La verità è sempre rivoluzionaria, Savona ha molte verità nascoste e nessuna rivoluzione. Leggi anche piccoli orgasmi delle elezioni comunali savonesi.
Quando la verità viene deliberatamente occultata in quanto scomoda, o manipolata dai soliti marpioni politici con le mani in pasta, i cittadini si ritrovano a subire cose e fatti illeciti oltre tutto senza potersi difendere o denunciare.
Cinque anni di questa ultima amministrazione comunale, molto del tempo dedicato a cercare di scoprire i genitali delle lumache invece di darsi da fare per risvegliare una città in coma, il peccato e i peccatori di chi ha eluso le proprie responsabilità civiche, ignorando doveri e ruoli, spesso a ‘ingrassare’ gli amici degli amici.
I cittadini, i loro diritti sanciti dalla Costituzione, debbono essere ascoltati e non ignorati a priori, si debbono colmare le diseguaglianze sociali per non acuire instabilità, malesseri, odio: le attuali elezioni comunali hanno evidenziato, e penalizzato i candidati delle false promesse e nessuna concretezza, candidati senza arte ne parte, senza alcuna esperienza politica, molta presunzione e voglia di apparire ‘tanto per’.
La ricerca di un lavoro, e non solo per i giovani, si è trasformata in una competizione per la sopravvivenza con implicazioni anche drammatiche, le prospettive in tal senso a Savona sono pari allo zero, nessuno muove un dito per cercare soluzioni mirate, molto meglio costruire palazzi e palazzacci dei quali non si comprende la necessità.
Un recente sondaggio tra gli studenti prossimi al diploma, o alla laurea, ha dato risultati a dir poco mortificanti, bocciata in toto la politica del lavoro, affiora disprezzo e preoccupazione nei confronti di chi amministra, un atto di accusa che non risparmia nessuno a parte Papa Francesco che gode di straordinaria ammirazione.
Dovrebbe essere un impegno sacrosanto sopperire a tale stato di disagio sociale (spesso ci illudiamo che mai toccherà a nostri figli e nipoti) imbastendo con urgenza un progetto specifico, con scelte ponderate e coraggiose, riflettendo sui macro errori passati, eliminando una volta per tutte paletti e lacci predisposti da chi della propria incapacità ne ha fatto un mestiere lucroso.
Si ritrovano disillusi e incazzati, i nostri Padri che nell’immediato dopoguerra, abbandonati i fucili della Resistenza, si sono tirati su le maniche è dato vita a una città libera, con fabbriche, industrie notevoli, grande attività portuale e commerciale: dovessero mai ritornare sulle montagne, c’è il rischio che questi partigiani al primo colpo del nemico si arrendano senza colpo ferire.
E meno male che qualcosa è cambiato, meno struzzi e più falchi oggi i cittadini intuiscono ciò che si nasconde dietro finzioni, apparenze, ambiguità e facce toste senza ritegno e, quel che più conta, hanno preso coscienza che i peccati di questi lor signori non sono i nostri come per lungo tempo hanno provato a farci credere.
Gianni Gigliotti
PICCOLI ORGASMI –
* Queste ultime elezioni Comunali Savonesi, si sono consumate in una miriade di incontri, feste e festicciole, fettuccine e tarallucci, allo scopo di convincere i cittadini a votare questo o quello candidato, vero il detto che ‘con la pancia piena si è più disponibili ad ascoltare’. Un gruppetto di simpatici personaggi, tipo quelli del film ‘Amici miei’, ha trovato il modo di pranzare e cenare a ‘sbafo’ infiltrandosi in tali convivi senza per questo sentirsi politicamente coinvolti anzi! sogghignando allegramente tra una portata e l’altra.
* In politica, Sabrina Ferilli, ha sempre avuto idee ben chiare, pur con il cuore a sinistra ma con coscienza onesta, mai condizionata o svenduta per opportunismo di carriera,o altro, ‘non amo il meticciato di questo partito della Nazione che raccoglie, alto, basso, buono e cattivo’.
* ‘ Se n’è ghiuto e soli ci ha lasciato’ cosi’ il commento di Togliatti a proposito di Vittorini quando lasciò il Pci. E’ notizia fresca che il bel Pier Pierferdinando Casini, ha lasciato l’UDC, non rinnovando la tessera per il 2016, per divergenze insanabili con il segretario del partito Lorenzo Cesa, insomma anche lui se ‘n’è ghiuto’ senza lasciare alcun recapito.
* L’Italia è in piena ebollizione renziana, nuove leggi e ordinanze a gogò: bloccare la pioggia nei weekend con multe salate per le Regioni che non si adeguano, vietare i terremoti se non vi è stato preavviso di almeno cinque giorni, abolire il bollo auto sostituendolo con un francobollo da collezione visto che non se ne usano più per spedire le lettere.
* ‘ Chi amerà nel prossimo futuro Matteo Renzi?’, non è una domanda retorica, non è un indovinello a premi: è solo per cercare di capire quanta fretta hanno gli italiani di togliersi la ‘sfiga’.
* ‘ No o Sì’, resta il dubbio di quanto influeranno, al prossimo Referendum Costituzionale, i mafiosi, i ladri, i corrotti, i ciambellani, i cortigiani, i lecca culo.
Gianni Gigliotti