Il vicecoordinatore regionale di Forza Italia, Marco Melgrati, plaude all’iniziativa del consigliere Regionale leghista Alessandro Piana che ha riportato all’attenzione la possibile introduzione di una tassa sul trasporto in ambulanza di chi è trovato in stato di ubriachezza o in stato di alterazione da sostanze psicotrope. Con la passata amministrazione regionale di sinistra la mia richiesta era rimasta lettera morta. Mentre in Trentino e in provincia di Bolzano si paga già dal 2010. Leggi anche spese pazze in Regione, Melgrati attacca. Altra notizia: riunione a Cengio del centro destra moderato Politica per Passione e Primavera Italia, presenti amministratori e simpatizzanti della Val Bormida..
COMUNICATO STAMPA – “Avevo, nella passata legislatura, presentato una interrogazione circa la possibilità di applicare una tassa per i trasporti sui mezzi delle Pubbliche Assistenze. Questo succedeva nell’agosto del 2013, e chiedevo se fosse possibile istituire una tassa per chi viene “raccolto” dalle ambulanze ubriaco o in preda a sostanze psicotrope, ma era rimasta lettera morta, vista la scarsa sensibilità della giunta di centro-sinistra.
Riprendevo la proposta di Marco Forno, milite delle pubbliche assistenze, del Gruppo Volontari “soccorritori Alassio”… non è corretto trattare nello stesso modo chi ha problemi di salute con chi abusa di sostanze o di alcoolici; far pagare il passaggio a questi individui sembrava giusto e doveroso, e proponevo che questa tassa dovesse confluire in un fondo a favore appunto delle Pubbliche Assistenze, che versano in condizioni economiche precarie, per svolgere un importantissimo, imprescindibile e per la più parte volontario servizio a favore della popolazione o a favore delle vittime della strada (spesso vittime per colpa degli eccessi di altri).
Plaudo quindi all’iniziativa del consigliere leghista Alessandro Piana, che ha riportato all’attenzione della Commissione Consiliare prima, e poi del Consiglio Regionale la mia proposta, in attesa che vengano valutati dagli uffici i risvolti di legittimità e i profili di costituzionalità. “Credo – continua Marco Melgrati,- che questo possa rappresentare un messaggio importante soprattutto per i nostri giovani che su questo tema devono essere responsabilizzati e devono capire che il divertimento deve essere responsabile perché, dobbiamo dirlo, ogni anno le vittime della strada sono più delle vittime del cancro e questo è inaccettabile”.
L’esponente di Forza Italia prosegue: “E’ vero che dobbiamo principalmente lavorare sulla prevenzione ma anche sul fenomeno di per sé nel momento in cui si presenta: prevedere l’addebitamento del costo relativamente al trasporto in ambulanza che rappresenta una spesa tra l’altro importante per il sistema sanitario pubblico, a carico di coloro che, perché esagerano con alcool e droghe, devono essere portati in ospedale potrebbe essere un’iniziativa. La stessa cosa accade ad esempio per quelle persone che fanno sci fuori pista, in caso di soccorso e salvataggio con elicottero, nel momento in cui venga provata l’incompetenza o l’imprudenza nell’affrontare determinati percorsi, il costo è a carico di coloro che improvvidamente si sono trovati, contravvenendo alle regole di sicurezza, in luoghi dove non dovevano essere. Sono convinto che questa iniziativa non sia una soluzione ma un piccolo passo verso una più responsabile cultura del divertimento consapevole soprattutto nei confronti delle nuove generazioni”, conclude Marco Melgrati .
La proposta del coordinatore Forno risale al 2013 e suscitò interesse e prese di posizione, Riportava il sito di la Repubblica: “Far pagare il trasporto in ambulanza a chi viene soccorso perchè ubriaco? E’ la proposta dei “SoccorritoriAlassio”, stanchi di utilizzare i propri mezzi come “servizio navetta” tra i locali della riviera e i più vicini ospedali. Mercoledì sera la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dieci giovani, alcuni dei quali minorenni, sono stati trasportati al Santa Corona di Pietra Ligure e al Santa Maria di Misericordia di Albenga pesantemente alterati dall’ alcol. «Non ci stancheremo mai di sostenere la nostra battaglia: il trasporto per casi di eccesso di droga ed alcol deve essere addebitato al paziente» ha dichiarato Marco Forno, coordinatore del gruppo di volontari. «I soldi ottenuti dalla tassazione potranno essere utilizzati per finanziare un fondo a favore delle vittime della strada e iniziative di prevenzione rivolte soprattutto ai giovani”.
A CENGIO IL CENTRO DESTRA MODERATO DELLA VAL BORMIDA
COMUNICATO STAMPA – Incontro a Cengio di Politica per Passione e Primavera Italia con amministratori e simpatizzanti di centro destra della Val Bormida. Melgrati e Pizzimbone: grande interesse a questo nuovo contenitore politico in attesa dell’incontro del 20 di febbraio con Alessandro Cattaneo, leader di Primavera Italia. Continua il tour promozionale in provincia di Savona del gruppo Politica per Passione, pronto a federarsi con il network nazionale Primavera Italia, fondato dal’ex Sindaco di Pavie e già vicepresidente Anci, membro dell’ufficio di Presidenza Nazionale di Forza Italia con diritto di voto quale responsabile della formazione Alessandro Cattaneo.
affollata assemblea a Cengio con amministratori locali e simpatizzanti di centro destra della Val Bormida, alla presenza del vicecoordinatore regionale di Forza Italia Marco Melgrati e dell’On. Pierpaolo Pizzimbone, già eletto in parlamento nelle file del PdL, coordinatore Regionale della Liguria di Primavera Italia. L’elettorato moderato è deluso dalla politica e dai partiti, che oggi hanno abbandonato le strutture territoriali e non riescono a dare risposte ai cittadini. Proprio questa è la “mission” di Politica per Passione, che confluirà a breve nel network nazionale Primavera Italia: recuperare alla “passione politica” tutti quanti sono stati delusi dai partiti tradizionali, e che non vedono sbocchi nelle nuove (e vecchie) formazioni che oggi parlano alla “pancia” della gente, senza essere in grado però di fornire soluzioni.
Potremo uscire da questa situazione soltanto con una politica nuova fatta di competenza, professionalità e pragmatismo. Con oltre il 50% di elettori che non vota più, verrebbe addirittura a mancare la legittimazione elettorale se considerassimo valido il principio democratico anche in questo caso. In questa situazione occorre urgentemente correre ai ripari per ripristinare la democrazia visto che è impensabile e inaudito che la minoranza possa decidere in vece della maggioranza che sta di fatto esplicitando una forma di protesta, mai codificata ma quanto mai legittima e degna di considerazione con l’astensione dal voto! Grande attesa quindi per il 20 di febbraio per l’incontro con il leader di Primavera Italia Alessandro Cattaneo, con sede da definire, per un nuovo modo di fare politica, fatto dalla gente per la gente. Basta con i politicanti di professione, che dopo che sono stati eletti mirano solo alla conservazione del posto piuttosto che ai rai interessi dei cittadini.
A breve riunioni preparatorie dell’evento del 20 febbraio a Varazze, Albenga e Alassio.
SPESE PAZZE. ” CHI HA PAURA DELLA VERITA’. LINCIAGGIO MEDIATICO. SEMPRE ASSOLTO, DIMOSTRERO’ LA MIA INNOCENZA ANCHE QUESTA VOLTA “
Comunicato stampa – Spese pazze in Regione? Non poteva esserci epilogo diverso dopo il polverone agitato dai PM per questa indagine e il linciaggio mediatico che ne è seguito. Almeno mi avessero interrogato! Magari si evitava il rinvio a giudizio. Ma forse qualcuno aveva paura della verità!
Marco Melgrati, già capogruppo di Forza Italia in Regione: il Pm mi contesta 2.200 euro in 5 anni, a cui hanno aggiunto, dopo la chiusura delle indagini, altri 1.600 euro… per spese rientranti nell’alveo della regolarità e della legge, e lo dimostreremo in dibattimento!”
Marco Melgrati, già capogruppo di Forza Italia in Regione nella scora legislatura, dopo aver letto sui media del rinvio a giudizio per la vicenda delle spese pazze, commenta così: “ero e sono tranquillo perché so di aver sempre agito correttamente, nel rispetto della legge. Lo dimostrano i miei 22 anni di storia amministrativa, prima da Assessore e poi da Sindaco di Alassio, passando attraverso l’incarico di Consigliere Provinciale eletto 4 volte, e per ultimo da Consigliere Regionale. Lo dimostrano i miei 24 processi e le 24 assoluzioni da Sindaco di Alassio. Anche questa volta riuscirò a dimostrare la mia assoluta buona fede e la correttezza nell’uso del denaro pubblico. Mai mi sono sognato di approfittare della mia posizione politica per “appropriarmi”, direttamente o indirettamente, di soldi pubblici (o privati). Ma quali sono le cifre di queste presunte “spese pazze” di cui si è fatto tanto rumore e che mi sono state imputate personalmente? 1533,10 euro di pedaggi autostradali e 726 euro per bottiglie di vino imputate sulle spese di rappresentanza… totale euro 2.259,10; questo prima del rinvio a giudizio, dove mi son o visto aggiungere altri 1.600 euro sempre di spese di rappresentanza.
Ma veniamo al dettaglio. Mi si contestano 1533,10 euro di pedaggi autostradali, emessi in contemporanea con l’uso del Telepass attraverso la tessera autostradale. Sono pedaggi che venivano effettuati dalla mia assistente, per recarsi da Pietra Ligure ad Alassio (via Albenga) e viceversa a lavorare nel mio ufficio di Alassio per preparare interrogazioni, proposte di legge, interpellanze, ordini del giorno, da me predisposti in bozza, mentre io andavo a Genova a lavorare in Commissione. E prima di usare questa tessera, la mia assistente aveva chiesto a un Dirigente dell’Ufficio Economato della Regione se questa cosa fosse possibile. La risposta del Dirigente Regionale era stata che la tessera è nella disponibilità del Consigliere, ed è facoltà del Consigliere di darla al collaboratore per espletare le proprie funzioni inerenti la tipologia di incarico ricevuto. Insomma non era vietato, anzi ammesso”.
Dopo il mio comunicato stampa dei primi di aprile, conseguente alla comunicazione di chiusura delle indagini, la mia assistente era stata effettivamente interrogata e aveva potuto rappresentare agli inquirenti i fatti, come effettivamente sono accaduti. Stupisce che non sia arrivata anche per me l’archiviazione.
“Vengono contestati inoltre 726 euro per l’acquisto di 30 bottiglie da 20 euro + iva come spese di rappresentanza, distribuite in confezione singola in occasione delle festività natalizie. La legge precedente, in vigore all’epoca dei fatti, aveva la voce, nelle spese possibili dei gruppi, spese di rappresentanza. Punto. Cioè senza indicare l’importo massimo o minimo, né la natura delle spese di rappresentanza. In 5 anni mi vengono contestati 30 bottiglie di vino! Dopo il mio ultimo comunicato stampa, dell’aprile del 2015, sono stati aggiunti 1.600 euro, “sul prezzo”, sempre di spese di rappresentanza, e 35/40 euro di un pranzo a Roma… Se andavo a Roma, e andavo solo per motivi istituzionali, legati al mio mandato, o al ruolo di membro della Direzione Nazionale dell’AICRE, sempre su mandato regionale, e non può essere altro.
Credo che siamo nei limiti della correttezza. Comunque sono disponibile già da ora a fare un bonifico alla Regione Liguria per questa cifra, che volevo già rimborsare, anche se ritengo sia corretta, e avvallata dalla apposita Commissione di Controllo Regionale sui rendiconti. Quando sono stato chiamato dalla Commissione Rendiconti per restituire cifre che la Commissione non riteneva rimborsabili (5.000 euro del contributo all’affitto della sede di Forza Italia di Cairo Montenotte, non rimborsabili perché io non ero indicato nel contratto di affitto, puntualmente rimborsate) avevo chiesto se questa spesa (quella delle 30 bottiglie) fosse anche da rimborsare, perché ero assolutamente disponibile. La risposta della Commissione è stata NO, perché rientrava appieno nella voce prevista dalla legge come spese di rappresentanza. Sarebbe interessante per gli inquirenti chiamare chi ha usufruito di questi omaggi natalizi, corredati dal biglietto di auguri del Consiglio Regionale. Di alcuni conservo viva la memoria.
“Per il resto vengo indagato come ex capogruppo per le somme imputate ad altri Consiglieri del Gruppo. Cifre che, come Capogruppo, avevo avvallato “sub judice”, perché avrebbero dovuto passare, come sono passate, prima dell’approvazione definitiva, al vaglio della apposita Commissione Controllo dei Rendiconti, che le aveva approvate. Molte spese non sono state approvate da questa Commissione Regionale, ed erano già state rimborsate, dopo la “potatura” della Commissione. Per questo motivo sono assolutamente sereno, e attendo con tranquillità l’esito di questa vicenda, dove sarà dimostrata la mia buona fede e la mia onestà intellettuale e morale, ancora una volta. Per questa “querelle”, come ex Capogruppo, sono finito in prima pagina su un quotidiano nazionale con la fotografia per più di un mese, tutti i giorni, come l’ultimo dei delinquenti.
Ho aiutato, da Sindaco e da consigliere Regionale, famiglie che non arrivavano alla fine del mese, pagando di tasca mia affitti, gas, bollette della luce, medicine che l’Asl non passava gratuitamente, senza pubblicizzare la cosa, perchè “non sappia la mano destra quello che fa la sinistra”, e lo continuo a fare, nonostante non abbia più uno stipendio “pubblico”. Tra i miei valori fondamentali c’è sicuramente l’Onestà. E io sono sicuro, conclude l’ex capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati, di avere dimostrato negli anni di non aver mai approfittato della mia posizione e di non essermi mai appropriato di fondi pubblici; e lo dimostrerò anche questa volta!