Ciao Marco.
Lasciandoci, hai portato con te quella parte d’Italia vitale, democratica senza parrucchini, sempre e comunque coraggiosamente in prima fila nelle battaglie giuste e progressiste. Oggi siamo più orfani e con voce sempre più inascoltata, censurata. Speriamo che il Tuo esempio di guerriero indomito, di disobbedienza civile e garantista, serva da riflessione postuma per risvegliare i cuori rinsecchiti e le anime svendute della politica italiana.
Ci vediamo più tardi (ma senza fretta…abbi pazienza). Gianni