Al punto 5 dell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 24 Aprile 2013 è in discussione l’approvazione del bilancio consuntivo 2012 dell’Azienda Speciale S.A.E.L. (Farmacia Comunale). Alla fine del dibattito relativo a questo punto, il consigliere P. Paolo VILLA chiede quante volte si è riunito il Consiglio di Amministrazione della S.A.EL. negli ultimi sei mesi del 2012.
La risposta tocca al vicesindaco e assessore al bilancio Sig.ra Stefania MARITANO, la quale afferma che, più o meno, “…si sono riuniti circa ogni dieci giorni…”, ma che comunque , essendo presente nell’aula il presidente della S.A.E.L., Rag. Ottavio ROVERARO, si sarebbe potuto sospendere temporaneamente la seduta del Consiglio e quindi avrebbe risposto lui direttamente.
Infatti il Presidente del Consiglio sospende la seduta e il Rag. Ottavio ROVERARO prontamente risponde che “…in sei/sette mesi ci siamo riuniti circa nove volte…” smentendo clamorosamente il vicesindaco che, pochi minuti prima, aveva affermato che le riunioni venivano tenute con una frequenza ben superiore (in sette mesi sarebbero state ventuno volte e non nove).
A questo punto tutti si pongono una domanda: chi dice la verità?
Conoscendo sia la precisione e la scrupolosità del vicesindaco Stefania MARITANO, sia il Rag. Ottavio ROVERARO, sicuramente tenderei a credere al vicesindaco.
Ma per fugare ogni dubbio e quindi avere una precisa risposta su quante riunioni abbia fatto il C.d.A. della S.A.E.L. negli ultimi sei/sette mesi del 2012, basta chiedere all’Ufficio Ragioneria quanti gettoni di presenza sono stati riconosciuti e liquidati ai componenti il C.d.A. e il gioco è fatto. Il vicesindaco e assessore al bilancio, Sig.ra Stefania MARITANO, in considerazione del ruolo che ricopre, può e deve chiederlo, non fosse altro per stabilire chi ha detto la verità.
Anche il consigliere P.Paolo VILLA ha la facoltà di porre la stessa domanda all’Ufficio Ragioneria e speriamo che, una volta saputo il numero di riunioni, lo renda pubblico.
Si passa poi al problema dei compensi percepiti dagli ex consiglieri della S.A.E.L., a proposito del quale il Vicesindaco afferma che sarebbe stato inoltrato un sollecito allo scopo di recuperare gli emolumenti che, in base alla legge n° 122/2010, non spettavano loro.
Giustamente, se i compensi non dovevano essere pagati, il rimborso è dovuto, ma non dagli ex consiglieri, come ho già sostenuto in un mio precedente scritto ( vedi sotto 1). Secondo il mio modesto parere l’errore non fu commesso da chi ha ricevuto i pagamenti, ma da chi glieli ha dati.
A questo punto le possibilità sono due: o la colpa è dei funzionari che non hanno segnalato all’Amministrazione le nuove normative che sospendevano il compenso mensile o l’Amministrazione, ignorando volutamente tale segnalazione, ha continuato a pagarlo in spregio alla legge.
Quindi la restituzione delle somme spetta o ai funzionari responsabili o alla Giunta VACCA. Attendiamo ciò che il giudice dirà in proposito.
Silvestro PAMPOLINI