Ho raccontato in famiglia di certe reazioni polemiche suscitate nei miei confronti dopo l’esito elettorale; alcune persone amiche non hanno condiviso il mio decisivo intervento con la scelta da me fatta a favore del Dott. Pino Niccoli.
I miei famigliari, compreso mio fratello, avendo letto con particolare attenzione il No. 36 del 15 Maggio di Trucioli.it dal titolo “L’opinione/Voto a Noli: personaggi ed interpreti. L’impegno morale di Niccoli” (vedi), mi consigliano di ritornare sull’argomento per meglio precisare, in modo definitivo, la ragione della scelta.
Tanto per cominciare è bene ricordare che in passato ho sempre descritto il personaggio Dott. Pino Niccoli come una persona di spiccata intelligenza, capace, intraprendente; chi, letto i miei scritti, è in grado di dimostrare il contrario si faccia avanti. Dal 1985 al 90, periodo in cui è stato uno degli assessori della giunta da me retta ho avuto modo di valutare le sue capacità personali: liberale/democristiano (di destra) a seconda delle convenienze, a volte opportunista, pratico nelle valutazioni, liberista nelle decisioni. Evidente il contrasto con il mio modo di essere e di pensiero da democristiano di sinistra (senza padrini), più attento alle necessità del sociale, al MIO ambiente naturale da proteggere, rivalutare, adeguare alle esigenze del mercato turistico di accoglienza, il pane quotidiano per la nostra comunità; meno al cemento in quanto tale. Ecco la sostanziale differenza politica che ci ha distinti da sempre, almeno da ventiquattro anni, con tutte le battaglie elettorali che si sono succedute, una volta anche in minoranza.
Si tratta ora di analizzare anche le affermazioni di Pino Niccoli, nuovo Sindaco, rilasciate alla stampa savonese, cioè i suoi ringraziamenti: “Devo ringraziare alcuni vecchi amici – avversari (Carlo Gambetta e Lorenzo Paggi ndr) per questa vittoria” – (La Stampa) – oppure:“…il cui risultato è stato raggiunto grazie all’apporto finale di Carlo Gambetta e Mario Lorenzo Paggi” – ( Secolo XIX ).
Per strada ho incassato affermazioni tipo: sono trent’anni che combatti Niccoli ed ora cambi idea…; siete sempre stati nemici ed ora lo appoggi…; non mi sarei mai aspettato un voltafaccia da te…; mi hai deluso…. Tutto sta nel saper o voler distinguere chi è un nemico, un amico, un avversario (politico come in questo caso), com’è potuto succedere. Simili affermazioni avrebbero motivo di essere pronunciate se chi le formula avesse letto con attenzione lo scritto esplicativo, controdeducendo però con le dovute osservazioni, dove e perchè non ho agito con serietà d’intenti: ma questo non è stato e quindi si tratta di pura faziosità, il peggior giudice sul mercato del clientelismo. Una sentenza da tribunale militare di guerra. Le mie esperienze da Comandante di nave, da responsabile del trasporto internazionale marittimo per conto FIAT, da Sindaco per quindici anni della mia amatissima NOLI, oltre che ultimamente con le mie documentate critiche al “potere di palazzo” (senza risposte), in una maniera o nell’altra mi hanno trovato talvolta “responsabile” di azioni decisionali non certo clientelari, di pensiero critico. Questo modo di essere e di agire mi ha fatto constatare che qualche “nemico” me lo sono creato; non sta a me il giudizio, mi limito a constatare. Tuttavia, se i comportamenti scomodi li avessi evitati, come normalmente spesso succede, la mia coscienza non sarebbe tranquilla, con tutte le conseguenze morali e di testimonianza futura.
Sgombrato il campo del “nemico”, rimane tra la “gente” che genericamente conosci, chi è amico, chi amico+, chi ancora amico++, e poi l’avversario, politico in questo specifico caso. Dal Dizionario De Agostini “Avversario” è chi contrasta: avversario in politica , oppositore, rivale… Ragion per cui si può essere non “nemici” ma “amici” in piazza del Comune, prendere un caffè e subito dopo trovarsi “avversari” nella politica delle scelte nella sala del Comune: La politica delle scelte urbanistiche che è esistita nel distinguo degli obiettivi tra me dal Dott. Niccoli dal 1995. Ora se, l’11 di Maggio, il candidato Niccoli mi esprime e sottoscrive la sua nuova visione urbanistica che rispecchia le mie ultime battaglie su questo blog sui quattro punti per me essenziali. Parlano di futuro urbanistico di Noli, per quale motivo avrei dovuto privilegiare chi invece prospetta l’esatto contrario, mascherato con filosofiche definizioni, usando il “disprezzo” del silenzio? Sempre più convinto della scelta, guarda caso risultata vincente, non trovo motivo valido per cambiare una virgola su quanto scritto in precedenza nell’analizzare il mio diritto/dovere al voto.
Dieci anni fa davo ed invitavo gli amici a dare fiducia alla compagine “Noli che cambia” in maniera convinta; avevo partecipato alla stesura del programma. Nel 2009, disinteressato (mea culpa) perchè ancora all’oscuro di tutto quell’operare negativo poi denunciato di volta in volta con i miei scritti, (testimoni esplicativi per sempre, da leggersi con un semplice click) mi ero sbilanciato addirittura con “un pizzino” per indicare una preferenza nei confronti di persone verso le quali nutrivo totale fiducia. Solo chi non vuole vedere e giudicare le realtà lasciate in campo, cioè quelle incapacità e gli ideali di “Noli che cambia”, l’esatto contrario del suo motto, l’eredità di pesanti negative prospettive urbanistiche/ambientali con probabile futuro rimborso danni causati a terzi per irresponsabili inadempienze sull’ex area ferroviaria, e non solo, avrà difficoltà a recepire che l’ex “capo/coordinatore”, in compagnia dei suoi due più stretti collaboratori, aveva sufficiente motivo di essere licenziato. Basta sentire i mugugni della gente per la sua ormai sempre più fastidiosa arroganza, aggravata dal tentativo di voler addebitare ad altri responsabilità chiaramente provenienti dalle scelte di “palazzo”. A me personalmente, quale portavoce dei lettori di Trucioli.it, piacerebbe, tra l’altro, conoscere i criteri con cui si sono spesi, dettagliatamente, i proventi della vendita dell’ex area ferroviaria incassati nel 2008, e cioè 1.640.000€, cosa è rimasto in cassa.
U Banana scriverebbe per ricordarci una delle tante sentenze dei nostri avi nolesi con il loro : “u mah faah u nu peu duaah”; ora invece qualcuno canta : (Nietzsche) “Nice che dice? Boh!” Viva Noli libera: da squallide lettere anonime (con le impronte), senza più intimidazioni; racchiusa nel “MOSE NOSTRUM” da invidiabile seconda Repubblica marinara dopo Venezia, siano messi al bando i più beceri clientelismi che non giovano di certo alla formazione di una corretta educazione civica.
Mi permetto sottolineare che Trucioli.it con i suoi attenti lettori residenti e non, si aspetta, senza se e senza ma, di valutare la capacità di ricerca oltre che l’attuazione intelligente per rimediare la insostenibile, compromettente situazione urbanistica che perdura da dieci anni. Il primo Consiglio Comunale di martedì 10 ha dato immediata soddisfazione alla prima delle “quattro promesse”: no allo spostamento degli anziani da Villa Rosa, no a ventotto alloggi sul piazzale della ex colonia monzese.
PRESIDIO ELETTORALE/ SAVOIR FAIR?
Mi sono recato al seggio elettorale due volte: alle nove del mattino ed alle diciassette di domenica 25 maggio. Per la prima volta, e non sono l’unico, ho notato uno spregiudicato quanto fastidioso “presidio”da parte di componenti la lista No 1 “Semplicemente Noli – Repetto Sindaco”. In particolare la presenza costante del proposto Vice Sindaco Fossati davanti all’entrata in mattinata, di un folto gruppo di appartenenti alla stessa lista nel pomeriggio entro i limiti previsti e proibiti dalla legge (100 mt). Pare che qualcuno delle forze dell’ordine abbia richiamato (il Fossati?)al rispetto delle regole. Mi è stato riportato inoltre che, alla chiusura dei verbali, con la convalida di sette voti a favore di Niccoli, Repetto abbia stretto la mano all’avversario complimentandosi ed augurandogli buona fortuna. Gesto educato che si addice a chi dimostra di saper perdere…poi si procederà all’autocritica, ne valuterà le ragioni assieme ai compagni di cordata. Ricordo, ad esempio, che nel 1995 il candidato Riccardo Ganduglia perdeva per dodici voti ed accettava, comme il faut, la sconfitta elettorale, perchè di questo si tratta, senza uno scalpitare …equino.
Invece…”contrordine compagni”; la ferita è così profonda e copiosamente sanguinante oltre che dolorosa, che necessita di una terapia inaudita. Inizialmente con la pretesa di riaprire le buste ormai chiuse per riverificare le schede nulle, con diniego assoluto da parte della Prefettura. Poi varie ricerche di possibili ricorsi, ultimo fra tutti forse quello al TAR. Certo che “Semplicemente Noli” sostituto di “Noli che cambia” non ha dimostrato, con questo atteggiamento, il vero valore del suo motto: concretezza delle cose semplici, l’umiltà dei piccoli passi; la creatività del buon senso; la bellezza del rispetto; l’orizzonte di un sogno (im)possibile.
A questo punto viene rimessa in discussione quella stretta di mano (fasulla?) tra supposti galantuomini; inoltre si mette sotto accusa la capacità operativa di tutti i componenti che hanno gestito i quattro seggi elettorali, già firmatari della regolarità delle operazioni di voto e scrutinio. Complimenti! Speriamo che Presidenti di seggio e/o scrutatori notoriamente “di parte”, assieme ai responsabili dell’organizzazione elettorale non debbano subire…qualche “purga” di non tanto vecchia memoria da parte dei vertici (ex PCI savonesi) che in loro avevano riposto per conseguire la conquista di Noli ad ogni costo…
CIAO SILVANA
Troppo presto hai lasciato chi ti ha voluto bene ed apprezzato: i tuoi famigliari, i tuoi nipotini, la gente che tu hai aiutato assistendola con il primo soccorso in ambulanza. Le sincere lacrime di ciascuno di noi nel dirti addio hanno dimostrato il valore della tua presenza. Grazie, per sempre!
Carlo Gambetta