E’ stata la Repubblica, del 7 giugno scorso, a firma di Marco Preve, a titolare “Conad piace ai frati. Dopo lo Champagnat tocca ai Salesiani. I dipendenti dei Maristi protestano in strada”. Nell’approfondito servizio viene chiamato in causa, come superconsulente, Luigi Raineri commercialista di Loano “che segue le trattative con Conad sia per lo Champagnat – maristi, sia per i Salesiani di Quarto”. Nella città dei Doria, Raineri, professionista mai salito alla ribalta, forse qualche problemino di vecchia data per l’amministrazione di condomini. Ha l’ufficio nella palazzina conosciuta per essere stata la nuova sede del compianto notaio Giacomo Burastero, personalità ricca di storia.
La vicenda raccontata e descritta dal prestigioso quotidiano non è una ‘spy story‘ di cui il giornalista svela misteriosi retroscena. C’è una trama, c’è il sospetto di intrighi ? Voci e sussurri riferiscono che, per ‘sventare’ un’operazione con 21 dipendenti rimasti senza lavoro dal primo giugno, si è chiesto aiuto al cardinale Bagnasco e persino al Santa Padre, papa Francesco. In ballo ci sarebbe materia d’affari immobiliari e commerciali, pare una ‘pentola’ da scoperchiare. Mancherebbe solo l’intervento dell’autorità giudiziaria inquirente, ma soprattutto le indiscusse capacità investigative della Guardia di Finanza con i suoi reparti specializzati. C’è, ad esempio, un primo interrogativo o se volete l’alone di un giallo. Il commercialista di Loano, interpellato dal cronista, quando parla di trattative di vendita di aree dei Maristi e della società genovese Virgin si tira indietro: ” Non è stata una mia decisione, ma un patto di riservatezza che contrattualmente legava in allora i Maristi e Virgin”.
Attorno al tema caldissimo delle strategie dei Maristi ci sarebbe stato un primo incontro a Genova in cui ha presenziato il dott. Raineri – non siamo riusciti a trovare nell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Savona, dopo averlo contatto al telefono ed era assente, lasciando comunque il numero del nostro cellulare – ed il sindacato, in particolare Cisl. In un secondo incontro a Roma con l’associazione ‘datoriale’, i sindacati della scuola, Padre Cicimarra (maristi) avrebbe sostenuto di non conoscere il consulente Luigi Raineri. A quanto si dice ci sarebbe stata la richiesta di un incontro urgente del dott. Raineri con il vice sindaco di Genova, ma sul tappeto ora c’è il presunto ‘disconoscimento’ dei Fratelli Maristi, alla presenza di sette testimoni (le segreterie nazionali Cisl, Cigl, Snals,.. scuola” in merito al ruolo del superconsulente Raineri.
Tra l’altro, in un recente articolo del Secolo XIX – Genova si da notizia che l’avvocato Francesco Bugada ha dato una risposta per conto dei Maristi dopo l’appello del cardinale Bagnasco (” Chi ha responsabilità in queste cose ha il dovere ed il compito di chiarire le posizioni in modo da non creare panico e paure”). “Risposta del legale – annota il giornale – che però non svela quali siano i partner per il futuro della Champagnat”. E oltre: “I Maristi sostengono che il motivo alla dolorosa, ma inevitabile decisione di chiudere il Centro Sportivo Champagnat non è indissolubilmente legato alle gravi perdite finanziarie che lo stesso ha accumulato. Perdite aggravate dal calo delle vocazioni che impedisce di ricorre a risorse ‘interne’ per la gestione del Centro….La cessazione dell’attività che metterebbe sul lastrico 21 dipendenti è completamente svincolata dall’esito delle trattative in corso con i soggetti che i Fratelli Maristi hanno da tempo individuato per garantire lo sviluppo dell’area e dare nuova linfa alla Scuola. E che costituisce (la Scuola) la missione per cui il Fondatore ha creato l’istituto ed oggetto di un ambizioso progetto di rinnovamento…Infine i Maristi hanno avanzato una proposta economica assolutamente congrua e che tuttavia i lavoratori dipendenti hanno ritenuto di respingere”. Il Secolo XIX non fa cenno alla consulenza di Raineri.
Marco Preve scrive che “Allo Champagnat di Albaro di Padri Maristi, proprietari del complesso, hanno deciso di vendere il centro sportivo e il pole position c’è la cordata formata da Conad e Virgin per aprire un nuovo punto vendita ed una nuova palestra. Sempre la Conad è interessata ad aprire un punto vendita nei locali di Quarto dell’Opera Pretto di Don Bosco”.
Si potrebbe aggiungere che anche nel comprensorio loanese e di Savona- Vado – Quiliano, la Conad ha una robusta e qualificata presenza e in due casi (Toirano e Quiliano) non sono mancate polemiche, lacerazioni del mondo politico, dubbi sulla filiera delle concessioni edilizie. Nel Comune di Toirano, in passato, era stato risposto picche all’apertura di un centro commerciale, dove sorge la Conad, ad un altro gruppo a dimensione nazionale. Trucioli.it ha pubblicato inoltre trascrizione di e mail in cui l’imprenditore arch. Andrea Nucera di Ceriale lamentava, con il suo consulente arch. Luciano Campagnolo, commistioni d’affari a suo dire poco limpide. Nessun replica è pervenuta a trucioli.it.
E’ sempre Preve ad ipotizzare che “La Conad vada all’assalto o in soccorso degli ordini religiosi in difficoltà”. Aggiungendo: “Il colosso aderente a Legacoop sta trattando in queste ore due grossi affari nel levante di Genova. Entrambe le trattative vengono gestite per conto dei sacerdoti da Luigi Raineri, commercialista di Loano e consulente nazionale di padri Maristi e Salesiani”.
Al giornalista genovese Raineri avrebbe confermato: “ Sto seguendo, per conto dei Salesiani di Quarto, una trattativa con Conad che escluso preveda però la trasformazione di campi di calcio in un’area commerciale….” Raineri, annota il giornalista di Repubblica, pare abbia un’antica amicizia con il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi”, in pratica l’organo che designava i nuovi prelati. E aggiungiamo noi, il cardinale Re che non fa parte della schiera degli ‘innovatori di papa Francesco. A Roma, incontrava anche a tavola Claudio Scajola. In una circostanza, aveva confidato il compianto, comm. Marco Lengueglia, “ci trovammo a pranzo e il cardinale chiese al ministro, allora dell’Interno, se era a conoscere di un malessere che interessava la diocesi di Albenga – Imperia e coinvolgeva il vescovo Olivieri, bersagliato da lettere firmate e anonime inviate in Vaticano. Scajola rispose – disse Lengueglia – che si trattava solo di pettegolezzi e non c’era nulla di vero”.
A Loano, il dott Luigi Raineri pare non faccia vita pubblica e ‘si vede raramente’. In ufficio nel primo mattino o a tarda sera. Un professionista rispettato, non chiaccherato, non ha mai fatto parlare di se. Lontano dai riflettori insomma. C’è chi dice che ‘si sarebbe spesso occupato, nella sua attività, di istituti religiosi. A Loano, in particolare, della Casa Marina Virgillito del suore Domenicane di Bologna’. Una struttura ricettiva, con annessa chiesa,pare ora affidato alla gestione di un parente del commercialista. Raineri, peraltro, abita con la famiglia nel complesso residenziale di Pineland, a Borghetto S. Spirito, ai confini di ponente con Loano. Una figlia ha sposato un dipendente del porto turistico della cittadina.
Secondo quanto scrive Marco Preve, il commercialista loanese- borghettino sarebbe socio accomandatario di una società genovese, La Maddalena Srl, che si occupa di compravendite ed ha come socio accomodante la Fondazione San Michele Arcangelo , con sede nel paradiso fiscale di Vaduz capitale del Liechtentstein e aggiunge “La Fondazione però, spiega Raineri ‘è totalmente estranea alle trattative tra Conad, Maristi e Salesiani”. Infine: “ Raineri chiarisce a Repubblica ‘ Ho contatti col Gruppo Conad perchè, quale consulente sia dei Maristi, sia dei Salesiani sono stato incaricato, per conto dei clienti, di seguire le trattative, peraltro non avviate, nè favorite da me”.
C’è un ultimo passo, a quanto si vocifera, lo stesso Raineri avrebbe chiesto un incontro ‘chiarificatore’ con il vice sindaco di Genova. Forse già avvenuto, mercoledì di questa settimana. Pare dunque di capire un’attività professionale, con i crismi di trasparenza, seppure necessariamente ‘riservata’ come la deontologia prevede in questi casi, oltre a possibili ragioni di opportunità. Resterebbe da sapere, anche da parte di un vecchio cronista con 47 anni di esperienza in questa provincia, se effettivamente il professionista figura tra i ‘principi’ e persona di massima fiducia, di ordini religiosi, Piccoli o grandi affari. Il trait d’union con ruoli importanti e delicati. Peccato sia finito nella graticola di uno scontrodove non mancano vistosi cartelli, per presidio 24 ore su 24, dei dipendenti Champagnat, che ‘urlano e scrivono: ‘ Fratelli Maristi uguale Fratelli affaristi”. Le facce di una stessa medaglia ?
L. Cor.