Borghetto Santo Spirito dorme. Dormono le idee, impantanate in un nebbioso acquitrino dove manca assolutamente un progetto di come e cosa sarà il Paese tra un anno, tra cinque, tra cinquanta.
La sporadicità dei Consigli Comunali e l’inconsistenza dei loro Ordini del Giorno dimostrano come la Giunta GANDOLFO e la maggioranza che la tiene in piedi, abbiano spogliato del suo valore il più importate organo democratico che un Comune possa avere a disposizione.
Ogni tanto un’apnea li desta di soprassalto e subito proclamano.
L’ultimo proclama, in ordine di tempo, ben condito di aria fritta, tratta di un milione e mezzo di euro che la Regione Liguria ci concederà (bontà sua) per terminare la “passerella horribilis” di Capo Santo Spirito e per farla giungere fino a Ceriale, oltre al rifacimento della passeggiata di ponente. Però finora non c’è alcuna convenzione tra Regione e Comune e l’iter burocratico è stimato in circa due anni, se e quando verrà finanziato il contributo.
Qualcuno, però, mormora che il milione e mezzo concesso sembra il classico “piatto di lenticchie” col quale la Regione comprerà il silenzio dell’Amministrazione GANDOLFO sul raddoppio del depuratore consortile.
Perché l’incapacità dei politici che ha permesso l’affondamento del progetto sul depuratore di Villanova (700.000,00 € buttati al vento) ed il conseguente ritardo regionale all’adeguamento delle direttive europee sulla depurazione delle acque dovrà pagarla Borghetto Santo Spirito, pena multe salatissime a carico di tutto il popolo ligure?
Ammesso che l’allacciamento del sistema fognario di tutto il territorio ingauno sia inevitabile, Borghetto Santo Spirito non può e non deve accontentarsi di così poco, in quanto l’impianto di depurazione rimarrà sul nostro territorio per sempre.
Diciamolo pure alla Regione Liguria : non ci comprate con un milione e mezzo.
Non dormono però le corazzate degli speculatori edilizi che già si stanno muovendo (avanti adagio) verso la prossima approvazione del P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale) e non dormono neppure gli incrociatori dei proprietari terrieri, che mandano messaggi di piena disponibilità con lampi di luci. Sono tutti pronti a ridare sviluppo alla nostra asfittica economia con altri milioni di tonnellate di cemento armato.
In questi tempi bui avremmo bisogno di un Sindaco dotato di un pizzico, e anche più, di lucida follia che, in una mattina di primavera abbacinata di sole, entra nel suo ufficio, si siede alla scrivania, si accende una sigaretta e fa due telefonate.
La prima all’architetto Castellari, al quale proferirà le seguenti parole: “Architetto, la ringraziamo per il suo lavoro e per il suo impegno, ma del suo P.U.C. non sappiamo cosa farcene. Mi sappia dire quanto le dobbiamo che le facciamo un bonifico. Arrivederci e grazie”.
La seconda all’architetto Renzo PIANO, al quale proferirà le seguenti parole: “Architetto abbiamo un malato molto grave, anzi gravissimo: è Borghetto Santo Spirito. La pregherei di correre al suo capezzale per verificare se si può fare qualcosa per salvarlo. Sono certo che con la sua esperienza troverà la giusta medicina urbanistica per ridargli la vita”.
Purtroppo, al momento, siamo sprovvisti di sindaci dotati di un pizzico, e anche più, di lucida follia.
Silenzio, Borghetto Santo Spirito dorme.
Silvestro Pampolini