Come sia andato l’incontro romano tra TIRRENOPOWER ed i ministri dell Ambiente e dello Sviluppo economico sulla crisi nazionale del gruppo energetico è difficile spiegarlo in parole semplici, specie alle centinaia di famiglie messe al tappeto dalla sconsiderata gestione debenedettiana!
Per i fautori del bicchiere mezzo pieno (triplice sindacale, sindaci di Vado Ligure e Quiliano) i ministri avrebbero garantito una nuova AIA (autorizzazione ambientale) a patto che il gruppo dimostri, con denaro sonante, di migliorare la conduzione dell’impianto! Facile a dirsi, ma la stessa azienda, avendo rinunciato al progetto di ristrutturazione ed in possesso di una liquidita’ sino a settembre c.a. forse spera nell’intervento della provvidenza, ovvero in qualche gabola legislativa che la metta in regola, nonostante tutti sappiano che, solo con l’arte italiana della deroga, e’ possibile legalizzare 40 anni di combustione in barba alla legge! Chi vede il bicchiere totalmente vacuo sono quegli ipocriti della casta che ripetono le promesse spacciate nel passato in situazione analoghe!
Forse non tutti ricordano come venne gestita la crisi di FERRANIA, con un ministro ligure che sedeva al tavolo della crisi in prefettura proponendo ristrutturazioni ed alternative occupazionali chimeriche per pura propaganda! E i suoi avversari politici del PD ,invece di svergognarlo pubblicamente dandogli del mentitore, lo assecodavano in pubblico, fingendo di prenderlo sul serio, in attesa che passasse la buriana!
Oggi sta accadendo lo stesso, vedi l’ordine del giorno votato dal consiglio comunale di Savona, occasione nella quale solo 3 consiglieri hanno avuto il coraggio della verità, sfidando le urla (piu’ che legittime) della platea dei licenziati! Quando anche i sindaci demagoghi troveranno il coraggio di parlare di risanamento e riconversione produttiva del carbone ,allora forse si comincera’ a fare sul serio ed a lavorare per il futuro!