” A papà Cencin, ha saputo farci scoprire e amare questa montagna”. Firmato Giobatta (Battista) De Francesco e Piera Ronzio. Con un libro di racconti, ricordi, immagini che ripercorrono mezzo secolo. L’invito alla festa degli Amici del Carmo, sezione Cai di Loano, Ana (alpini) di Loano, è fissato il 6 settembre, ore 11, sulla vetta, con celebrazione della S. Messa officiata da monsignor Antonio Suetta, loanese, giovane vescovo di Ventimiglia Il ricco ‘opuscolo’, ora ‘messo in bella’, ricorda ‘Battistino’, è la testimonianza di vita, vero amore messo in pratica per tanti anni, con perseveranza, coerenza, sagacia, tenacia, umiltà, coronando un sogno, tra storia locale, cultura ambientale, l’agiografia di personaggi ed avvenimenti da tramandare ai figli, ai nipoti, a quanti sono anche animati dai valori della fede, dalla serenità interiore. Gli autori, scrittori indigeni, descrivono un gruppo di volontari che credono in se stessi, che non urlano contro il degrado ambientale e morale del nostro Bel Paese, ma danno per primi il buon esempio di cittadini sensibili, impegnati, altruisti nella valorizzazione di un patrimonio comune, il superbo e maestoso Carmo appunto.
I coniugi De Francesco ci ricordano, qualora ce ne fosse bisogno, l’inestimabile tesoro e simbolo del Monte Carmo, ‘baciato’ dalla natura, curato e valorizzato dal volontariato. Alla scoperta di quella dimensione umana e di radici cristiane che dovrebbe essere tra i primi insegnamenti agli uomini e donne del domani. Grazie a Piera e Battista per questo contributo che ci accompagna lungo il viale dei tigli …verso il dolce silenzio del riposo eterno. (l.c.)