Quando vince il giornalismo di servizio, anzichè quello supino al potente di turno e all’occhio di riguardo sotto forma di denaro erogato con la pubblicità, a beneficiarne sono il cittadino informato e la completezza dell’informazione. Non può stupire che nella piccola Cisano sul Neva ad una recente assemblea per istituire il ‘Controllo di Vicinato’ fossero presenti una cinquantina di persone, mentre ad un’analoga iniziativa a Loano (novembre 2016) poche decine di ascoltatori. Come se tra gli 11 mila residenti e qualche migliaio di abituali occupanti di seconde case per molti mesi all’anno, il tema furti e sicurezza non fossero d’attualità. Che dire dell’angoscia crescente di tante persone vittime di irruzioni ladresche notturne in ville, case e negozi senza che gli organi di informazione diano notizie, contribuiscano alla opportuna attenzione.
Gli ultimi campanelli d’allarme e di preoccupazione raccontano di audaci colpi ladreschi in residenze sulla prima collina delle Bulaxe (o Bulasce) e dintorni. Solo una tappa di una lunga serie con decine e decine di furti con scasso e di cui non si è mai letto una riga. La settimana scorsa nella dimora di un affermato professionista ignoti sono penetrati nottetempo. I coniugi erano partiti di giovedì per un breve viaggio (‘Siamo andati a trovare il figlio in Sardegna‘) e nella notte di venerdì si è consumata la razzia. Non è campata in aria l’ipotesi che erano ‘attenzionati’, pedinati. Non un angolo della casa che non sia stato ispezionato, persino le placche che coprono il passaggio dei cavi della luce e del riscaldamento. Hanno rovesciato i cassetti delle stanze, sala, cucina, bagni, messo sottosopra armadi, vestiti, indumenti e persino il caminetto (spento). Se ne è accorta casualmente la figlia che abita nella casa di fronte. Ha notato una porta finestra semiaperta. Da qui l’amara sorpresa, la telefonata ai carabinieri. La denuncia l’hanno fatta i genitori al loro ritorno. “E’ la quinta volta – ammettono sconsolati – che siamo derubati, in pratica non c’era più nulla, se non qualche ricordo di famiglia e di mamma che si trova all’ospizio, una piccola somma per le esigenze quotidiane”.
La tecnica pare sia abbastanza analoga in tutti i colpi messi a segno. E’ probabile che ci siano uno o più favoreggiatori che conoscono la zona e la passano al setaccio, diano le informazioni giuste a chi si prende l’incombenza di irrompere nelle ville e alloggi. Nei giardini che hanno luci esterne coprono i lampioni. Sono stati segnalati casi in cui ha citofonato un giovane dicendo di essere della Tim e alla ricerca di giovani interessati a un posto di lavoro. In un altro caso una ragazza che cercava tale Simone.
In ordine di tempo l’ultima notte sono penetrati nella villa di una famiglia di affermati agricoltori che hanno anche un banchetto di frutta e verdura sul mercatino coperto, un congiunto è stato per molti anni consigliere comunale e provinciale. E ancora, sono penetrati nella villa di una persona che non abita abitualmente in quella casa. A accorgersi è stata una vicina, i lampioni del giardino erano stati coperti. Sempre nella zona pre-collinare odioso furto nell’abitazione di una famiglia che ha un’attività di vendita di materiale da costruzione ora chiuso. A due giorni dal decesso del marito la vedova si è trovata la casa sottosopra, ripulita di oggetti di valore. Hanno portato via anche i ricordi.
Parlando col cronista ci si trova di fronte a persone angosciate, spaventate, psicologicamente turbate, sfiduciate. Tutto questo accade senza che i mass media più diffusi, senza che il beniamino dei loanesi Ivg.it (con orgoglio l’editore ha annunciato di aver raggiunto e superato la media di 50 mila lettori al giorno grazie alla credibilità e all’impegno della redazione) svolgano quel ruolo fondamentale di informazione e di servizio ai cittadini. Il leit motiv dei derubati: “A Loano non leggiamo mai di furti in alloggi, sembra un’isola felice e chi si ritrova vittima, nel mirino dei ladri, dopo aver fatto la denuncia ai carabinieri che allargano le braccia, preferisce tacere perchè tutti fanno così”. Mentre sarebbe assai utile informazione e passaparola. Come se essere derubati in casa propria fosse un’ignominia e non sinonimo di una crudeltà che meriterebbe la mobilitazione delle coscienze, ad iniziare da chi fa giornalismo di cronaca e da chi ricopre cariche elettive, istituzionali. Il silenzio, la manipolazione, inganna gli elettori e agevola i malfattori di ogni risma. Intanto il nuovo questore, Attilio Ingrassia, nella sua prima conferenza stampa, ha annunciato che contro i ladri saranno messi in campo anche agenti in borghese. E forse sarebbe utile che si riaprissero i rubinetti delle notizie di furto in abitazioni, come si faceva un tempo, quando i cronisti e i corrispondenti venivano giornalmente informati sull’attività dei ladri. Salvo casi particolari e per ragioni di indagini. Nascondere la verità aiuta solo i ladri ed i professionisti delle poltrone. (l.c.)
Come è difficile immaginare che la polizia municipale faccia opera di legalità e di educazione al rispetto delle regole civile (divieti inclusi) se gli agenti pare siano consigliati a seconda dei giorni a perseguire anche gli incalliti delle soste selvagge. Dopo aver ripetutamente fatto presente i disagi, gli intralci, la paralisi alla già disastrata viabilità nella tratto centrale di Aurelia, si aggiungono le auto negli spazi per le fermate dei bus, costretti a fermarsi al centro della carreggiata e mettendo a rischio anche i passeggeri che scendono e salgono. Abbiamo scritto che è un perfetto manuale di incentivo al menefreghismo della legalità quando transitano e tirano dritto, senza intervenire, le pattuglie in servizio sia in auto, sia in moto. Ora siamo passati a documentare la scena a cui si assiste sull’Aurelia, ad una delle fermate più affollate, quella di fronte al bar Haiti – ex distributore Agip.
Sull’argomento del ‘Controllo di Vicinato‘ il Secolo XIX del 16 novembre, con Federica Pelosi, concludeva il servizio della notizia dell’assemblea con questa frase: “...Loano si porrà come la seconda città ligure, dopo Sarzana, ad averlo adottato”. E il 25 febbraio scorso, in tandem La Stampa e Il Secolo XIX, si riparla dell’iniziativa, con l’assessore alla polizia urbana Enrica Rocca, commercialista con studio in corso Europa (in giunta ha preso il posto di Luca Lettieri ora vice sindaco), che sollecita i cittadini “a unirsi ed organizzarsi” prendere il buon esempio, verrebbe da dire, dalle celebri ‘Ronde Padane’. Meglio di così !
A tamburo battente, sempre sabato 25 febbraio, la lista civica LoaNoi ha diramato un comunicato stampa sul tema ‘Controllo del Vicinato”. Eccolo.
“Vorremmo una volta per tutte rispondere a chi ci accusa di essere capaci solo di critiche poco costruttive che non contribuiscono a migliorare la situazione loanese.
L’articolo uscito ieri sulla carta stampata a proposito dell’avvio di un progetto di Controllo del Vicinato a Loano ci ha lasciati ancora una volta con l’amaro in bocca. Dietro il diligente svolgimento del “compitino giornalistico” (prima le contestazioni della minoranza, poi le risposte della maggioranza) è palese un vero e proprio ribaltamento della realtà, dove a fronte delle richieste dei sempre inopportuni consiglieri di minoranza l’assessore di turno spiega candidamente che l’amministrazione sta già provvedendo da mesi.
Non è questa la realtà.
Il Comitato Cittadini Attivi Loanesi, preoccupato per il problema di sicurezza che la nostra cittadina sta vivendo, ha iniziato a proporre con urgenza il Controllo del Vicinato nel 2015 (vedi allegato a fondo pagina). Il progetto è diventato parte integrante del programma della nostra Lista Civica nel 2016. Durante la serata di Novembre di cui si parla nell’articolo, il Sindaco stesso ha ringraziato chi, nei mesi precedenti, aveva portato avanti il progetto.
Ma si sa, molti cittadini hanno la memoria corta e ciò che conta non è avere buone idee, ma essere bravi a vendere per proprie quelle degli altri. Questa la ragione del successo elettorale di una amministrazione storicamente brava a fare annunci e promesse che non mantiene.
Cogliamo l’occasione per ringraziare chi ha l’onestà intellettuale di riconoscere i meriti di chi produce idee nel solo interesse dei cittadini.
Lista Civica LoaNoi
L’ULTIMO ARTICOLO IN TANDEM LA STAMPA – IL SECOLO XIX DEL 25 FEBBRAIO A FIRMA DI VALERIA PRETARI
IL SANO RISPARMIO DEI VIGILI URBANI CHE SI RIFORNISCO DOVE LA BENZINA COSTA SEMPRE MENO
QUEL DISTRIBUTORE DI PIETRA LIGURE, VICINO AL SANTA CORONA, CHE TRUCIOLI HA SPESSO INDICATO PER LA CONVENIENZA ALLA POMPA MA SISTEMATICAMENTE IGNORATO DALL’INFORMAZIONE LOCALE. E’ INDICATO ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE METTE IN PRATICA LE NORME CONSIP. PERCHE’ NON FARLO SAPERE ANCHE AI CITTADINI AUTOMOBILISTI ?