercoledì 9 agosto: siamo in viale Pontelungo, praticamente nel centro di Albenga, la Ferrari cabrio imbocca il marciapiede passando dalle strisce pedonali, ne percorre un pezzo, Orsero allarga le braccia davanti allo sguardo incuriosito di un uomo (lo si nota nella foto in alto) e poi, secondo quanto ricostruito dal Secolo XIX, si ferma davanti a un negozio di occhiali, “parcheggia”, scende, va a fare acquisti e riparte.
L’interessato, ascoltato dal Secolo XIX, è piuttosto arrabbiato con noi: «Se mi si contesta di aver fatto un’infrazione, è vero, ho fatto un’infrazione. Se ci sarà una multa da pagare, la pagherò. Ma trovo scandaloso e lesivo che per 30 secondi di infrazione mi si sbatta sul giornale».
A maggio, proprio Antonio Orsero aveva patteggiato una condanna a 2 anni di reclusione dopo essere stato accusato di molestie sessuali dall’ex badante di famiglia: avrebbe tentato di palparle il seno per poi masturbarsi davanti a lei.
QUALCHE COMMENTO A CASO
…..Ma a chi importa di queste cavolate!!! Ma non parlatene più di questi personaggi, non ne vale la pena! Del resto un personaggio lo si rende pubblico solo parlandone! E questo non merita menzioni!
…..Si è anche arrabbiato per essere finito al pubblico ludibrio ? È fuori dal mondo. Le sue parole sono la testimonianza che la distanza tra sé e le regole è abissale. La sua fortuna ? Non essere stato riconosciuto immediatamente. Solidarietà totale e incondizionata a IL SECOLO XIX.
……È disarmante constatare che questo “signore” possa arrivare a questi punti, disinteressandosi delle possibili conseguenze ma trovo altrettanto disarmante che nessuno dei passanti che hanno assistito a questo tracotante abuso abbia abbozzato una protesta civile e legittima. (anche se a mio avviso sarebbe stata necessaria e giustificata ben altra azione). Non possiamo sempre aspettare i Vigili Urbani o i Carabinieri o la Polizia….
…..sia che lo commetta un poveraccio che un riccone la sanzione è sempre la stessa …. euro 28,70 ….. piuttosto la G.d.F. dovrebbe fare un controllino sull’auto targata tedesca !
…..Non di solo pane vive l’uomo.
…..Beh, è comprensibile che fosse più comodo avvicinare l’auto al negozio, anziché fare troppi sforzi con il peso degli acquisti (se va bene un paio di occhiali). Comunque azione coerente al 100% con il personaggio e con il sistema che consente queste cose.
…..Smargiassata di cattivo gusto.
….Ciao carissimo Antonio, il Bel Paese e la nostra Riviera affollano il lugubre pianeta degli invidiosi, ti criticano, ma tutti vorrebbero guidare la Ferrari spyder ed avere i tuoi soldini…e godersi la vita pur senza fare vita la nababbi. Perdonali e dimenticali, fottetene direbbero a Napoli !!, un tuo ammiratore convinto…di Alassio.
…..Ottima frustata a tutti gli invidiosi, a quelli che mettevano i manifesti elettorali…anche i ricchi devono piangere… e a Loano hanno sempre perso e pianto i miserabili. I poveretti siete voi. Grande Antonio non ti curar di loro. GiovanBattista da Loano
MA AD ALBENGA PARCHEGGIARE SUI MARCIAPIEDI E’ LECITO ED IMPUNITO