Con il surreale “patto della farinata” alla Società di Mutuo Soccorso di Marmorassi, il sindaco Federico Berruti non scioglie i dubbi amletici sulla sua candidatura alle primarie del PD, addirittura come Presidente della Regione Liguria, dalla quale si era sostanzialmente e strategicamente ritirato, ma, come un avvoltoio sulla putredine della giunta Burlando, sta meditando di rientrare in pista nel circo massimo delle primarie, con i suoi pugnali e i suoi veleni, approfittando dell’ennesima alluvione catastrofica di Genova.
Io credo che il sindaco Federico Berruti, con la scimmia per la politica e i suoi pistolotti, dovrebbe solo osservare la foresta pluviale che si estende lungo il corso del Letimbro per ritirare onestamente la sua candidatura e…, ringraziare letteralmente il cielo!!
Per il resto è, effettivamente, un candidato perfetto.
Non ha mai contrastato, a quanto mi risulta, l’ex partito comunista, quando metteva il cappello in testa a tutte le associazioni possibili; ha lasciato promuovere, con soldi pubblici, ogni tipo di sagra, dalla fava alla ciliegia, purché convogliassero voti verso l’anomala e malata sinistra italiana; ha dimostrato di avere un red carpet di consiglieri in quota PD, renziani e non, che lo seguono come segugi fantozziani.
Perché la lealtà ad un’associazione politica è una cosa, la pornografia intellettuale un’altra.
Mi dispiace molto, ed è doloroso umanamente criticare dei colleghi, ma politicamente, a mio modesto avviso, non hanno mai stimolato questa giunta a migliorarsi, specialmente nella tutela della salute e nell’offrire rassicurazioni ai segmenti più fragili della società.
Mi domando se è questa l’elevata funzione dei consiglieri di maggioranza del partito democratico, alzare metaforicamente la mano o schiacciare un pulsante, seduta stante, per dire sempre di si.
D’altronde anche la stampa locale riporta che durante “l’autocelebrazione” del sindaco a Marmorassi, nessuno ha azzardato, come al solito, un discorso politico.
Tornando al sindaco sarebbe, poi, un candidato perfetto per l’arroganza renziana della prima ora, per le opere ciclopiche mai realizzate, per gli annunci sulla stampa locale e, a proposito di bombe d’acqua, per le gratifiche “a pioggia” ai dirigenti comunali di Savona, esattamente come avvenuto nel Comune di Genova ed in Regione Liguria.
La sua impronta vorrebbe essere quella di trasferire una parte dell’Università di Legino nel centro storico, nello splendido Palazzo della Rovere, ma non avendo soldi in cassa, piccolo dettaglio, la patata bollente sta già passando al vicesindaco.
Aveva inoltre promesso di considerare il Welfare la sua priorità, tuttavia i contributi pubblici comunali per il fondo affitti e le contribuzioni monetarie per gli iscritti all’ISEE, sono rimasti sostanzialmente invariati, come se le difficoltà economiche dei disoccupati e di chi ha pensioni da fame avessero la stessa importanza della pallapugno.
Naturalmente per i renziani è tutta colpa del governo centrale…
Manca solo l’ennesimo rifacimento di Piazza Sisto per dire si, è un candidato perfetto!
FAUSTO BENVENUTO – Consigliere comunale Forza Italia – Savona