A Savona sul Priamar, nelle sale del Palazzo del Commissario della fortezza, fino al 15 di febbraio, ad entrata libera, è aperta la mostra dedicata al gruppo di artisti internazionali che hanno fatto di Albisola ” la piccola Atene ” del dopoguerrra.
A Savona sul Priamar, nelle sale del Palazzo del Commissario della fortezza, fino al 15 di febbraio, ad entrata libera, è aperta la mostra dedicata al gruppo di artisti internazionali che hanno fatto di Albisola ” la piccola Atene ” del dopoguerrra.
Un vento nuovo, fatto di speranze, ottimismo e nuove idee, sospinse alla rivisitazione dei movimenti artistici di inizio secolo alla luce del pessimismo bellico.
L’eccellente selezione di opere operata da Carla Bracco e Lorenzo Zunino documenta, dopo l’importante stagione del Secondo Futurismo, i grandi movimenti:Espressionismo, Surrealismo, Astrattismo, Spazialismo, Arte Ncleare, Simbolismo, Pop Art.
Il Cenacolo degli artisti, opera simbolica dell’evento, rappresenta il periodo di storia dell’arte, dagli anni 40 ai 70, vissuti da questi artisti e da altri uomini di cultura in una comunità creativa, basata sull’amicizia e la collaborazione.
Un fenomeno unico, una nuova ” Accademia ” moderna formata da alcune delle più grandi personalità dell’arte figurativa, al fianco di poeti, letterati e cr itici d’arte, capaci insieme di rivitalizzare i borghi e di entusiamare gli albisolesi, abitando nei ” carugi “, mangiando nelle osterie tipiche, lavorando nelle fornaci storiche, con entusiasmo e gioia di vivere.
Così ” Arbisoa tera de pignatte “divenne un polo artistico mondiale con i nuovi maestri delle fornaci.
La Fenice si aprì al geniale Arturo Martini e alla classicità di Francesco Messina., metre era di casa Manlio Trucco cui è dedicato il museo della ceramica a Capo.Il
Il maestro già affermato alla Lenci di Torino, Lino Berzoini creava nuove forme presso la Grosso Ceramiche con Mario Rossello e Llele Luzzatti.
Nella sua villa -laboratorio lungo il Sansobbia Tullio d’albisola e Filippo Tommaso Marinetti, con gli altri futuristi quali Balla, Farfa, Acquaviva, imposero una svolta artistica all’italiana.
Qui operò anche Virio da Savona e crebbe non solo artisticamente la nipote di Tullio, Esa Mazzotti
lungo il percorso della gioielleria ceramica.
I luoghi di incontro erano la Trattoria Pescettto nel borgo di Capo e il Bar testa e Pozzo Garitta a Marina. Qui molti giovani
Agenore Fabbri, scultore espressionista drammatico, lanciava l’urlo di dolore contro gli orrori della guerra. Le sue forme straziate, sono un atto di denuncia contro gli oprressori.artisti di casa s’incotravano mentre costuivano il loro fantastico percorso creativo.
Aligi Sassu , elevò la sua carica artistica contro il potere, raccontando le oppressioni vissute nella guerra civile spagnola e durante il fascismo. Fondò con Guttuso il movimento di Corrente
Divenuto poi vice sindaco di Albisola, curò la realizzazione della Passeggiata degli artisti, decorata da decine di mosaici ceramici colorati sul lungomare
Animatrice della vita culturale della piccola Atene, come lei stessa la definì, fu la scrittrice e ceramista, Milena Milani personalità poliedrica, intelligentissima e intraprendente. Ottenne riconoscimenti letterali importanti
Consociata con Carlo Cardazzo, gallerista di livello internazionale conobbe i più importanti artisti mondiali da Picasso in poi, ma sostenne sempre quelli del movimento Albisolese.
Collezionò col suo compagno una consistente serie di opere di primaria importanza, che donò allla
Pinacoteca di Savona, rendendola un polo di attrazione internazionale
Allora la villa Faraggiana è stata testimone di momenti culturali frequentati dai futuri premi Nobel
Quasimodo e Montale, accanto ai poeti Barile, Sbarbaro e Bonino, sindaco di Albisola.
Non da meno partecipavano alle attività tra gli altri, i critici d’arte DeMicheli, Grande, Marussi.
Di particolare rilievo fu la presenza albisolese di Lucio Fontana, uno dei più grandi artisti di sempre:
Nello studio di Pozzo Garitta seppe superare con tagli e fori, la bidimensionalità della pittura, operando la sua originale fusione con la scultura
Altra figura di rilievo, fu Wifredo Lam che elaborò un’ arte che fonde l’antico all’arte contemporanea e alle avanguardie in un’atmosfera religiosa.
Amico di Picasso, frequenta Mirò, Matisse, Braques e il suo linguaggio è la sintesi tra i graffiti, il cubismo e il surrealismo.In Spagna fu militante antifranchista.
Asger Jorn ristruttura e abita la casa da artista, che oggi costituisce un prezioso esempio tangibile del suo modo di essere totalmente libero ed originale nel concepire l’arte, oltre le iniziali influenze Munchiane e favolistiche. Elaborò le sue sculture ceramiche e i grandi pannelli, presso le Ceramiche San Giogio che definiva La fabbrica dei sogni.
Giuseppe Capogrossi è considerato uno dei più grandi innovatori della pittura europea, che con Fontana e Burri, carattirizza l’informale italiano.
Partendo dalla pittura tradizionale della Scuola Romana, elaborò l’nconfodibile segno grafico a forchetta di fama internazionale.
Roberto Crippa, dopo un esordio di stile picassiano, si avvicina allo Spazialismo di Fontana.
Eliseo Salino, cofondatore delle Ceramiche San giorgio, collaborò con Jorn e produsse pitture e ceramiche di personaggi popolari in chiave fantasiosa e ironica.
Emilio Scanavino, forte personalità pittorica postcubista giunse ad un importante esito molto personale nell’ambito dell’espressionismo astratto.
Mario Rossello, rappresenta il tentativo di rinnovare la cultura figurativa savoese, con Caldanzano, Bonilauri e Pollero. Egli adotta l’albero come simbolo di un forte impegno esistenziale contro l’abuso e per la salvaguardia dell’ambiente dove è cresciuto.
Ben diciannove sono le sale che documentano ciascuna un artista del cenacolo in modo adeguato e significativo.
In realtà, gli ottimi curatori, Carla Bracco e Lorenzo Zunino, dell’Associazione Berzoini, hanno saputo proporre in modo mirabile un percorso tra forme disegni e colori, tale da renderlo una testimonianza gradevole delle loro.opere importanti.
Ma oltre a delineare un momento di storia dell’arte, la mostra induce nel visitatore insieme alle emozioni, il desiderio di continuare la visita sul territorio oltre i limiti fisici della mostra stessa..
Infattti tanti sono i luoghi che parlano di quei protagonist e di quegli irripetibili avvenimenti, che una sorta di magica raggera unisce conferendo loro un senso compiuto meritevoli di attenzione.
Completa il percorso culturale di alto profilo la Collezione di Milena Milani presso la Pinacoteca,
poco distante dal Priamar.
Altrettanto significativa, più varia e gradevole è la visita del Museo Diffuso sul territorio delle Abisole. A Marina la passeggiata degli Artisti, il borgo di Pozzo Garitta con le fornaci storiche le le loro abitazioni-studio. In collina vi è casa Jorn, vero unicum del genere.
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A Superiore pregevole è la visita del Museo della ceramica Trucco, mentre in collina,è particolare quella di Ellera, diventato il borgo dei grandi pannelli ceramici tra i “caruggi” fioriti.
Giovanni Maina