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Liguria e Basso Piemonte

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Laigueglia, l’obiettivo del fotografo tradisce peccati e peccatori in un ‘Borgo d’Italia’


Laigueglia alla ribalta della cronaca in positivo: la località ligure dove l’immobiliare nel centro storico mantiene prezzi da primato in Liguria. Laigueglia in vetrina a Roma tra i Borghi più belli d’Italia con la cantautrice Marta Delfino a raccontare  in musica le caratteristiche della cittadina balneare. Tutto bene ? Non esegeriamo.  Al posto  di una storica e rinomata gelateria (Rialto) è arrivato una ‘boutique’ delle chincaglieria cinese gestita da un cingalese. E nei locali della clientela Vip dei Bagni Ondina della famiglia Savoini ? L’insegna è ‘straniera’, il cartello da mesi parla di ‘Prossima apertura’. Intanto i chioschi sul lungomare si fanno largo a spese dei pedoni. Le aiuole non sono da cartolina. L’assessore al turismo Giancarlo Garassino faccia qualche passo in più. Con l’Angelo custode per eccellenza il comm. Marchiano, benemerito e veterano.

La targa di marmo della storica gelateria è rimasta a perenne ricordo sulle mura del palazzo

L’esordio lo riserviamo alla sorte della Gelateria Rialto. Nel 1968 Pietro Bocchetti e la moglie Bruna De Bastiani, emigrati a Laigueglia dal Bellunese, aprirono la Gelateria Rialto di Corso Badarò, conducendola poi assieme ai figli Paolo e Monica fino al 1993. Era una gelateria rinomata, il prodotto era di qualità e si ricordano le code di clienti che aspettavano di essere serviti. La cedettero nel 93 e, come gelateria, andò avanti con diversi titolari sino al 2005, quando poi diventò negozio di abbigliamento e poi ancora una bar gestito da una cooperativa. Ora siamo al ‘ lusso ‘: chincaglieria cinese, cingalese e tailandese. Un vastissimo assortimento che fa invidia ad un supermercato. Laddove non sono riusciti gli italiani, ci pensano gli extracomunitari. Che hanno rilevato anche un attiguo locale dove vengono ‘scarpe’ per clienti non troppo esigenti. E per fortuna che a pagare gli affitti ci pensano i forestieri. E poi vogliono l’Italia leghista !

Poche righe a quella che sta diventando una consuetudine e non ne facciamo colpa a chi lavora e cerca di sbarcare il lunario al meglio. Nelle zone pedonali è sempre più frequente, anche a Laigueglia, assistere all’invasione di sedie e tavolini. Fa benissimo, anzi ottima l’idea dell’isola pedonale estesa al centro storico e che ha fatto ‘scuola’ in Riviera, valorizzando il tempo libero e gli immobili. Tuttavia occorre dare una regolata agli spazi.  A meno che non si decida che a Laigueglia il passeggio in alcune zone ‘strette’ sia disciplinato in fila indiana.

E ancora è un peccato, come bigliettino da visita, notare che monte aiuole ricche di arbusti sempre verdi siano infestate da erbacce. O ancora, nella zona di ponente, suggestiva e risparmiata dai mezzi a motore, ci si trovi con un disordine diffuso. Persino un cartello del Demanio Marittimo e Comune rilegato in una curiosa nicchia. Laigueglia non merita il senso di abbandono e trascuratezza al di là della buona volontà e dell’impegno dell’amministrazione del geometra Franco Maglione. E Carlin Petrini scrive: Il turismo del futuro ?……parte anche dalla cura dei cittadini residenti verso la terra che abitano.

Gli anni in cui la gelateria bar cafe ha subito chiusure forzate
Attività commerciale popolare ad opera di un cittadino estracomunitario che riesce a far fronte al peso dell’affitto

Di fronte al negozio e sulla piazzola intitolata ad una cittadina tedesca gemellata con Laigueglia il cartellone con l’effige di Carlo Petrini e la frase. Il turismo del futuro ?
Sedie e tavoli, cartelli in un tratto stretto della passeggiata a mare. Qui finisce che i pedoni per camminare scendono in strada e così l’esercente non ha problemi con spazi e passanti.

 

Autorizzazione regolari per occupazione di suolo pubblico, in realtà i pedoni non pagano né bollo, né assicurazione. E le carrozzelle degli invalidi ? Basta chiedere permesso di passaggio
Passeggiata a mare centrale di Laigueglia, ovviamente è stretta e ci sono i tavolini. La vigilessa controllerà la situazione ? Non lo sappiamo.

 

Cari pedoni stringetevi, ci sono sedie e tavolini, biciclette e arnesi da lavoro, siamo sulla passeggiata a mare. Buona passeggiata ! Gli esercenti devono lavorare per pagare affitti, tasse e suolo comunale
La stagione balneare è iniziata i locali dei Bagni Ondina sono chiusi con cartello di ‘Prossima apertura e lavori in corso.
Laigueglia, promenade di ponente, tra il verde degli arbusti, le erbe selvatiche del dente di leone che sono pure curative
Lungomare di ponente, le botti non sono da vino, ma il libero accesso consente l’uso promiscuo. Chissà perchè sono ancora in attesa di essere sistemate decorosamente

La spiaggia è un tesoro come ripete l’assessore regionale Marco Scajola che si fa in dieci pur di dare una mano ai ‘poveri’ ricchi proprietari di Bagni. Qui la ruspa è al lavoro tra i ciottoli anche di domenica, non si può perdere tempo prezioso
La sorte riservata ad cartello multilingue che spiega e dispone la normativa balneare. Non è una nicchia, ma quasi. Non è un testo per pregare. Forse meriterebbe un paletto, siamo pur sempre sul lungomare cittadino con un avviso del Comune di Laigueglia
Mentre lungo la fascia costiera l’estate porta bagnanti, traffico, confusione e rumori, da lassù si può godere una vista stupenda sulla baia. La casetta più piccola di Laigueglia, tre finestre, porta, una ventina di mq per la felicità di chi la abita e la ristrutturazione da magazzino agricolo e forse in origine pollaio.
Una foto da album di ricordi dell’archivio di trucioli.it e dell’anziano cronista di provincia. Uno è un vigile urbano, ora in pensione e che collabora con i figli in una trattoria sull’Aurelia, in zona San Giorgio, tra Albenga e Ceriale. Un grazie a chi ci aiuterà a dare un nome ai sei laiguegliesi, tra cui un sindaco ?

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