Al Consiglio Comunale del 28 aprile u.s. la Giunta GANDOLFO e la sua maggioranza ha offerto il solito menu. Come antipasto ha servito un classico: ritirato il primo punto all’Ordine del Giorno per irregolarità: i verbali che dovevano essere approvati non erano stati trascritti. “Chi ben comincia è a metà dell’opera.”
Col primo piatto ci sono andati giù pesante: Imposta Unica Comunale e Tassa sui rifiuti (TARI). Avrei preferito un buon consommé per preparare lo stomaco alla seconda portata, ma quello passava il convento e ho dovuto accontentarmi.
A servire l’assessore al Bilancio, dottor Gabriele CAGNINO, che, secondo il mio modesto parere, non è stato molto chiaro nell’esposizione degli argomenti e soprattutto nel controbattere le critiche della minoranza. Ha avuto anche qualche difficoltà nel leggere le relazioni a corredo della discussione, tanto che è dovuto intervenire “Nonno Gianni” a spiegare, col suo solito garbo, che a Borghetto S.S. le tasse non si possono diminuire. Se vi piace è così, altrimenti aggiustatevi.
Prima della seconda portata un sorbettino al limone, tanto per pulire il gargarozzo: il punto 4), il riconoscimento di un debito fuori bilancio per spese di lite, è stato modificato, su richiesta della maggioranza, in quanto nella cartellina dei consiglieri di minoranza era stata indicata una spesa inferiore all’effettivo importo. Per carità una differenza di poche migliaia di euro. “E va là che vai bene”.
Finalmente arriva il secondo, che consisteva in quattro interrogazioni della minoranza: relatore l’assessore ai LL.PP. Emanuele PARRINELLO.
Devo dire che è stato veramente bravo.
Nella sua esposizione ha toccato vertici di eloquenza impensabili, oserei dire pirotecnici, anche se delle sue risposte poco si è capito, sia per il fatto che un po’ si mangia le parole, sia per l’atroce sistema di diffusione e amplificazione della sala consiliare. Ma quel poco che abbiamo sentito direi che è bastato (e avanzato).
In primis, ad una interrogazione della minoranza, con la quale il consigliere ANGELUCCI chiedeva, tra le altre cose, quanto costasse la raccolta e lo smaltimento dei “rifiuti inerti”, l’assessore PARRINELLO rispondeva più o meno così: “…al momento non saprei. Domani sarò più preciso”. Qui bisogna aprire una parentesi per dire due o tre cose all’assessore. Ad esempio che forse non sa che ad una interrogazione non si può dire “domani sarò più preciso”, altrimenti che interrogazione è? E poi c’è un altro fatto, altrettanto grave direi, che va oltre l’inesperienza personale ed è questo: un assessore non solo ha degli obblighi nei confronti di un Consigliere di minoranza, ma anche e soprattutto nei confronti dei Cittadini che alle 23,30 erano ancora lì nell’aula consiliare a cercare di capire le sue risposte. Anche a loro dovrebbe rispondere però, io all’indomani, non ho ricevuto nessun chiarimento, né mi risulta sia giunto agli altri Cittadini presenti.
Ma non è mica finita lì. E no!
Come dessert l’assessore PARRINELLO, ad un’altra interrogazione della minoranza, nella quale si chiedeva se l’ATA S.p.a. svolgeva diligentemente il servizio di pulizia dei marciapiedi, rispondeva: “A occhio direi di si”. Avete capito bene, ha proprio detto “A occhio”.
L’assessore PARRINELLO non lo sa ancora, ma per questa sua frase la data del 28 Aprile 2016 passerà alla storia, anzi c’è già passata.
Infatti il Presidente dell’Unione Europea, informato del fatto, ha prontamente decretato che dal 1° maggio 2016 il sistema metrico decimale non esisterà più. Le unità di misura non saranno più il metro, il litro, il chilo, ecc, ma saranno sostituite da un unico metodo di rilevamento: “l’Occhio di Emanuele“!!!!
Ma la cosa più esilarante di questo “Teatro Borghettino” è che per i caruggi si mormora che questi Signori vogliono ricandidarsi alla prossime elezioni, come se non bastasse tutto ciò che già ci hanno donato in questi quattro anni. Si dice anche che promuovano incontri più o meno segreti e/o abboccamenti più o meno ravvicinati con personaggi politici e non, allo scopo di intrecciare future alleanze e rallegrare così, in caso di vittoria, la vita amministrativa di Borghetto S.S. per altri cinque anni.
A occhio direi che è una barzelletta.
Silvestro Pampolini