Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio la gara Mel-Luc sugli ‘abusivi’ e al Rotary Club entrano tre big


Il generale dei carabinieri Giacomo Battaglia, fu giovane ufficiale ad Alassio. L’ex rampollo dell’Oleificio Roveraro (da anni chiuso) Nino Roveraro socio di Rossello Carta a Borghetto S. S.. L’imprenditore Gregorio Rossello ingegnere e progettista ingauno. Tre neo soci del Rotary Club Alassio. La cerimonia nel ristorante di Marco Zeffirino allo Yacht Club di Loano dove c’è stato il passaggio di consegne tra Vincenzo Raimondo (past president) ed il popolare Agostino Sommariva, tra i soci proprietari della Gallinara e, col fratello , dell’omonima azienda – enoteca- gastronomia di Albenga. Il comunicato stampa è di Marco Melgrati, già al vertice del Rotary e al centro di un curioso ‘partiticidio’ con Fabio Lucchini, fino a settembre 2014 suo stretto collaboratore. L’ultima contesa, l’annosa ‘piaga’ dell’abusivismo commerciale imperante’. Lucchini fu il primo a dare battaglia: petizione al prefetto, raccolta firme che gli valse l’ostracismo di un certo potere. Leggi l’ultima ordinanza del sindaco in tema di spiagge: http://alassiofutura.blogspot.it/2015/07/alassio-il-giornale-il-commercio.html

L’esordio della paternità alla lotta ai vu cumprà – per l’estrema sinistra tale definizione è sottocultura e massimalismo estremista anti immigrati -, pare sia emerso da un robusto articolo del quotidiano dell’editore più invidiato d’Italia, Silvio Berlusconi e famiglia. Piccolo inciso: il direttore responsabile de Il Giornale, in tv, con la franchezza che lo distingue, ammise di percepire un mensile di 18 mila euro e rotti, netti al mese. Non riuscirà comunque ad arrivare ai generosi 10 milioni  riscossi, pare, dalla ‘regina delle olgiattine’ che  all’epoca dei fatti sarebbe stata verginella.

Sta di fatto che l’ex sindaco, ex capogruppo di Forza Italia in Regione, non rieletto per una manciata di voti nella corsa in Regione, ha ‘mosso’ un inviato speciale del quotidiano (si distinse per la macchina del fango contro l’ex direttore dell’Avvenire) per mettere a nudo la realtà di Alassio. E’ stato scelto Stefano Zurlo, quotatissimo anche come ospite di trasmissioni televisive, firma di punta del quotidiano. L’occhiello è esplicito: Paura nelle città turistiche.  Non  abbiamo informazioni riservate a tal proposito. Da semplici cronisti di strada abbiamo descritto alcune decine di volte e documentato lo scenario di diffusa illegalità di chi vende, acquista e tollera;  il malessere e la rabbia dei commercianti; il fastidio diverso dall’intolleranza da chi non compra mai dagli abusivi e si trova ‘disturbato’  a brevi intervalli dalla girandola di venditori.  Secondo inciso, sempre a proposito de Il Giornale story. Da qualche anno l’editore – politico miliardario, si è spogliato delle edizioni regionali. Ora godono di amministrazione autonome, con editori-imprenditori autonomi, con stipendi  autonomi per giornalisti, bilanci autonomi. Una storia che meriterebbe di essere raccontata, descrivendo dall’A alla Z cosa è accaduto e cosa succede. Magari partendo proprio dalla provincia di Savona, dal giornalista pensionato e Lions, Nanni Basso, già caposervizio al Secolo XIX. Oppure dall’esperienza di Enrica Noceto, personaggio stimato a Savona ed oltre i confini, impegnata nel Lions e nella promozione della montagna. L’elenco potrebbe continuare, con un giornalista di prestigio nella redazione di Genova. Vicende e racconti in gran parte inediti, trucioli.it  ha solo sfiorato il complesso mosaico.

La libera stampa non ritiene che questi temi interessino ai lettori più di tanto, fatti nostri insomma. Zurlo  ha fatto il mestiere che il direttore gli affida. Nel suo reportage dalla spiaggia dorata ha denunciato che gli abusivi (vu cumprà), evadono impuniti ed i negozi chiudono per multe.  Finalmente si legge qualcosa di nuovo, chissà come arrossiranno i colleghi di Secolo XIX – La Stampa – La Repubblica che pur avendo pagine di cronaca locale non se ne sono occupati. Zurlo non ha dato voce a quelli che papa Francesco chiamerebbe  ‘gli ultimi e nostri fratelli‘. Ha fatto parlare la titolare della principale pescheria della città,  l’esercizio detiene buona nomea ed il monopolio del commercio ittico al dettaglio ad Alassio. Accade che i pesci di allevamento e provenienti da più continenti occupino una buona fetta del mercato del ‘fresco’. Alassio che fu capitale della ‘pesca’ e dei pescatori professionisti (basti pensare alla storia che narrava il compianto avvocato Bottelli). Bisogna ammettere che Zurlo, grazie all’interessamento del veterano della politica Marco Melgrati, ha messo a nudo per i lettori de Il Giornale lo scandalo che si trascina, con escalation, dagli anni 2000.  Si stava meglio, nel ’60 quando sulle spiagge  operavano esclusivamente magliari napoletani che d’estate avevano le basi ad Albenga, tanto che qualche famiglia si è insediata. Ci sono le nuove generazioni, memori di un passato lontano, sono schierati ora a destra, ora a sinistra. I cognomi ? Acqua passata. A Zurlo, tra l’altro, è mancato lo spazio per intervistare qualche turista del Nord, abituale acquirente – hanno documentano le foto ed interviste di trucioli.it – alla bancarelle mobili ed improvvisate lungo la battigia centrale e di ponente. Hanno sempre risposto per le rime. Bagnanti orgogliose di tifare per la Lega o berlusconiane, sostenendo che ad Alassio ‘si paga anche l’aria che si respira’. Almeno ‘fateci risparmiare con questi poveri cristi che vendono indumenti utili, in certi casi made in Italy…e in Italia chi non evade….troppi ladri al governo che ingrassano’. Ovviamente leghisti e berlusconiani esclusi, o comunque meno voraci ?

Siamo nemici di Forza Italia, del centro destra, del popolo leghista destroide ? Non è vero. Siamo dalla parte di chi (Paolo Mieli) ha scritto: ” In questi ultimi vent’anni abbiamo raccontato e raccontiamo  le bande di destra, ma non le bande affaristiche di sinistra,  che pure ci sono state e che l’hanno fatta franca, ma non credano che gli storici dimentichino”. Sarà così anche per la provincia ‘rossa’ (ora ex) di Savona ?

Il leader alassino, pio e fedele non praticante, Marco Melgrati al cospetto del vescovo Borghetti: il baciamano, antico rito della cristianità, sotto il vigile sguardo del parroco

Bisogna prendere atto che Melgrati non è tra i lettori, prima di trucioli savonesi, poi di trucioli.it. Sui due blog  sono apparsi, con foto ed interviste, immagini mai ‘velate’ o oscurate: 23 servizi dal palcoscenico lungo l’arenile, il lungomare ed il centro storico di Alassio. E per questo sempre premiati con la medaglia dei giusti, dei non indagati, attribuita con il ‘Bacio d’oro‘. Si aggiunga che un gruppo di volontari leghisti e del centro destra hanno stipulato una polizza assicurativa ad hoc per il rischio incolumità di chi scattava e scatta foto ‘pro legalità’, pro rispetto della legge, facendo ‘parlare’ tutti protagonisti. Tutti inconsapevoli di trovarsi di fronte un anonimo cronista di strada. Tutti allergici ad essere ripresi da vicino. Ecco spiegato il motivo per cui chi lo fa per mestiere e soldi, utilizza il più comodo teleobiettivo, con la regola aurea ‘mai avvicinarsi troppo al pericolo’.

Con un’eccezione, informa in un sommario Il Giornale. Marco Melgrati: ” Da anni mi batto contro l’abusivismo. Si a pattuglie miste di carabinieri, polizia, vigili urbani e Capitaneria “. La Guardia di Finanza antievasione esclusa ? Melgrati ha l’obiettivo vantaggio che la moglie ha avuto per anni un ruolo importante nella dirigenza del Commissariato   alassino di polizia. Di recente Il Secolo XIX ha pubblicato che i dipendenti sono 40, forse qualcuno in meno per pensionamenti. Il sindacato autonomo di polizia provinciale ha chiesto di alzare il livello di allerta contro il pericolo dello smantellamento del commissario, centro strategico per la lotta alla legalità. Il sindacato ha dato atto che fino ad oggi il prefetto è riuscito a sventare la chiusura, ora il massimo rappresentante dello Stato è in partenza per altro importante incarico. Da qui l’appello, qui si pagano tante tasse e il commissariato non è tra gli sprechi indicati dal governo Renzi – Alfano.

Belfagor (con la presente attesto che per il presente articolo in esclusiva a trucioli.it ho percepito euro 5 mila IVA e spese escluse dall’editore di Dubay)

IL COMUNICATO STAMPA DEL LIBERO LOTTATORE FABIO LUCCHINI, TITOLARE DEL BLOG ALASSIO FUTURA (forza Silvio !)

“ Ora Melgrati si sveglia dal suo mondo di frutta candita e scopre ‘anche’ il problema ormai cronico del commercio ambulante abusivo … “ Ma facce ride “… come si dice a Roma

L’ex sindaco ed ex consigliere regionale Marco Melgrati, in totale affanno politico per la non rielezione in Regione all’ultima consultazione elettorale dello scorso 31 Maggio 2015, è pronto ormai a cavalcare qualunque argomento con il suo “ pistolotto “ quotidiano, questa volta dalle pagine del quotidiano Il Giornale in un articolo a firma dell’autorevole giornalista Stefano Zurlo inviato ad Alassio, pur di riacquistare visibilità nell’agone politico, ha deciso di schierarsi finalmente contro i “ Vu Cumprà “, cosa di cui in verità non gli è mai interessato granché, tantoché non ha mai fatto nulla per contrastarla veramente.

A sostenere questa tesi è Fabio LUCCHINI, il primo già nel 2008 a prendere posizione contro il commercio ambulante abusivo in maniera forte e determinata con una raccolta firme operata sul territorio che ha coinvolto in allora aziende, attività e liberi cittadini che già soffrivano un problema, di tutta evidenza, che avrebbe preso connotazioni allarmanti insinuando nel tessuto cittadino una strana commistione di affari illeciti, una grave concorrenza sleale verso i regolari commercianti e un danno chiaro e stimabile in milioni di euro per le casse dello Stato con l’evasione di tutto, dalle normali Tasse sino all’IVA.

Ricorda LUCCHINI le oltre 600 firme di imprenditori ed esercenti raccolte in pochissimi giorni all’inizio d’Agosto del 2008 , vere e singole per ciascuna attività, non quelle di dipendenti e collaboratori che allora le avrebbero fatte lievitare in maniera alterata a qualche migliaio, firme che esprimevano l’apprensione di questi cittadini lavoratori di fronte a un fenomeno in crescita come si vedrà poi, esponenziale.

LUCCHINI una volta raccolte le firme le portò l’11 Agosto 2008 all’attenzione direttamente di S.E. il Prefetto di Savona allora in carica, ma il giorno prima fu convocato dal sindaco in allora Marco Melgrati che in uno stucchevole quanto imbarazzante incontro “ tet-a-tet “ nel suo studio di sindaco, lo invitò perentoriamente a consegnargli l’elenco dei firmatari e ad annullare l’appuntamento previsto l’indomani con il Prefetto. Chi forse voleva coprire e perché è lecito chiedersi ? Anziché incitare il LUCCHINI a proseguire in una corretta campagna per la legalità !

LUCCHINI non aderì all’invito “ perentorio “ e non si fece intimidire e condizionare da Melgrati, giusto per usare un eufemismo, e si recò in Prefettura come previsto, consegnò solo nelle mani del Prefetto l’elenco con i nomi dei firmatari della petizione popolare contro il preoccupante fenomeno dei venditori ambulanti abusivi.

Dire che Melgrati è ridicolo in questa sua sperticata tardiva presa di coscienza del fenomeno dopo essersene sostanzialmente disinteressato da sempre, malgrado le varie reiterazioni di LUCCHINI sul problema, non stupisce essendo lui per semplice ammissione allo stesso LUCCHINI, “ amico “ di uno da molti considerato il capo di questi venditori ambulanti abusivi, certo Mustafà, riconoscibile per il suo cappello tipo “ panama “ bianco che gestisce il commercio da anni impunemente in attività con banchetti e carretti sull’arenile alassino, seppure vi siano numerose Ordinanze Balneari vigenti, a cadenza di rinnovo quasi annuale, che proibiscono tale attività se non autorizzata dal Comune stesso e dagli Uffici preposti.

Che cosa ha fatto negli ultimi 5 anni Melgrati come Consigliere Regionale in merito a questo problema ? Assolutamente nulla e ora si propone come politico ” preoccupato “ dal fenomeno, tanto per alimentare il proprio personaggio politico in chiara difficoltà dopo la mancata rielezione alle ultime Elezioni regionali 2015: ogni argomento diventa buono per apparire, lui che amante dell’effimero, per sua stessa ammissione, più volte con una celebre frase ha sostenuto … “ Datemi il superfluo … rinuncio all’indispensabile ! “ o qualcosa di molto simile: un pensiero alquanto balzano e irriverente per uno come lui gran frequentatore di luoghi di culto, cantore della messa, che dovrebbe coltivare un rispetto per i meno abbienti e per gli ultimi che solo una persona dotata di alti valori etici, ma bisogna possederli, potrebbe in realtà vantare.

La realtà è ben più complessa e giustamente Parrella, nuovo Comandante della Polizia Municipale alassina, rimanda a problemi nell’affrontare una organizzazione di malaffare vera e propria, ormai strutturata e dotata di logistica per i rifornimenti, “ vedette “ dotate di telefonini per avvisare i compari dell’avvicinarsi delle Forze dell’Ordine e magazzini in città come quello in Borgo Coscia e altrove con la complicità anche di qualche cittadino che arrotonda a fine mese.

Apprezziamo molto gli sforzi dell’Amministrazione guidata dal sindaco Canepa che per la prima volta sembra voler fronteggiare seriamente il problema, visto anche l’arruolamento di ben 5 Vigili in più per vigilare il territorio e l’arenile al fine di garantire un’estate con maggiore legalità e più serenità ai turisti.

Fabio Lucchini – Già consigliere comunale – Forza Italia

ROTARY CLUB COMUNICATO STAMPA DI MARCO MELGRATI AI GIORNALISTI ACCREDIDATI

Cambio delle consegne al Rotary di Alassio. Agostino Sommariva nuovo Presidente subentra a Vincenzo Raimondo. Entrano tre nuovi soci: il Generale dei Carabinieri Giacomo Battaglia, l’imprenditore Nino Roveraro e l’ing. Gregorio Rossello.

Nino Roveraro (a sn) neo socio del Rotary
Il presidente del Rotary Club di Alassio, Agostino Sommariva

 

Ieri sera passaggio delle consegne al Rotary Club di Alassio tra il Past-President Vincenzo Raimondo e il nuovo Presidente Agostino Sommariva, presso la splendida cornice della terrazza del ristorante dello Yacht Club Marina di Loano di Marco “Zeffirino”.

Alla presenza del questore di Savona, dott. Nicola Santoro, del Sindaco di Alassio dott. Enzo Canepa, socio del Club di Alassio, del presidente del club Rotary di Albenga dott. Giovanni Geddo, del suo Incoming dott. Roberto Durante, della Presidente del Club Rotary Varazze Riviera del Beigua dott.ssa Gianfranca Tempestini si è svolta la cerimonia del passaggio delle consegne e l’ingresso di tre nuovi soci.

Sia il neo presidente che il past-president sono figli d’arte. Infatti i Loro padri, Nino Sommariva e Gianni Raimondo, erano, ormai quasi 60 anni fa, tra i soci fondatori del Rotary Club di Alassio, e questo ha dato un segno di continuità ad una tradizione che si rinnova, ed un momento di commozione per entrambi nel ricordo dei soci-genitori scomparsi.

Il Presidente Vincenzo Raimondo ha ricordato i numerosi service che hanno visto protagonista il Rotary di Alassio e i suoi soci in questo anno, nel campo della beneficenza, della prevenzione delle malattie e del ripristino della via Iulia Augusta, in collaborazione con il Rotary club di Albenga, nonché le numerose conferenze di grande livello, e ha annunciato quella che terrà il prof. Zecchi, ordinario di Estetica all’Università di Milano, in occasione della riunione organizzata per i Rotariani in vacanza, presso l’abitazione del socio Giovanni Puricelli.

Sono stati ammessi quali nuovi soci infatti il Generale di Divisione dei Carabinieri Giacomo Battaglia, presentato dal socio arch. Marco Melgrati, l’imprenditore titolare della soc. Rossello Carta, Nino Roveraro, presentato dal socio Dott.  Gian Luigi Figini e l’ing. Gregorio Rossello, presentato dal socio dott. Germano Patrone.

L’ingegner Gregorio Rossello esordisce al Rotary

Ai nuovi soci è stato consegnato il guidoncino del Rotary di Alassio e il caratteristico distintivo con la rotellina dentata.

 

Il generale dell’Arma Giacomo Battaglia al battesimo del Rotary

 

 

 

 

 

 

 

 


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