Essere ultimi, a volte, porta fortuna; spesso è invece sinonimo di difficoltà. Finora nessuno ha spiegato ai cittadini di Noli, che pure ne avrebbero diritto, perchè è l’unica località della costa e dell’entroterra dove non si parla, se non di sfuggita, del prossimo appuntamento elettorale. Una cosa sola pare certa. Il Pd provinciale non sarà coinvolto nella scelta del futuro parlamentino. Il vertice di Forza Italia per ora non è riuscito ad avere una risposta dai suoi ‘liberi’ rappresentanti. Chi credeva che l’ex sindaco Carlo Gambetta avrebbe trovato terreno fertile si deve ricredere. Pare abbia sbagliato ‘compagnia’, ad iniziare dall’ex ‘re rosso’ della cultura Mario Lorenzo Paggi. Tutto tace, a Noli, o meglio siamo allo sbando. Piccola eccezione, la discesa in campo, tutta in salita, dell’avvocato Marco Genta; pare abbia portato fortuna il blog Trucioli Savonesi (non trucioli.it).Rischiamo tuttavia di commettere un errore di valutazione. C’è un gruppo, quello della sinistra estrema, del Pd e delle cooperative, che dopo aver lasciato trapelare la candidatura di Lucio Fossati, direttore della Fondazione Sant’Antonio, si è visto mancare terra sotto i piedi. Ora il nome più gettonato sarebbe di Giovanni Peluffo, assessore ai servizi sociali, sanità, volontariato, associazionismo. Un serbatoio di voti da far invidia, un moderato, di fede democristiana, buona esperienza alle spalle.
Noli finora ha potuto vantare una giunta ed una maggioranza cementificata sotto ogni aspetto, nonostante il basso profilo del sindaco Ambrogio Repetto, artigiano al secondo mandato; nonostante una disavventura famigliare che poteva indebolirlo, alla pari del vice sindaco, geometra Piero Penner, considerato l’eminenza grigia del gruppo. In solida cordata con Franco Rossello, il ‘signore delle cooperative’ , dei consorzi, del personale. Non sono mai emersi screzi nella cittadina, tali da far notizia sui media locali. Noli travagliata dall’immobilismo e dalle sventure pubbliche causa scelte scellerate. Almeno avessero ammesso gli errori. Invece hanno pagato avvocati e consulenti.
Una giunta ed una maggioranza che hanno potuto contare su: ‘se tu parli, ti rovescio addosso tonnellate di fango’. Così la destra berlusconiana dell’ex sindaco Pino Niccoli, medico di famiglia, un fratello uomo d’affari, è più le volte che ha alzato la mano per il si o l’astensione, ha taciuto, che prese di posizione propositive su temi cruciali per il futuro del paese, del commercio, del turismo.
I giovani nolesi, almeno apparentemente, latitano. Non ci risultano gruppi o movimenti organizzati, se non il comitato delle ‘antenne’, peraltro capace di raccogliere centinaia di firme, impotente di fronte al muro di gomma di Repetto e soci.
Noli, antica repubblica marinara, fanalino di coda alla vigilia della consultazione elettorale di fine maggio. Una città smarrita dove si vendono 140 copie di quotidiani locali e ognuno cura l’orticello. Il comandante Gambetta non ha più la forza e l’ascendente dei suoi anni migliori alla guida del paese, punto di riferimento della Dc, ribelle alle direttive dall’alto. E’ cambiato il mondo, Noli si è addormentata, anzi russa da tempo. Chi dorme non piglia pesci. Chi si accontenta gode ?!
Belfagor