Non preoccupatevi. Presto finirà tutto nell’immenso pianeta abitato dai senza memoria. E spero di non essere l’unico. Le primarie del Partito Democratico non mi hanno mai convinto, perchè scopiazzate malamente da quelle americane, dove, avendo una lunga tradizione in questo senso, votano, logicamente, soltanto gli iscritti.
In Italia, l’allargamento non ponderato alla partecipazione e la mancanza di poche regole chiare e precise ha sempre guastato questo strumento di democrazia che, per la verità, esiste solo negli Stati Uniti.
Innestate nel paese più corrotto d’Europa, le primarie allargate rischiavano da tempo di trasformarsi in un “mucchio selvaggio”, come ha dimostrato il caso clamoroso della Liguria con il duello tra il Burlando-ter, rappresentato dalla Lella Paita e l’altra espressione dell’ex Partito Comunista, incarnato dal sindacalista d’antan Sergio Cofferati. Onori anche alla sua barba !
In una scherma dialettica vivace, ma quasi senza contenuti, questo è il risultato: stranieri che si recano alle urne senza conoscere i candidati (e l’italiano), foto alle schede all’interno dei seggi in puro stile mafioso, schede non vidimate, cooperative sociali usate strumentalmente per servire una delle due fazioni, allievi dilettanti di società sportive portati in massa a votare.
Non c’è bisogno di esporre in Procura questo vomitevole vaso di Pandora per capire quanto i movimenti e le associazioni partitiche, in ispecie il PD, che mal governa da decenni questa Regione rossa, siano sempre più portati ad un clientelismo decadente; persino i nomadi vengono portati in blocco a votare.
Per ironia, credo che alcune persone, pur di avere una poltrona o un avanzamento di carriera, porterebbero a votare anche i tagliagole dell’Isis.
Ripeto, questo miserevole andazzo è dovuto anche a vuoti di memoria ideologici, alla mancanza di gravitas politica e di idealità concrete.
Posso rassicurare che a Savona non prenderà piede quel trasformismo professionale, quella tendenza al compromesso camaleontico di ex forzisti “scajoliani”, legati ad un centro informe e visionario, come mi appare quello dell’ex vicesindaco Roberto Schneck di Albenga o del sindaco di Albisola Superiore, Franco Orsi, i quali dopo aver dato e ricevuto molto da Forza Italia, hanno portato i loro accoliti a votare per l’ex comunista Raffaella Paita, probabilmente teorizzando un incredibile partito della nazione.
Forza Italia non è una porta girevole, dove si entra e si esce a piacimento; per questo alcuni scajoliani o ex opportunisti vaganti, per quanto mi riguarda, non metteranno più piede nel partito.
FAUSTO BENVENUTO
Consigliere comunale
Forza Italia Savona