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Vigili di Loano nel mirino per una multa, ma non per illegalità diffusa


Essere multati per un funerale e la tragica morte di un piccolo congiunto può far venire la pelle d’oca, mentre non suscita indignazione l’illegalità diffusa che si vive ogni giorno nelle strade di Loano, soprattutto per il mancato rispetto del codice della strada. Auto in sosta ‘permanente’ negli spazi dei pullman di linea con conseguenze sulla viabilità, moto a velocità folli in alcune vie strette e trafficate (via Bulasce, ad esempio), quattro ruote e due ruote in sosta sui  marciapiedi, decine di motorini sprovvisti di polizza assicurativa e bollo.Loano tollerante che ‘grida allo scandalo‘ per una multa di troppo ad un funerale (Leggi…). Che ne dite se, per caso, quelle auto in sosta pericolosa avessero provocato un incidente, magari mortale e dalle conseguenze drammatiche. E’ già accaduto proprio in viale Azzurri d’Italia. Che fine ha fatto quell’inchiesta ? L’indagine sulle responsabilità ?

Il comandante dei vigili si è scusato pubblicamente  sul Secolo XIX per la contravvenzione in un giorno ‘strappalacrime’ e di dolore; non si è mai scusato per la diffusa cultura dell’illegalità. Ma qui la Lega Nord che invoca ‘tollerenza zero ‘ si è persa da anni, i suoi rappresentanti   si nascondono o sono in crisi non da oggi. I motivi sono parecchi.

La confraternita del ‘non vedo e non sento’ ha radici profonde. Da anni documentiamo, anche fotograficamente, cosa accade persino nella zona del lungomare. Si pensi alla storia del chiosco (di cui ci eravamo occupati) che solo nel 2014 scoprono fosse privo di ogni autorizzazione. Qui era un mercato anche all’aperto non solo nel mondo del piccolo ‘spaccio’, ma nella vendita di prodotti agricoli ed affini (olio, vino, frutta….)  senza la pur minima tutela del consumatore. Abbiamo pubblicato invano foto e cartelli. Nessuno è mai intervenuto a quanto sembra. E l’elenco può continuare, con un ambulante che occupa da anni un altro spazio pubblico e che ha continuato ad ampliarsi, a mettere al ‘banco di vendita’ giovani extracomunitari in nero. Quali i controlli dei vigili, della Finanza, dei carabinieri, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Ispettorato del Lavoro?

Loano, dove il parroco della principale parrocchia  decide di dedicare tutta  la prima e metà della seconda pagina del bollettino parrocchiale ‘il Cupolone‘ per far sapere ai fedeli che c’è una zona a traffico limitato, ma esiste un preciso regolamento comunale che autorizza l’accesso al campetto- parcheggio delle Opere Parrocchiali.  Don Edmondo Bianco scrive: “Vorrei giungesse a tutti l’informazione che i fedeli hanno diritto di transito per Piazza Italia, da via Isnardi, verso il parcheggio parrocchiale in tutti i giorni festivi dal sabato pomeriggio a tutta la domenica come nelle altre più importanti feste liturgiche infrasettimanali, giorni in cui il varco rimane aperto negli orari delle funzioni religiose…si tratta di aree private  a disposizione di chiese ed oratori presenti nelle Z.T.L….La parrocchia ha provveduto….Mi rimane un timore – conclude il sacerdote – . Ho già sentito alcuni affermare  che, con queste restrizioni del Comune, alcuni   rinunceranno alle funzioni in parrocchia e si recheranno altrove soprattutto per quanto riguarda i funerali…..E’ stato mio impegno incontrare il sindaco ed il comandante dei vigili, come già fece, a suo tempo,  don Pino Zunino…”.

Loano, la città turistica dove è stata cancellata la disciplina che regola gli orari di lavoro (rumorosi) nel cantieri edili e stradali; dove un cittadino qualunque, quasi in centro, trasforma la sua casetta in ‘discoteca’ personale, con musica a tutto volume. Altro che 70 decibel !  Loano che tutela il turismo e fa scuola di legalità. Ma per favore !!!


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