Savona: mungere sempre il mattone ed il cittadino? Perchè non far pagare “qualcosa” anche Costa Crociere?
Sulla stampa del 5 ottobre 2016 è comparso un articolo che annunciava che il Comune di Savona, notoriamente in grossa difficoltà di bilancio, si appresta a dare un via libera generale ad ogni iniziativa edilizia in quanto apportatrice di oneri di urbanizzazione, ritenute essenziali per la casse comunali.
Sulla stampa del 7 ottobre 2016 è comparso un altro articolo che annunciava che il Comune di Savona si appresta ad inasprire le tasse comunali (IRPEF, TASI ed IMU) per un importo di un milione di euro, sempre per sanare i conti.
Con la scusa che il Comune è in bancarotta si dà un via libera sfrenato a costruire, e d’altro canto si “munge” ancora il cittadino per sanare problemi creati dal ventennio di governo del Comune da parte di Ruggeri e Berruti!
E noi che abbiamo cambiato a fare se i “nuovi” ci mungono peggio che i “vecchi”?
’ chiaro che una manovra che riguardi le finanze bisogna farla, ma c’è manovra e manovra!
Sull’urbanistica.
Che ci sta a fare altrimenti la politica? Solo un’opera notarile? Approvare qualsiasi opera che le venga proposta?
Abbiamo visto come la città finora si sia sviluppata in totale assenza di una visione di sviluppo urbanistico. Speravo ed auspicavo che questa nuova giunta volesse rimediare al PUC ed al PUMT del passato, opere da buttare, con una propria visione illuminata, che contemperasse le istanze del privato con istanze pubbliche in modo da dare un senso coerente allo sviluppo della città.
Ma, sinceramente, ho difficoltà ad accettare che le esigenze di cassa del comune siano la chiave di volta per accettare operazioni di trasformazione della città senza l’inquadramento di queste trasformazioni in un progetto globale.
Quì manca una visione di città del futuro!
Quanto si può ricavare dal mattone?
Crescent2 – oneri di urbanizzazione — 349 €/metro quadrato – 5.821 mq ——> 2.031.000 €
Binario blu – oneri di urbanizzazione — 349 €/metro quadrato – 21.000 mq ——> 7.329.000 €
Solimano – oneri di urbanizzazione — 349 €/metro quadrato – 7.000 mq ——> 2.443.000 €
Orti Folconi? – oneri di urbanizzazione — 349 €/metro quadrato – 10.000 mq ——> 3.490.000 €
TOTALE incassabile dal Comune: 15.293.000 €
Sull’incremento della tassazione di un milione di euro.
Sono allibito! Speravo che questa amministrazione non facesse pagare al cittadino le malefatte di quelle precedenti!
Ma com’è? Cane non morde cane? Tutto come prima? Nessuna speranza di un auspicato cambiamento!
Dove è possibile trovare quattrini lecitamente?
Costa Crociere è venuta a Savona per le grandi facilitazioni economiche che ha ricevuto, ma, è sotto gli occhi di tutti quanti disagi provoca.
Il primo terminal crociere le è stato “regalato”, in compenso i disagi al traffico e l’inquinamento delle sue navi e dei suoi autobus ed auto è il regalo di ritorno di Costa Crociere alla comunità.
Chi ci guadagna? Solo Costa Crociere e la Port Authority!
Auspicherei uno stop all’aumento tassazione e che almeno la tassa si sbarco venga pagata dalla Port Authority alla città di Savona, un piccolo contributo ad una città!
Vorrei suggerire una possibilità, che ritengo fattibile e molto interessante per e casse comunali.
Comuni ricchi come Sanremo, o come Portoferraio, applicano una tassa di sbarco di 1,5 € a passeggero.
Ed allora se la città di Savona applicasse una tassa di sbarco di 1,5 € a crocerista incasserebbe la bellezza di 1,5 milioni di € all’anno e per ogni futuro.
Non € una tantum come oneri di urbanizzazione, ma una cifra consistente ogni anno a venire e praticamente garantita.
In 10 anni incasserebbe ben 15 milioni, una cifra notevole rapportata al debito di 80 milioni!
Qualche considerazione sulle crociere.
Le crociere: un piccolo mondo galleggiante, arredamento sfarzoso, palestre, piscine, spettacoli.
Ma al di fuori della nave è tutt’altro mondo! C’è l’inquinamento che queste navi producono.
Quali sono i costi in termini ambientali tutto questo sfarzo?
A Savona abbiamo almeno quattro gravi problemi:
1) l’inquinamento dell’aria dovuto alla presenza della nave con motori accesi al 50% di potenza.
2) l’inquinamento dell’aria dovuto al traffico dei mezzi verso e dalla nave (in media per ogni nave 50 autobus, 500 auto, 12 camion).
3) gravi ripercussioni sul traffico sia in città che fino ai caselli di Savona-Vado ed Albisola.
4) l’inquinamento dell’aria dovuto al traffico dei mezzi in coda nell’intero comprensorio.
I motori di una singola nave da crociera emettono ogni giorno polveri sottili e zolfo pari a 10.000 automobili, e questo avviene anche quando sono attraccate ai porti perchè le navi devono mantenere accesi i generatori necessari alla produzione di elettricità per i locali interni. Un 50% della potenza va alla navigazione, un 50% della potenza va ai sistemi di bordo. Senza contare i rifiuti prodotti e le acque reflue, non sempre trattate correttamente, anche a causa di una legislazione a maglie larghe in diversi paesi sul tema.
Il documento: https://ec.europa.eu/jrc/sites/jrcsh/files/jrc_120814_newsrelease_shipemissions_it.pdf
Misure effettuate su una nave mostrano che le politiche dell’UE hanno portato al miglioramento della qualità dell’aria nei porti. (Ispra, 14 Agosto 2012) riporta : Il diossido di zolfo è una delle principali sostanze chimiche responsabili della formazione di piogge acide e dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili: queste ultime sono il principale fattore di rischio delle malattie cardiovascolari e respiratorie.
La modifica della direttiva 1999/32/EC del 2005 ha stabilito che dal gennaio 2010 tutte le navi ormeggiate o ancorate nei porti Europei devono usare carburanti con un contenuto di zolfo inferiore all 0,1 % in peso. Precedentemente, al di fuori dalle aree dichiarate zone di controllo delle emissioni di zolfo, era consentito un contenuto di zolfo fino al 4,5 %. Dice anche che: ‘Le emissioni di diossido di zolfo (SO2) si sono notevolmente ridotte nei porti dell’UE grazie a regolamenti più severi sul contenuto di zolfo nei carburanti utilizzati dalle navi durante l’ormeggio e l’ancoraggio nei porti. Gli scienziati del JRC (Joint Research Centre – Centro Comune di Ricerca), il servizio scientifico interno della Commissione Europea, hanno misurato i parametri chiave della qualità dell’aria nei porti del Mediterraneo prima e dopo l’entrata in vigore, nel gennaio 2010, dei requisiti di basso contenuto di zolfo.‘
Nei porti europei si è riscontrata una diminuzione media del 66% della concentrazione di diossido di zolfo, sostanza chimica nociva alla salute e all’ambiente. Misurazioni effettuate nei porti al di fuori dell’UE hanno mostrato che la concentrazione di SO2 è rimasta invariata.
Che significa diminuzione medie del 66%? Significa diminuzione di emissioni gravissime! Non significa che adesso l’inquinamento è a livello tollerabile! Le navi non hanno catalizzatore!
Inoltre sul livello del mare le navi proviocano una quantità di ozono notevolmente superiore alla media.
Paolo Forzano