Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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A Cairo Montenotte il cuore trafitto di Maria


La parola si sgabbia, la pagina scritta si fa pappa reale, la scrittura mostra i denti…

Il temporale festivo nella pagina della scrittura lancia saette gialle e rosse contro pali e campanili, sbattacchia tuoni sordi sopra i vecchi tetti del paese, grandine gragnuola tempesta sui campi riarsi dell’interno, sulle vigne gravide, sulle strade a serpente che strisciano dai monti dell’entroterra…

La scrittura mostra i denti, la parola si sgabbia, la pagina si fa pappa reale, arrota le parole pericolose, le arroventa e le forgia, le carica di energia cinetica e le piazza ad arte nei punti giusti per l’imboscata, scava profonde trappole impensabili in mezzo alle righe, le fa deflagrare con improvvisi codici verbali…

Le cose più incredibili e assurde e spaventose accadono di festa sulle pagine dispari, ma ci sorprendono con nostra grande soddisfazione: capiamo che non abbiamo ancora visto tutto e non avremmo immaginato tanto…

La scrittura tra le sue righe pericolose arriva giù dalle gole del Sud nei pomeriggi riarsi della festa sfinita trascinando la nebbia dello spavento, alza nella pagina apocrifa un gelido vento scatenato d’uragano che spezza pini e faggi, graffia i fianchi dei boschi e si lancia nelle valli tra le parole come uno scuro orso rabbioso…

Ma basta cambiar riga che nulla è successo, tutto si svolge ancora nella normalità delle righe, ordinate in sequenza, la pagina è sicura come ogni giorno nella sua forma abituale, le tigri di carta si sono sdraiate tra le parole innocue e si sono addormentate, mimetizzate nella pagina dispari…

Ora che abbiamo già grigliato San Lorenzo a Cairo Montenotte fino a mezzanotte e gli spazzini di via Roma hanno scopato via tutta la cenere… abbiamo già bruciato Giovannna d’Arco e Andrea Saramita, Lucrezia Barbera e Leonardo Kaiser, compare allora il cuore trafitto di Maria da sette spade d’argento… spargeremo piangendo ceneri in mare…

Bruno Chiarlone Debenedetti

 


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B. Chiarlone

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