Il Secolo XIX, IVG e Savonanews, con enfasi conclamavano: “Lavori fondamentali per razionalizzare il traffico e, soprattutto, garantire la sicurezza” quale l’affermazione di Angelo Vaccarezza, allora presidente della Provincia di Savona. Un progetto che “ha comportato un grande lavoro ed impegno da parte di Palazzo Nervi in considerazione delle criticità presentate da questa via di comunicazione e dalla difficoltà di reperire le risorse necessarie proprio in un momento che vede il nostro ente al centro di grandi trasformazioni e tagli ai bilanci”.
E ancora virgolettato: “Gli interventi avranno una durata di un anno e si articoleranno in operazioni di demolizione e parziale ricostruzione di un fabbricato comunale sede dell’acquedotto pubblico, nonché l’allargamento della sede stradale sul lato monte attraverso la costruzione di nuove opere di sostegno del versante che consentiranno l’ottenimento di una sezione stradale sufficiente al transito contemporaneo di due veicoli. “Lavori che finalmente garantiranno la completa sicurezza in un tratto di strada dove la presenza delle strettoie ha da sempre reso pericoloso il transito veicolare, ha dichiarato il Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza. L’intervento è stato seguito con particolare attenzione dalla Provincia, il progetto ha richiesto, infatti, per la sua fattibilità diverse variazioni ed adeguamenti normativi proprio per poter risolvere tutte le criticità di questa via di comunicazione. Lavori aggiudicati entro la fine del mio mandato come da cronoprogramma, un traguardo raggiunto in sinergia e sintonia con i Comuni di Vezzi Portio e Orco Feglino che, insieme ai residenti della Valle, hanno fornito un contributo fondamentale per la realizzazione dell’opera. ”
Come prima, più di prima, cantava un giovanissimo Tony Dallara, nel lontano 1958, Ora come allora, neanche un pre(te)sidente, per passeggiar, anche lui giovanissimo, Adriano Celentano (1968). La strada provinciale n° 8 non ha cambiato aspetto, anzi dopo due piccole modifiche, che la ditta aggiudicatrice ha dato in sub appalto, ne ha peggiorato la sua criticità, che prima aveva un senso ma ora non più, perché…
Cantava Claudio Villa
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Vieni, c’è una strada nel bosco,
il suo nome conosco,
vuoi conoscerlo tu?
Occorrerebbe fare la medesima domanda sia al Sig. Sindaco Ugo Frascherelli, sia all’ex Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza quest’ultimo pronto a mettersi in mostra e a far proclami dopo la frana di Cornei, ed all’Assessore provinciale alla Viabilità Roberto Schneck.
Il 2 maggio 2013. E’ stata chiusa la Strada Provinciale 8 a causa di una frana che si è abbattutta martedì sera, nel Comune di Finale Ligure, ai confini con Vezzi Portio e Orco Feglino, in località Cornei
“Il movimento franoso di roccia ha trascinato sulla carreggiata detriti e un masso di notevoli dimensioni, rendendo necessaria l’immediata chiusura del tratto stradale interessato“- ha dichiarato il presidente Angelo Vaccarezza.
“L’ennesima emergenza che colpisce il nostro territorio la cui fragilità provoca continui disagi sulla rete stradale, una situazione complicata gravata dalle abbondanti piogge del periodo. La Provincia è immediatamente intervenuta per garantire la messa in sicurezza della strada e approntare i primi interventi per la sua rapida riapertura. A questo proposito ringrazio tutto il Settore Viabilità provinciale che, con l’ausilio del suo personale, è costantemente presente sull’ area interessata, svolgendo operazioni di monitoraggio, verifica e, soprattutto, di pianificazione in somma urgenza, finalizzata ad una normalizzazione della viabilità. Azioni veloci ed efficaci garanti di sicurezza e di riapertura della strada in tempi strettissimi. Una rapida soluzione proprio per venire incontro ai disagi di tutti i cittadini che, oggi, per raggiungere le loro abitazioni devono transitare necessariamente o dalle Manie o da Orco Feglino, allungando di numerosi chilometri il percorso. Un ripartire subito doveroso, anche per tutte quelle attività commerciali della zona, mi riferisco in particolare alle varie strutture alberghiere, di agriturismo e bed & breakfast, che rappresentano la nostra migliore proposta turistica. La Provincia si sta impegnando affinché si possa risolvere la situazione già nelle prossime ore, il limite che ci siamo posti è per lunedì della prossima settimana. Questo vuol dire quindi risolvere il problema in quattro giorni con la speranza di poter fare anche prima, diciamo lunedì 6 maggio con la viabilità già riaperta sabato sera”.
Alessandro Berta, direttore dell’unione industriali della provincia di Savona, interrogato su quale azioni possano essere messe in atto in provincia di Savona per rilanciare economia e mercato del lavoro, non ha dubbi: “A livello locale penso sia necessario un allentamento del patto di stabilità. Sono d’ accordo con il ministro Orlando quando dice che si dovrebbero promuovere lavori pubblici di minima entità per fare lavorare le piccole aziende. In provincia di Savona abbiamo la necessità di fare interventi per la stabilizzazione idrogeologica. Purtroppo le frane di questi mesi sono un esempio del problema. Comuni o enti potrebbero pensare di affidare tutti questi lavori a piccole aziende, per far lavorare contemporaneamente più imprese”.
Hanno ascoltato il suggerimento di Alessandro Berta, il 3 novembre 2012 l’ECO – il giornale di Savona – riporta la notizia:“è stato redatto un “atto di impegno” tra i comuni di Vezzi Portio, Orco Feglino e Finale Ligure per giungere alla stipula di una convenzione con l’Amministrazione provinciale allo scopo di realizzare lavori di allargamento della sede stradale e per l’eliminazione delle strettoie pericolose lungo la strada provinciale n° 8 Finale Ligure – Vezzi Portio – Spotorno, recentemente interessata da movimenti franosi che ne avevano bloccato la transitabilità.
Gli interventi da attuare si concentrano tra il km 17,800 e il km 18,250, in corrispondenza di un edificio di proprietà del comune di Finale Ligure dove si trova la stazione di pompaggio dell’acquedotto comunale. Già all’inizio del 2008 la Provincia aveva predisposto un progetto preliminare, per un importo di 575 mila euro, che prevede l’allargamento lato monte della sede stradale attraverso la parziale demolizione dell’immobile comunale. La successiva conferenza dei servizi si era chiusa con il rilascio dell’autorizzazione a intervenire, nel gennaio del 2009. Ma i lavori non erano stati effettuati in quanto i fondi a disposizione avevano dovuto essere dirottati su due successive emergenze avvenute, sull’Aurelia, a Capo Noli. L’iter dell’iniziativa è ripartito con una revisione del progetto originario, con aggiornamento della spesa prevista (785 mila euro). L’intervento nel frattempo è stato inserito tra quelli finanziabili attraverso il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale che, attraverso la Regione Liguria, ha consentito di reperire risorse per 350 mila euro. Al resto provvederà la Provincia di Savona (335 mila euro) e il comune di Finale Ligure (100 mila). Quest’ultima tranche è stata ulteriormente ripartita – di qui la necessità di sottoscrivere l’atto di impegno – tra i comuni di Finale Ligure (25 mila euro), Orco Feglino (7 mila), Vezzi Portio (18 mila) e alcune aziende private che utilizzando per la propria attività d’impresa la strada provinciale n.8 hanno manifestato la disponibilità a contribuire con 50 mila euro. Con il quadro finanziario completato, i lavori dovrebbero ora (finalmente) andare in cantiere” e giovedì 22 maggio 2014 è stato lanciato il proclama, sono stati iniziati i lavori e… tutto si è fermato.
Strada Provinciale SP 8 – Spotorno – Vezzi Portio – Finale Ligure Pia
In regione Castelletto inizia la variante n° 8/bis che attraversa l’abitato di Portio ed in regione Carrara si ricongiunge con la provinciale n° 8. tale variante ricalca in parte la vecchia strada [1815] napoleonica, quella che seguiva i confini naturali delle proprietà terriere, ed in parte la “pista” aperta dai mezzi d’opera intervenuti per la costruzione dell’autostrada A10 – detta dei fiori – nella tratta fra Savona e il confine di Stato, realizzata alla fine degli anni sessanta; tratta completamente nuova, costituita da due carreggiate affiancate a 2 corsie per senso di marcia. È priva di corsia di emergenza, particolare non irrilevante ai sensi di legge per definirsi autostrada, tra le più care d’Italia, anche se sono presenti numerose piazzole per la sosta di emergenza.
Dopo la regione Carrara, la strada che costeggia il lato sinistro del torrente Sciusa, prosegue in mezzo alla lussureggiante vegetazione fino all’altezza del Ponte dell’Acquaviva o di Cornei, sostituito nel quattrocento dall’attuale, esso immetteva nella stretta gola che porta il fantastico nome di Colpo di Orlando. [vedi dello stesso autore: Chiesa S.S. Salvatore – Luoghi e strade del marchesato]
Da detto ponte la strada prosegue sulla sponda destra dello Sciusa ed all’altezza delle “prese” dell’acquedotto di Finale, si restringeva con una carreggiata di dimensioni variabili tra 2,50 e 3,00 ml.
Detto restringeva, perché negli ultimi anni del secolo, veniva allargata per una lunghezza di circa cento metri, in prosecuzione della strada proveniente da Cornei. A quei tempi si vociferava che fosse frutto della magnanimità di qualche personaggio eletto senatore della Repubblica Italiana; ora di senatori c’è ne più di uno, ma più che a rendere percorribile la strada, pensano al referendum costituzionale ovvero sono più occupati a salvare la “poltrona”, gli stipendi ed i privilegi nonché le pensioni d’oro che avranno al termine della legislatura.
A circa 20 metri dal ponte che collega la provinciale con l’ex proprietà Delfino, sono stati costruiti: due muri di sostegno che di fatto allargano la carreggiata e un guardrail che poggia sopra uno zoccolo lato torrente; in mezzo, lato monte, c’è ancora il vecchio edificio della stazione di pompaggio dell’acquedotto finalese [ex chiesa]. La strettoia prosegue fino al magazzino dell’impresa Valle. In mezzo troviamo: un guado per raggiungere il casale sulla sponda sinistra del torrente, una ex pizzeria ormai abbandonata, un muro di cinta sbrecciato, dei locali abbandonati che in un tempo abbastanza recente fungevano da carrozzeria, un parcheggio sopraelevato mai funzionante con pavimentazione erbosa, il ponte nuovo dell’elettrotecnico Sapone ed una casetta, ristrutturata con autorizzazione rilasciata dalla precedente amministrazione che di fatto restringe ancor di più la carreggiata [vi transita a mala pena un automezzo piccolo della nettezza urbana]. Tale edificio poggia sopra una roccia a picco sul torrente ed in prossimità dello stramazzo dello Sciusa, il tutto, visto dalla parte sinistra del torrente ci ricorda un bastione del forte di Bard.
Si suggerisce, onde evitare eventuali “incidenti”, vedi auto decappottata ed in bilico sul torrente [presso ponte Delfino], auto che abbatte la protezione a valle [presso capolinea bus], investimenti vari di animali e ciclisti, irascibilità dei conducenti ad ogni incrocio auto, etc…, di posizionare un impianto semaforico; il dove, almeno quello, a discrezione all’Assessore alla Viabilità Andrea Guzzi, al Comandante della Polizia Urbana Eugenio Minuto.
Dai magazzini di Valle fino al capolinea del bus Calvisio – Aquila, la carreggiata è a due sensi di marcia, poi si restringe ulteriormente fino all’incrocio della strada per Verzi.
Di per se la provinciale è una buona rotabile anche se ogni tanto c’è qualche curva “secca” o pendenza eccessiva, ma l’Amministrazione attuale non ha ancora capito che nei periodi di alta stagione, nei fine settimana, la domenica sera, etc………..diventa “un’autostrada“, oltre al traffico automobilistico è anche la strada per i bikers, luogo di allenamento per le varie attività sportive del comprensorio.
È anche la strada per chi fa training, è anche la strada che raggiunge i normali luoghi di abitazione dei residenti, è anche la strada che i turisti si servono per raggiungere luoghi di ristoro e riposo, è anche la strada della fauna autoctona quali donnole, volpi, tassi, scoiattoli rossi, caprioli, del pelotide punteggiato [baby], della lucertola ocellata, del Getrione, etc………..
Alesben B.