Trucioli.it da mesi ipotizzava il colpo di scena, lo smantellamento del teorema accusatorio. Le cronache del Secolo XIX delle ultime udienze suonavano il campanello d’allarme. Ora la sentenza del giudice monocratico del tribunale spazza via l’imputazione (lottizzazione abusiva) del processo – madre che ha determinato il crollo dell’impero immobiliare su cui sedeva l’arch. Andrea Nucera. Il verdetto, pronunciato alle 11,30 del 26 febbraio, è inequivocabile. Enrico Nan, tra i difensori, è categorico: ” Dopo cinque anni viene sancito che il sequestro, blocco del cantiere, dissesto finanziario erano fondati su un reato (lottizzazione) inesistente. Per gli abusi edilizi, rinunciamo alla prescrizione, presenteremo appello ed escludono la confisca dell’area e degli immobili, l’incameramento al patrimonio del Comune; restano nella disponibilità del curatore fallimentare”. Leggi anche il comunicato di Marco Melgrati. Ultima ora, martedì, conferenza stampa del sindaco Fazio.
ULTIMA ORA: il Sindaco di Ceriale ENNIO FAZIO dopo aver essere stato assolto al processo di presunta lottizzazione abusiva dell’area T1 terrà una conferenza stampa MARTEDÌ’ 1 MARZO alle ore 18,30, al “Garden” sul Lungomare di Ceriale. Alla conferenza stampa a cui parteciperà la Giunta comunale, l’ex sindaco Pietro Revetria e numerosi sindaci del comprensorio, il Sindaco ha invitato a partecipare tutta la cittadinanza.Durante la conferenza stampa Il Sindaco Fazio fornirà ulteriori dettagli sulla vicenda e parlerà apertamente con tutti i partecipanti.
La sentenza – Andrea Nucera, latitante negli Emirati Arabi, è stato condannato a 4 mesi di arresto (non reclusione) e 18 mila € di ammenda. Al geometra Giuseppa Parrinello, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Ceriale, poi trasferitasi a quello di Andora, inflitti 2 mesi di arresto, 10 mila € di ammenda. Il nuovo pubblico ministero Vincenzo Carusi (l’inchiesta l’aveva iniziata e condotta il dr. Danilo Ceccarelli, col coordinamento del procuratore capo Francantonio Granero), al termine della requisitoria, aveva chiesto per Nucera 16 mesi di arresto e 40 mila di ammenda, con la confisca degli immobili, della T 1; 8 mesi per Parrinello.
Assolti con formula piena (non aver commesso il fatto), Monica Nucera (difesa da Alessandro Garassini), sorella e socia dell’imprenditore; il sindaco di Ceriale Ennio Fazio, al suo secondo mandato, con una lunga militanza al vertici della Coldiretti, dell’associazione di floricoltori, già componente della Camera di Commercio; stessa formula per Piero Revetria, all’epoca delle contestazioni assessore all’urbanistica, predecessore di Fazio, poi assessore provinciale, sindaco di Vendone, un passato da presidente della Comunità Montana, un impiego all’Usl (ora Asl). Assoluzione piena per un luminare della materia edilizia ed urbanistica, l’avvocato Mauro Vallerga, (difeso dal collega Martini), con studio a Genova, il consulente più gettonato dai Comuni della provincia di Savona. Era l’unico imputato per il quale la stessa pubblica accusa aveva chiesto il proscioglimento. Piccola annotazione, Vallerga nel corso delle indagini disposte dalla Procura era stato sottoposto ad una rigorosa verifica anche attraverso l’installazione di cimici nel suo ufficio di Genova. Sempre secondo il pubblico ministero d’udienza avrebbero dovuto essere condannati a 8 e 18 mila euro ciascuno anche Ennio Fazio e Piero Revetria; 6 mesi e 6 mila € per Monica Nucera che, nel frattempo, si è trasferita negli Emirati dal fratello e dall’anziana mamma.
Il Comune di Ceriale, come è prassi, si era costituito parte civile, affidando l’incarico all’avvocato penalista Luciano Chiarenza, già consigliere provinciale e segretario della Destra. Nelle conclusioni il legale aveva invocato, con la condanna, un risarcimento di 3 milioni 298 mila euro, a favore del Comune, quali oneri di urbanizzazione evasi, oltre a 2 milioni per i danni di immagine e provvisionale di 1 milione. Il giudice di merito ha rimandato ad un giudizio in sede civile, in conseguenza delle due condanne (reati edilizi) ad Andrea Nucera e Giuseppa Parrinello.
La cronaca dell’udienza finale registra anche l’applauso ironico dell’imputata Parrinello appena conclusa la lettura della sentenza. Il suo difensore Andrea Costa ha commentato : ” La sentenza a nostro parere è nulla in quanto non c’è rispondenza tra l’imputazione ed il reato per cui è stata emessa la condanna. Non ci siamo mai difesi dall’abuso edilizio che, tra l’altro, è sanabile. La procura della Repubblica non ha mai contestato questo reato. Non resta che attendere nel dettaglio la motivazione della sentenza”.
Tagliente il parere del penalista Franco Aglietto, difensore di Fazio e Revetria – entrambi ex Dc approdati nelle truppe di Forza Italia e Pdl -, esponente di primo piano del Pd di Savona, ex assessore a Palazzo Sisto IV: ” Siamo partiti con l’accusa e titoloni sui giornali per associazione a delinquere che si tramuta in abuso d’ufficio. Poi quando si arriva al dibattimento in aula l’imputazione resta quella di lottizzazione abusiva che invece oggi è caduta…che dire, tanta confusione e non solo…”.
L’avvocato Emy Roseo, presente alla lettura della sentenza e difensore di Andrea Nucera, assieme ad Enrico Nan: ” Incredibilmente non sono stati minimamente coinvolti nel processo il progettista dell T 1, il direttore dei lavori, l’esecutore materiale ed il committente, come prevede la legge per il reato di abuso edilizio. Tutto il castello accusatorio mi pare sia crollato”.
Enrico Nan, toga di lungo corso, 4 legislature da parlamentare di Forza Italia, dice di apprezzare il giudice Giannone, “magistrato rigoroso, severo e molto preparato”, “Purtroppo – aggiunge – è arrivata la conferma che a cinque anni dal blocco e sequestro del cantiere che è stato in fin dei conti la causa di tutti i guai in cui è precipitato il gruppo Nucera, il facoltoso imprenditore non sarebbe fallito senza quelle iniziative giudiziarie. Il processo l’abbiamo chiesto noi, le presunte violazioni edilizie per cui presenteremo tuttavia appello, rinunciando alla prescrizione, non avrebbero potuto sfociare nel calvario e crocifissione del mio assistito. Di conseguenza le aree e gli immobili ora affidate al curatore in seguito al fallimento sarebbero rimaste a Nucera, i lavori portati a termine. Il giudice ha altresi sancito l’assenza di dolo, colpa. La lottizzazione è pubblica, la fa il Comune attraverso una laboriosa procedura che prevedere il parere favorevole anche della Provincia e della Soprintendenza. Andrea Nucera era l’attuatore, non era neppure l’esecutore dei lavori che aveva dato in appalto. Sarà comunque interessante ed utile leggere le motivazioni della sentenza”. E forse attendere se la Procura della Repubblica deciderà di fare appello o meno.
COMUNICATO STAMPA DI MARCO MELGRATI – CHI PAGHERA’ I DANNI DI UN’INDAGINE SBAGLIATA ? ANCORA UNA VOLTA UN TEOREMA ERRATO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SAVONA
Assoluzione per il Sindaco di Ceriale Fazio e per il vicesindaco Revetria per l’area T1 di Ceriale. Adesso chi ripagherà imprenditori, imprese e dipendenti che sono stati rovinati da questa indagine che si è dimostrata sbagliata? E non lo dico io, ma un giudice del Tribunale.
Melgrati (Forza Italia): ero stato uno dei pochi a manifestare pubblicamente la mia vicinanza a Sindaco e vice-Sindaco di Ceriale e a credere alla completa buona fede e estraneità a quanto contestato. Chi ripagherà il danno d’immagine?
Ancora una volta un teorema della Procura di Savona su tema edilizio si è dimostrata errato. Ma questa volta il danno è stato enorme… aziende fallite, saltato tutto un indotto, un cantiere bloccato da anni che con il suo scheletro grida vendetta. La reputazione di amministratori riconosciuti dal Tribunale di Savona corretti è stata per anni messa in discussione. Addirittura implicato un avvocato di chiara fama, l’avvocato Mauro Vallerga, che ha avuto l’ardire di fare il Suo lavoro, cioè fornire al Comune un parere legale pro-veritate. Incredibile!
E se tutto si è risolto e derubricato in un abuso edilizio, che per il tenore delle condanne risulta di lieve entità, e peraltro appare sanabile, smontando l’accusa cara alla Procura di Savona di lottizzazione abusiva, vuol dire che la stessa procura deve fare una riflessione sulle modalità di intervento e sui propri consulenti in materia di urbanistica. E non è la prima volta…e nemmeno la seconda…
Chi ripagherà le imprese fallite (o fatte fallire dalla Procura di Savona in seguito al sequestro di questo cantiere), quelle dell’indotto di questo cantiere, le maestranze che lavoravano per queste imprese, e che oggi sono in mezzo ad una strada? Chi ripagherà questi onesti amministratori quali il Sindaco e il vice-Sindaco di Ceriale, assolti per non aver commesso il fatto, per il danno di immagine e il sangue marcio che si sono fatti in questi anni, lo sputtanamento mediatico e il sospetto?
Nessuno. Meditate, gente, meditate.
Alassio, 26.02.2016