Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Nozze d’oro con Alassio, solo una pergamena


Abbasso chi fa polemica per partito preso. Non perdiamo però di vista il ‘lanternino’ del buon senso. Quanti sono nella Baia del Sole, in Liguria, i turisti d’Oltralpe, tedeschi, che possono esibire le nozze d’oro. Mezzo secolo di fedeltà, di vacanze trascorse sempre sulla stessa spiaggia, stesso mare ? Non lo sappiamo, di certo un’eccezione. I coniugi Edith e Jochen Meierhofer possono fregiarsi dell’ammirevole e commovente certificato. Il Comune che fa ? Una foto ricordo col sindaco e una pergamena. E’ poco ? E’ tanto ? E’ sufficiente a cogliere un’occasione ghiotta di promozione oltre i confini ?

Una pergamena del Comune di Alassio ai turisti tedeschi, Edith e Jochen Maeierhofer, per mezzo secolo di fedeltà alla Baia del Sole. Nella foto il sindaco Canepa e un’amica alassina dei coniugi

Ecco il primo comunicato stampa del Comune – Uno speciale “premio fedeltà” per i turisti innamorati di Alassio, dall’Italia e dall’Europa. Il Sindaco Enzo Canepa ha ricevuto in Municipio due coppie di turisti particolarmente affezionati alla Città del Muretto: i signori Annamaria e Giuseppe Ugozzoni, che frequentano Alassio – e, in particolare, i Bagni “San Bernardino” e l’Hotel Danio – dal 1980, e una coppia proveniente da Benediktbeuern, in Germania, i signori Edith e Jochen Meierhöfer, i quali scelgono Alassio come meta delle proprie vacanze da ben cinquant’anni.

Su richiesta di trucioli.it e dopo che i media locali ‘tacevano’ (La Stampa ha messo la fotonotizia giovedì 2 settembre, la cerimonia in Comune risale al 26 – 27 agosto) il premuroso ufficio stampa, senza colpa alcuna, ha integrato. I coniugi tedeschi fino a qualche anno fa  raggiungevano Alassio, per vacanze, anche due volte l’anno. Hanno soggiornato prima alla Pensione Fanny a Borgo Coscia e da alcuni anni sono ospiti dell’Hotel Lamberti.

Gli albergatori del ponente ligure, in particolare, sono una delle categorie dove è meno frequente il cambio di proprietà o di gestione; sanno cosa ha significato, negli anni ‘doro del turismo, la presenza della affezionata clientela tedesca. E’ vero, la storia del turismo ricorda anche i ‘pullman delle pentole‘, dei prezzi di mezza pensione stracciati seppure in bassa stagione. Resta fondamentale che ci troviamo di fronte al Paese locomotiva economica dell’Europa, con 80 milioni di abitanti, i più ‘vacanzieri’ del vecchio continente, con maggiore reddito pro capite dopo Lussemburgo e Svizzera, ma cenerentole in quanto a residenti. I tedeschi hanno fatto la fortuna, proprio ad Alassio, di parecchi esercenti, commercianti, operatori dell’ospitalità. Nell’entroterra imperiese e nel savonese di ponente, sono oltre duecento i vecchi immobili acquistati e ristrutturati in modo impeccabile e certosino da cittadini della Germania Federale. Nel Comune di Ormea, ai confini imperiesi, la borgata Barchi, vecchie case in pietra, è stata di fatto acquistata da una comunità tedesca, ormai alla terza generazione.  Sono professionisti, artisti, operatori della televisione, imprenditori che hanno lasciato ai figli le redine dell’azienda. Sono gli abituali frequentatori di trattorie ed agriturismo di tutto l’entroterra, con un passaparola molto efficace.  Vanno a fare i bagni al mare. E’ vero, sono lontani i tempi in cui si curava la promozione, si dava la caccia alla bella notizia per divulgarla alle agenzie di stampa e a mezzi di comunicazione stranieri. Un veicolo pur sempre importante nell’era di internet dove, anzi, ci si avvia verso un’inflazione di proposte e la truffa è dietro l’angolo. Alla stregua di una vacanza rovinata perchè poco o nulla corrisponde a quello che si è letto e si pensava di scegliere.

La cittadina di Benediktbeurn  ha 3 mila abitanti, nell’opulenta Baviera. Alassio per decenni è stata la prediletta dai turisti teutonici, le nuove generazioni sono attratti da altre mete, altre possibilità, l’aereo accorcia le distanze, prezzi compresi. La città del Muretto non ha più la popolarità e la nomea dei vecchi tempi. Occorre farsi conoscere e che c’è più ghiotto di un’occasione di nozze d’oro di lunga fedeltà ?

 

Da destra Enrico Danio titolare dell’hotel ristorante omonimo del lungomare di ponente, in attività dal 1954, due generazioni della famiglia di albergatori alassini. Il sindaco Canepa, la turista Anna Uzzoni che da 30 anni sceglie lo stesso hotel e lo stabilimento balneare dei coniugi Schivo.
Al Danio hotel, la famiglia Danio, albergatori dal 1954, il simbolo della continuità e della professionalità per clienti affezionati

 


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