Anche a Borghetto il killer delle Palme ha già meritato articoli e interventi curativi Comune. C’è un’altra emergenza che riguarda uno degli angoli più prestigiosi e suggestivi della cittadina, le maestose palme del parco di Castello Borelli dove è in corso una ristrutturazione immobiliare piuttosto lenta per il recupero del glorioso immobile e annessi insediamenti, a fini alberghieri e residenziale. Le palme stanno morendo e dopo la potatura a raso è iniziata la corsa alla salvezza, la speranza.
Una campana a morto si direbbe, da Ventimiglia a Varazze e forse oltre. Una corsa contro il tempo, ma pure un divario tra chi propone una soluzione e chi un’altra. Non mancano i predicatori di interventi miracolosi come si era potuto vedere in una trasmissione di Striscia la Notizia. Ci manda l’ultima parte: come è finita ?
In questi giorni l’attenzione è puntata su Ventimiglia dove è in corso un’innovativa sperimentazione per sconfiggere il killer delle palme. Ci vogliono le autorizzazioni ministeriale per sperimentare, prima città italiana, la lotta al punteruolo rosso basata su un sistema dell’endoterapia (iniezione) di emamectina benzoato, già autorizzata in Francia e promossa dal ricercatore Michel Ferry. Si vuole tentare il tutto per tutto per salvare l’inestimabile patrimonio di piante a volte centenarie, caratteristica della Riviera delle Palme e dei Fiori. Quasi un patrimonio monumentale. Curare la palma con questo innovativo sistema costa infatti molto meno che abbatterle e la realizzazione di un coordinamento europeo, grazie alle iniziative del Collettivo mediterraneo promotore dell’iniziativa, consentirà di accedere a finanziamenti europei. Sarà la volta buona nell’italietta ?
Tra l’altro, c’è da notare che le palme del Castello Borelli si osservano lungo la passeggiata pedonale realizzata dal Comune di Borghetto, diventata meta prediletta di camminatori e di chi passeggia lungo la costa, frequentata ogni giorno da decine di persone. centinaia in estate. Un lembo, uno scorcio meraviglioso, di cui Borghetto ed il suo turismo hanno bisogno come il pane sul fronte della promozione e dell’attrazione. Un fiore all’occhiello di cui va dato atto a quanti l’hanno sostenuto, nonostante le lunghe polemiche causa lavori interminabili e blocco parziale della statale Aurelia, con ritardi degli autobus e di chi doveva recarsi ai lavori. Tutti in colonna per mesi.
Ora l’unico pugno nello stomaco, dall’incompiuta, arriva da Ceriale dove si accumula ritardo dopo ritardo la realizzazione del porticciolo e operazione immobiliare Muriald0. Oltre un decennio di attesa e una trentennio dai primo progetti. Il sindaco di Ceriale, Ennio Fazio, con estrema franchezza, ha sostenuto che senza l’operazione porto era impossibile completare l’incompiuta. Eppure emerge in tutta la sua evidenza quanto sia prioritaria ed importante al tessuto turistico. Porto o no, bisognerebbe che Comune, Provincia e soprattutto nuovo governo di centro destra della Regione Liguria prendessero a cuore una rapida soluzione. Sarebbe strategico per Borghetto e Ceriale, per la Riviera tutta. Chissà se qualcuno raccoglierà l’invito ? Andrà controcorrente ?