Il Piano di Bacino del torrente Nimbalto, redatto e approvato dalla Provincia il 25 novembre 2003, (Vedi…..) contiene elementi sconosciuti alla maggioranza dei loanesi per la gioia del potente, trasversale, ‘Partito del cemento’ che a Palazzo Doria ha solide fondamenta. Eppure Loano non è immune da esondazioni e allagamenti, danni. Sono tutti elencati – cause ed effetti – nell’elaborato di Bacino. Hanno solo ‘dimenticato’ Rio Rolandette che impatta nelle Vignasse dove il Comune ha previsto zona alberghiera. Mai decollata e in qualche caso clamorosamente sfumata come l’operazione Fresia – Oxilia.
Le ultime novità, ovviamente riservate a pochi, sono descritte in una istruttiva determina dirigenziale dove si ricorda che il 29 aprile 2016 l’amministrazione comunale ha affidato all’ing. Antonio Da Corte e al geom. Flavio Saglietto l’incarico professionale per lo studio idraulico del Rio Rolandette – casualmente in buona parte omesso dal Piano di Bacino, ci sarà una ragione (inconfessabile !?) – e degli approfondimenti tecnici tesi ad analizzare i fenomeni (allagamenti) dell’autunno 2014 per l’aggiornamento delle aree inondate. A proposito, il Piano di Bacino cita, inoltre, per le Vignasse solo un caso di danni lievi risalenti al 30 settembre 1900. Ma basterebbe chiedere a qualcuno che ha sempre lavorato la terra in quell’area cosa è accaduto negli ultimi 50 anni nelle campagne verso Pietra Ligure.
La determina ricorda che il 6 ottobre 2016 è stato effettuato un sopralluogo da parte di tecnici incaricati con l’ing. Molinari dell’ufficio territoriale di Savona di Regione Liguria ed ” è stato verificato lo stato dei luoghi sia sul Rio Rolandette per i temi esondativi che in zona Vignasse, sia per i temi più connessi all’allagamento”. E ancora che: ” Dal sopralluogo sono emerse osservazioni tecniche che necessitano di un approfondimento del rilievo dello stato dei luoghi ed un aggiornamento del modello idraulico che andrà a far parte del Piano Bacino“. Che, per inciso, avrebbe dovuto essere negli atti dei tecnici provinciali.
Quattro i rilievi emersi dall’ispezione. Occorre elaborare “il tratto di tombinatura sotto il piazzale e il tratto di alveo naturale a monte per una lunghezza di 50 metri“. E qui emerge la bellissima sorpresa. Testuale: “A questo
proposito è necessario provvedere alla apertura di un cancello che impedisce l’accesso all’alveo”. Nella foto risulta evidente che il cancello privato ha qualche anno. Non solo, non è un secolo quando il vecchio cronista che scrive queste note, sul Secolo XIX, dava conto della strana presenza di un’ostruzione (cancello appunto) lungo un corso d’acqua. Parole al vento. Chi se ne frega ! I più furbi vincono sempre. Nelle Bulaxe da un gallinaio – ci sono le foto- è sbocciata una stupenda villa che, dopo un condono fasullo finito davanti al giudice, ha beneficiato di un condono vero, con tanto di progettisti affermati. Anche grazie a galli e galline possono derivarne uova d’oro !
Secondo rilievo. Il Rio Rolandette deve essere integrato pure nel tratto tombinato che sfocia nel porto. Deve essere aggiornato dove è stato realizzato un nuovo argine in sponda sinistra. Si da atto che l’esondazione delle aree è dovuta alle acque provenienti da monte, oltre che per allagamento diretto. Si racconta che non secoli fa, ma in un’occasione piuttosto recente che una struttura alberghiera ottimamente gestita e che ha richiesto cospicui investimenti si è trovata i locali allagati con mezzo metro e i titolari per ore avevano temuto il peggio. Altri parlano di ostruzioni causa tronchi d’albero. Infine la zona a levante del rio, le Vignasse appunto, “potrà essere considerata come area in cui si sviluppano canali di smaltimento delle acque alla stregua di una rete di drenaggio di acqua urbana”. Dopo di che potrà iniziare lo sfruttamento edilizio secondo quanto previsto dal vecchio piano regolatore. Non bisogna aver fretta, il Puc può attendere tempi migliori. Non importa sia stato promesso, con tanto di data. Le
elezioni hanno dimostrato che c’è una robusta fetta dell’elettorato che apprezza la sensibilità di una “città a misura d’uomo”. Come dare torto a chi può vantare che Loano continua ad attirare investimenti ed investitori nella panacea edilizia mentre ovunque si si odono i lamenti di ‘crisi’ ? Come ignorare che la macchina del mattone da lavoro ormai al 95 per cento ad immigrati europei e non, per la gioia dei populisti di destra e di sinistra, Lega Nord presente. Per non scomodare cosa accade nelle cucine di tanti ristoranti e pizzerie dove ascoltare l’italiano sta passando di moda. Men che mai i nostri dialetti liguri.
DUE SERATE MUSICALI IN PIZZA ROCCA
Al Comune, ovvero ai contribuenti loanesi, sono costate solamente 800 Euro due serate musicali affidate all’Associazione di Promozione Sociale Bala in Riva au Ma che si sono tenute il 28 luglio ed il 25 agosto 2016. Chi conosce i prezzi di mercato degli intrattenimenti musicali potrà giudicare.
DAL COMUNE MILLE EURO PER COMPRARE PARAVENTI DA DESTINARE AL SANTA CORONA
Opere di bene, anzi per i pazienti ricoverati all’ospedale Santa Corona, Padiglione Negri. Il Comune con rendiconto accertato nella dichiarazione sostitutiva d’atto di notorietà, presentato dall’Associazione Cittadinanza attiva Liguria onlus, con sede a Chiavari, ha speso 3.269 euro, per l’acquisto di tre sistemi divisori per la divisione di 4 posti letto. “Al fine di tutelare i diritti fondamentali del cittadino malato e del rispetto della privacy in ambito sanitario”. Dove non arriva l’Asl, ci ha pensato Loano con un contributo di mille euro.
BRETELLA DEI MECETI APPALTO E SUBAPPALTO
La progettazione esecutiva dell’attesa ‘bretella dei Meceti’ risale al febbraio 2014, poi si è passati alla procedura di gara aggiudicata all’impresa Giustiniana Srl di Gavi Ligure (AL) che ha praticato un ribasso del 39,99% sull’importo dei lavori. Un contratto d’appalto di 723 mila € IVa esclusa. La direzione lavori è stata affidata all’ing. Alberto Baldi, con studio a Loano in corso Roma, che ha, a sua volta, provveduto a consegnare i lavori al rappresentante della Giustiniana, dr. Giorgio Zanuso. L’azienda ha inoltrato richiesta di autorizzazione ad affidare un sub appalto all’impresa Fondazioni Speciali di Giovanna Lanfranco con sede a Tovo San Giacomo, per un importo di 60 mila euro consistenti in tiranti e micropali.
QUANTO COSTANO AL COMUNE I MINORI IN CASE PROTETTE
Tra le spese che molti comuni si trovano ad affrontare c’è il ricovero di minori affidati dai tribunali di minorenni al Comune stesso. Attualmente sono cinque i ragazzi e ragazze. Sono ospitati alla Comunità alloggio S.S. Natale di Ceriale che pratica una retta di 60 euro al giorno; alla Casa Famiglia La Casetta Gialla di Genova, con una retta di 40 euro; alla Comunità Ancora Casa di Celle Ligure, retta di 52,50; al Consorzio Obiettivo Sociale di Alba, 90 euro; alla Fondazione Adolescere di Voghera, due assistiti, per 196 euro al giorno. pari a 6 mila 76 al mese.
L. Cor.