Ci sono due momenti riservati allo svago più intimo: la sala da pranzo ed il ballo. Alassio, una stella che brilla. Tra questi l’appuntamento, tradizionale, della Festa della Donna dove il servizio, a tavola, è riservato ai ‘cavalieri’. Ad indossare il grembiule nero, anzichè il sindaco (ora ex) Marco Melgrati, c’era l’albergatore di Finale Ligure, promosso assessore regionale, Angelo Berlangieri. Ci perdoneranno i lettori se condividiamo il ‘penso culinario‘ inflitto al presenzialista rappresentante della Liguria turistica ed enogastronomica. In suo onore l’ unico prodotto della nostra terra, del menù femminile, i carciofi di Albenga. E il resto ? Porri di Cervere (dal 2010 gemellata in gastronomia con Loano), raschera cuneese, pomodoro di Provenza, pollo veneto d’allevamento intensivo, nocciole pugliesi, vaniglia del Madagascar. Formidabile promozione della Liguria in ‘salsa berlangieriana’.
L’occhio professionale di Silvio Fasano ha sorpreso altre presenze qualificanti anche se meno popolari: il veterinario musicista Luciano Nattero di Laigueglia, il vigile urbano Giovanni Baudoino, uno scattante e giovanile Gianni Sommariva. Come ignorare il benemerito missionario lituano, ospite d’onore, padre Hermann Schulz, al quale sono dedicate iniziative benefiche. L’obiettivo ha immortalato alcune delle protagoniste della serata, tra gioia, sorrisi, abbracci, immagini ricordo. Almeno in questa circostanza nessuna donna è stata usata come ‘oggetto’. La sede dell’incontro era il refettorio dell’Istituto Don Bosco, il santo dei giovani. L’8 marzo significa tornare giovani nello spirito.