Come cittadino italiano mi sento profondamente deluso, ancora una volta, guardandomi davanti allo specchio propostomi dal compianto Indro Montanelli...pronto all’atto conseguente. I miei timori espressi la settimana scorsa sul dubbio che le responsabilità giudiziarie (quelle penali) nolesi trovino sbocco nelle prescrizioni, sono ancora una volta confermati nel leggere sulla Repubblica di sabato 8 giugno la rubrica “La curiosita” (pagina II della cronaca genovese).
Senza, tra i tantissimi altri casi, ricordarne l’ultimo: il caso Penati, l’ex Presidente ( PD ) della Provincia di Milano, con tanto di presa in giro finale con la sua richiesta di annullamento alla Cassazione, impossibile da ottenere, della corretta sentenza emessa dal Giudice che aveva preso atto della ormai avvenuta “prescrizione”.
Noi italiani, eredi della romana “dura lex, sed lex”, da tempo ormai possiamo considerarci democratici??? innovatori nel promuovere e curare “opportunamente” tutti i malesseri. Siano essi quelli legislativi che le carenze procedurali per godere infine e conseguentemente della legge “novità” quella del “non doversi procedere per avvenuta prescrizione”. Legge della Repubblica Italiana, studiata, emendata, infine varata di volta in volta con tanto di sigillo parlamentare per rendere “GIUSTIZIA”. Ma quale tipo di giustizia? Ben lungi dall’essere un giustizialista, fautore di processo tipo “corte marziale” m’infastidisce contribuire a finanziare un sistema chiaramente deficitario nel merito. Che dimostra di non essere in grado di accertare la verità e sopratutto le responsabilità. Guai al dubbio!!! A mio avviso, un sistema così fallimentare verso il quale l’essere comunque rispettosi nell’accettare questo tipo di sentenza è assai difficile promuoverlo. E qui vengo al dunque sulla “curiosità”.
Capita che il nuovo Comandante imbarcato sulla Jolly Nero sia la stessa persona sottoposta a processo, assieme al capitano d’armamento della Compagnia di Navigazione, per la disgrazia mortale occorsa il 10 aprile 2004 al suo Secondo Ufficiale di coperta quando era al comando della Jolly Blu. Condannati entrambi in primo grado ad un anno, il 12 aprile 2012, in Appello “fu dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione”. Non è certo edificante constatare come l’amministrare un sistema legislativo/giudiziario che non favorisce, frena la ricerca della verità, non chiarisce le responsabilità penali se ce ne fossero, possa essere considerato degno di una Nazione. Perché non conoscere il perché sull’accaduto?
DOTTORESSA MINERVINI; CHIUDA UN OCCHIO, ANZI DUE
Sabato 8 giugno 2013, presso l’Oratorio di S.Anna, settantacinque studenti del terzo anno di Architettura dell’Università di Genova, hanno presentato otto loro proposte di intervento per riqualificare non solo l’area ex portuale tra Noli e Spotorno, ormai definitivamente dismessa come tale dal PIANO REGIONALE DELLA COSTA, ma hanno “sconfinato” addentrandosi nei due nuclei urbani.
Oltre a singoli rappresentanti istituzionali di Regione e Provincia, erano presenti: per il Comune di Noli il Sindaco, la Segretaria Comunale, il responsabile dell’area urbanistica e una decina di persone ( deplorevole constatare la poca attitudine a…vedere, ascoltare, per sapere oltre che conoscere). Per Spotorno il Sindaco era accompagnato da un esponente della sua maggioranza. Una lodevole iniziativa congiunta promossa dai due Comuni a ottobre dell’anno scorso, quella conclusasi sabato mattina in una cornice di gioia ed entusiasmo da parte dei partecipanti autori delle otto proposte.
Intendo subito precisare che non voglio addentrarmi e dare da subito un parere personale sulla qualità delle proposte. Attendo di poter visitare la mostra dei lavori che sarà in visione presso la Fondazione S. Antonio nei prossimi giorni. Sono ansioso di vedere, io anziano, le idee su Noli di giovani che vengono …da fuori. Un po’ l’audio a volte non perfetto (per il mio udito?), assieme alla velocità di esposizione mi hanno impedito di seguire correttamente i contenuti, le motivazioni delle scelte. Tutto sommato però un benvenuto a tutto e a tutti.
Ho invece un preciso appunto da fare al coordinatore e direttore del Laboratorio Progettazione Architettonica IIIC, il Prof. Arch. Carlo Alberto Cozzani. Il Docente, nella fase preliminare di presentazione ufficiale dei lavori , lodando l’impegno profuso dai suoi allievi, ha, a parer mio, commesso un grosso errore, allorquando si è rivolto alla Dott.ssa Minervini, auspicando che la stessa possa valutare (questa volta?) il lavoro proposto come accettabile.
La Dott.ssa Gabriella Minervini è la Dirigente responsabile dell’ufficio della V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) nell’ambito dell’Assessorato Regionale Ambiente, quello che ha bocciato per ben due volte proposte portuali sul golfo, progetti irrealizzabili considerate le norme ben precise previste dal Piano della Costa ed in particolare per quanto concerne qualsiasi intervento a mare. Con ciò voglio dire che il Prof. Cozzani, questo specifico invito (battutina?…) avrebbe dovuto rivolgerlo direttamente alla persona dell’Ass. Regionale al Turismo, Angelo Berlangieri presente, e non alla Minervini, affinchè si attivi, con la sua autorità, per fare cambiare le regole esistenti -su questo golfo – nel Piano Territoriale Coordinamento Paesaggistico Costiero. Regole a cui la Minervini, correttamente e doverosamente, si è attenuta facendole rispettare.
Per esempio e sempre al di là di qualsiasi interpretazione personale, di certo il lungo pontile con partenza nei pressi del Rio Crovetto, disegnato a zig zag in mare per evitare le praterie di poseidonie del S.I.C. del golfo da riqualificare, non può trovare alcuna approvazione. Due sono le motivazioni: le regole europee sulla conservazione dei Siti di Interesse Comunitario prevedono, tra l’altro, quello della non perturbazione; inoltre, anche da un punto di vista di ingegneria idraulica esiste la certezza della perdita dell’arenile di Spotorno. Di questi vincoli gli studenti ne erano a conoscenza oppure è stato loro permesso di andare “fuori tema”?
Ciò detto, è auspicabile che le idee, le proposte disegnate dai neo futuri architetti che le due amministrazioni di Noli e Spotorno vorranno prendere in tutto od in parte in considerazione, siano conformi alle regole urbanistiche dettate, imposte, per il nostro golfo-gioiello di natura. Pena cozzare per altri decenni, continuare a sperperare denaro pubblico tra Regione/Provincia/Comune oltre a quello investito da privati, senza poter dare future e immediate risposte concrete. In grado di favorire la richiesta del turista amante del mare e di tutti gli sport in questa unica, disponibile, accogliente baia .
ALLARME “DARDI”
Nessuno si è accorto, o comunque si è posto il problema del perchè, ad oggi a Noli, non si sono più visti i rondoni, la specie di rondine nera che da sempre ha nidificato nei buchi delle torri arrivando ogni primavera dall’Africa?. Questa assenza dei “dardi” per noi nolesi (“sbirri” a Spotorno), volatili sfreccianti per i vicoli del paese di anno in anno sempre più marcata e oggi totale, ha una sua motivazione? Chissà se una qualche associazione responsabile sarà in grado di dare risposte soddisfacenti. L’importante è notare invece che le “taccole”, le “gazze” da sempre razziatrici di questi (e non solo) nidi, continuino ad essere selvaggina protetta!!!
Carlo Gambetta