ALESSANDRA COSTANTE, SEGRETARIO DELL’ASSOCIAZIONE LIGURE GIORNALISTI, INTERVIENE SULLA VICENDA-SCANDALO DI IMPERIA: LA GIUSTIZIA FACCIA RAPIDAMENTE IL SUO CORSO PER TUTELARE L’INTERA CATEGORIA
Se ci sono state irregolarità saranno sanzionate, se ci sono stati reati ci auguriamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso e porti chiarezza in una vicenda dolorosa per il mondo del giornalismo come quella che sta investendo Sanremo News, al centro di un’inchiesta per corruzione. La legge è uguale per tutti e i giornalisti conoscono benissimo questo principio. Resta però l’amarezza e lo stupore per il tenore dei titoli che hanno accompagnato in questi giorni la cronaca della vicenda.
Ma ciò che l’indagine imperiese sta portando alla luce sono soprattutto le conseguenze di una “deregulation” che si è impadronita del mondo dell’informazione dei “nuovi media”, di colleghi che se vogliono lavorare sono costretti ad accettare contratti (ma siamo sicuri che si possa ancora usare questa parola?) ridotti ai minimi termini, senza tutela né da parte della direzione né da parte dell’editore; di colleghi meritevoli che lavorano davvero per un tozzo di pane, che fanno bene il loro mestiere e che da un giorno all’altro vengono sollevati dall’incarico senza neppure avere la possibilità di ribellarsi. Tutto ciò perché il contratto nazionale di lavoro, il nostro scudo contro la corruzione e arma per la nostra indipendenza e dei media in cui si lavora, in questi casi è stato completamente ignorato. Così i colleghi sono rimasti senza difese.
Ma c’è di più nella vicenda imperiese: c’è un manager che convoca conferenze stampa “ad personam”, che nei media cerca di scegliersi gli interlocutori, che trancia pesanti e pubblici giudizi, che cerca di far allontanare dal suo perimetro di interesse le voci più critiche. Tutto questo è inaccettabile per l’Associazione ligure dei Giornalisti che sarà sempre al fianco dei colleghi che di questa vicenda sono vittime.
Il segretario
Alessandra Costante