In pochi giorni si sono sgretolate, con grande danno, due torri della cultura ligure: Silvio Torre, esperto di gastronomia, scrittore, presentatore, giornalista e fautore della nostre tradizioni, specialmente in cucina e Nada Torri vedova Ricci, la pioniera e difensora del dialetto ingauna.
Sia Silvio che Nada amavano il nostro idioma, difendevano strenuamente il nostro essere liguri di ponente e fieri portavano avanti il vessillo della liguritudine. Nada, curatrice dell’edizione sia in dialetto che in lingua italiana delle poesie di Angioletta Romagnoli, con i suoi “Recampemule” “E te ghe daggu a zunta” mise nero su bianco, le prime basi scritte del dialetto albenganese, in via di estinzione.
Io sono stato accanto ed amico di entrambi , spesso in serate insieme col grande Franco Gallea, nostro inossidabile collante, portando avanti la fierezza dei liguri di ponente. Anzi proprio con Nada ho iniziato la mia attività di editore, alla fine degli anni settanta, dando vita alle “Edizioni del Delfino Moro“.
Ad entrambi il mio sincero grazie! Un grazie grande, anzi “in grasie da è reiji du mè coeu”.
Gerry Delfino
Buon anno alla cultura della mia terra ingauna
buon anno alla cultura savonese
buon anno alla cultura genovese
buon anno alla cultura ligure
buon anno alla cultura italiana
buon anno alla cultura europea
buon anno alla cultura cattolica
buon anno al buon senso
buon anno alla pace
buon anno alla vita
buon anno 2017!
Gerry Delfino
IL RICORDO DELL’ULTIMO SALUTO A GERARDO RICCI PAPA’ DI ANTONIO E CECILIA
Era il 26 dicembre 2008 quando nella chiesa parrocchiale si sono svolti i funerali di Gerardo Ricci, 93 anni, avellinese, maresciallo di artiglieria in pensione (ha prestato servizio anche a Pieve di Teco dove pare abbia conosciuto la moglie Nada Torre, origini a Vessalico), padre di Antonio Ricci, autore televisivo e direttore di Striscia la Notizia e di Cecilia ginecologa. Il decesso, scrivevano i quotidiani locali, è avvenuto nell’abitazione di famiglia in Piazza Europa ad Albenga. La cerimonia religiosa è stata officiata da padre don Vincenzo Ricci, fratello del defunto, che ha revocato la figura di Gerardo: ” Mio fratello ha dedicato tutta la sua vita al concetto di servizio del prossimo e della bontà. Gerardo è stato sepolto nel cimitero di Leca d’Albenga. Tra i presenti Ezio Greggio, Lorenzo Beccati e Nino Podestà della redazione di ‘Striscia’. Anche la vedova Ricci se n’è andata nel giorno delle Festività Natalizie.