Ha fatto impressione, ai loanesi, la notizia che il Comune si accinge a ridurre i posti letto della Residenza Protetta per anziani “Ramella”. In una città che ospita il più moderno porto turistico della Regione, i due maggiori complessi alberghieri-ricettivi (Loano Due e Ai Pozzi Village), dove i nuovi cantieri edili prosperano nonostante la crisi, dove il Comune finanzia manifestazioni turistiche e sportive, società agonistiche, segna invece il passo (in calo) il fabbisogno di posti letto per la terza età, contrariamente ad altre zone e fioriscono le strutture private. Un affare, cooperative incluse.
A Loano, come ha spiegato l’assessore ai servizi sociali, Luca Lettieri, succede che: “Fino allo scorso anno le liste d’attesa per un posto al Ramella arrivavano ai due, tre mesi e più. Ora le cose sono cambiate. Ciò avviene perchè sempre più famiglie sono in difficoltà economica e quindi costrette a tenere i parenti a casa”.
Si parla pure di crollo nella richiesta di badanti. Sta di fatto che per il governo di Loano riducendo i posti letto pubblici, “con servizi ora sovradimensionati (sic!) rispetto alle reali necessità della struttura, si riuscirà a gestire meglio il personale e a garantire un servizio di qualità”. Questa è la medicina risolutiva?
Se lo dicono loro! Ma è un boccone amaro per altri cittadini che nutrono più di un dubbio sull’oculatezza e lungimiranza della scelta. Loano, spesso definita dai suoi più influenti rappresentanti, città opulenta, con tante iniziative ed investimenti privati e ‘città degli anziani’- vedi seconde case e cittadini provenienti da fuori regione -, con un bilancio baciato da ottimi introiti di Ici prima e Imu poi, con la manna copiosa di oneri di urbanizzazione, oltre alla tassazione comunale in costante ascesa, come i servizi, pur di far quadrare i conti; Loano dicevamo, si interroga sulla ‘bontà’ di una scelta politica in controtendenza nella vita sociale e dei più indifesi. La minoranza consiliare ha fatto sapere di essere contraria, quasi certamente senza fortuna. E la destra sociale storce il naso.
Forse alla fine prevarrà il buon senso, oltre alle priorità della spesa sociale. Negli anni si sono visti tanti soldini profusi non proprio all’insegna della priorità e di investimenti produttivi, in conto capitale, semmai il profumo forte di clientele elettorali e personali. Come ha documentato, in molti suoi articoli, Gilberto Costanza, ex assessore e già consigliere comunale, col pallino del rigore nell’amministrare tasse e i soldi pubblici, le erogazioni, seguendo la strada di esponenti liberali storici loanesi, come i compianti Antonio Rodano e Dino Littarelli.
Tutti arriveremo alla ‘veneranda età’ e magari ci sarà bisogno di un ricovero, soprattutto quando non ci si può permettere alcune rette o si resta soli. Con una misera pensione. Altro che 90 mila euro al mese netti, denunciati alcune sere fa a Porta a Porta di Vespa dalla ex ministra Giorgia Meloni, rimasta in Parlamento con il gruppo di Fratelli d’Italia-Centrodestra Nazionale.
Un detto ricorda: una mano sulla coscienza e l’altra sul cuore. Anche di chi magari non ha ancora dato il buon esempio di rinunciare a prebende, oppure di tagliare i propri stipendi da amministratore-politico, società partecipate incluse.
Sindaco ed assessori, designati, della vicina e cugina Borghetto S. Spirito si sono subito decurtati il ‘mensile’ appena eletti, così hanno fatto in tanti altri comuni. Accadrà un giorno nella ben oliata macchina del ‘consenso’ alla loanese? Tutte persone rette, nessun dubbio, si sacrificano per il bene comune dedicando tanto tempo, una libera scelta. Ma diano un segnale di coerenza ai concittadini in questi terribili tempi di vacche magre (non per tutti) e non si tagli, per favore, nei servizi sociali, agli ultimi. Lo impone lo stesso Vangelo. Ce lo ricordano i crocifissi e le statue che si portano in processione per le strade cittadine nei giorni delle feste tradizionali. Ce lo ricordano quanti amministrano o hanno amministrato senza chiedere il ‘mensile’. Non basta ridurre i gettoni di presenza. I cittadini chiedono più tagli ai nostri ‘politici’ di ogni colore. Il malessere- successo targato grillismo parla chiarissimo. Voto di rabbia o peggio di astensionismo di massa, il primo partito ormai in Italia. E ci sarà pure un motivo, preciso, inequivocabile.
Ora diamo uno sguardo ad alcuni atti dirigenziali del nostro Comune. Dai permessi a costruire, al rinnovo dell’incarico mensile di addetto stampa del settore turismo, alle spese una tantum per il randagismo, alle regole che disciplinano la fiorente attività balneare. Motivi di informazione a chi è interessato alla vita civica.
1) Permessi a costruire rilasciati nel mese di aprile 2013
2) Incarico addetto stampa – servizio turismo gennaio 2013
3) Spese veterinario cani randagi
4) Tutte le regole che disciplinano le attività balneari stagione 2013