Pubblichiamo la e – mail per dimostrare come sia facile impugnare l’arma e ‘dito puntato’. Nel mirino è finta la moglie del sindaco per via di parcheggio selvaggio davanti alla scuola della nipotina. Non bisognerebbe tuttavia perdere di vista il buon senso. L’eccezione non fa la regola, vale anche per un accusato. Con le nostre piccole antenne, in quel di Ceriale, non risulta che lady Fazio sia tra gli incalliti cittadini irrispettosi di diritti e doveri. La foto, non è un fotomontaggio, documenta che l’auto Fiat Oblò era sulle strisce pedonali. L’abitudine, se fosse così, sarebbe prima di tutto controproducente all’immagine della prima famiglia della cittadina.
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“La moglie del sindaco Ennio Fazio, al mattino, quando accompagna a scuola la nipotina si sente privilegiata a poter parcheggiare sulle strisce ? In un angolo nel quale il pulmino della scuola e le auto dei genitori devono trafficare per girarsi e muoversi. Le doppie frecce cosa segnalano? Un pericolo? Si è davvero un pericolo dato che qualche tempo fa il sindaco ebbe un incidente e guidava lei (patente scaduta ?). I giornali riportarono la notizia omettendo di chiarire, come è andata a finire. Esame della patente? Sequestro del mezzo? Misteri, a Ceriale nessuno sa “nulla”. Cosa dire come cittadino? Se abbiamo un pizzico di humor e goliardia verrebbe da consigliare che il capo del governo di Ceriale impartisca una bella lezione…. Un corso di come ci si deve comportare con la macchina…. Lei è la moglie … che va in giro per il paese a tifare contro le figure scomode e a dare “lezioni” di civiltà e legalità. Ma se l’indagato si trasforma in giudice, non ha neppure il tempo di guardare dentro casa sua.”
(e mail pervenuta da un indirizzo verificato di Ceriale)
Nota di trucioli.it. La piazzetta davanti all’edificio scolastico, per il via vai di auto di genitori, non è il massimo dell’ordine o del disordine, da sempre. Ma non abbiamo mai letto segnalazioni e lamentele per l’andazzo. Può darsi che il tutto faccia parte di quelle cattive abitudini, assai frequenti nel Bel Paese, dove più e dove meno. E una mano lava l’altra, il primo senza peccato scagli la prima pietra. Magari ci sono i cittadini ‘modello’ rispettosi dell’essere educati, civili con se stessi e con gli altri. Il buon esempio, è un detto comune, dovrebbe sempre arrivare dall’alto, sia essa la famiglia, chi amministra la cosa pubblica, mondo della scuola incluso. Se sulla piazzetta ‘domina’ il caos, magari per sovraffollamento di automezzi, per la premura, è un problema da affrontare alla radice, evitando che si creino menefreghismi generalizzati. E premiare, almeno moralmente, chi rispetta le regole della qualità della vita.
Magari il sindaco Fazio sarebbe più utile chiamarlo in causa per il gran pasticcio della T 1, al rallentatore, con tutto ciò che ha comportato ai danni della comunità tutta. Non vogliamo parlare, né ci interessa, della questione penale. Ci sono processi in corso e se il reato di lottizzazione abusiva non fosse confermato, almeno da una sentenza di primo grado, difficile prevedere dove si andrà a finire. Siamo nel sesto anno dal sequestro del cantiere, a cinque anni dall’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco, dell’allora assessore all’Urbanistica, Piero Revetria e degli altri coindagati, ex tecnici del Comune inclusi. Il sindaco Ennio Fazio commentava, all’epoca, via giornali e web: “Sono sereno e tranquillo, anche riguardo all’operato dell’amministrazione comunale. Potevamo immaginare, considerata l’entità dell’inchiesta, alcuni passi della magistratura nei confronti del Comune. Siamo fiduciosi e attendiamo l’esito delle indagini, convinto dell’estraneità del Comune ai fatti delittuosi che vengono contestati”. Auguriamo a tutti di essere riconosciuti estranei e che il grosso scandalo, comunque lo si osservi, ha prodotto disastri ed è accaduto ad opera di ignoti. Tutti si proclamano innocenti.
Il mega processo, in tribunale a Savona, davanti al giudice monocratico, è diviso in due tronchi: lottizzazione abusiva appunto e reati connessi; altre imputazioni per i presunti ‘falsi’ e reati connessi. Le udienze si susseguono, le cronache tacciono, l’evento processo pare non interessi più a nessuno. Se non la sentenza. Sulla stessa lunghezza d’onde la procedura fallimentare, ovvero il lavoro del curatore. Doveva avvenire la vendita del complesso (8 palazzi, poco meno di 50 alloggi venduti, oltre ai box), non si è più saputo nulla. Solo qualche timida protesta per il degrado dell’area e qualche sventurato confinante che non sa più a chi rivolgersi. Non è tra quelli che scelgono la protesta clamorosa.
Che dire della villa di Andrea Nucera che doveva essere acquisita al patrimonio comunale ? Chi ricorda che il primo sopralluogo, nel cantiere, avvenne a settembre 2008 ad opera dei vigili urbani ? Che nel mese di ottobre il ‘fascicolo’ fu preso in carico dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica e il punto di riferimento era il sovrintendente della Polizia provinciale Gabriele Berriolo, VII Piano ? Chi ricorda che poi entrò in scena, nel mese di novembre, il Noe (carabinieri) di Genova ? Chi ricorda che l’esimio avvocato- consulente del Comune, esperto in materia (contenzioso civile e penale) edilizia Mauro Vallerga era stato ‘attenzionato’ con tanto di microspie – cimici, e ora è tra gli imputati a giudizio, e beniamino di cerialesi alle prese con grane edilizie ? Chi ricorda quel venerabile ragioniere che dominava nell’Associazione Amici di Peagna, faceva l’uccello canterino propiziatore ? Chi ricorda che trucioli.it ha più volte pubblicato immagini della casa del sindaco, in stagione turistica, come nei giorni festivi, con tanto di biancheria stessa sul terrazzo, variopinta e variegata, su una strada trafficatissima e all’ingresso di ponente della città, almeno il decoro? L’esempio, che ne dite se da tutti i terrazzi di Ceriale, le massaie esibissero questo ‘spettacolo’ ? Chi ricorda l’ostracismo riservato pedissequamente all’ormai vecchio cronista colpevole di giornalismo d’inchiesta, non allineato, e messo all’indice nel paese dove è cresciuto? Non meritevole, neppure, di ricevere i comunicati ufficiali dall’Ufficio Stampa del Comune, pagato con i soldi dei contribuenti ? Pensano ancora che i dispetti puerili paghino. (L.C.)