E’ arrivato il tempo di un doveroso chiarimento al mio scritto su www.truciolisavonesi.it del 15/04/2012 : COMUNE di NOLI – GLI OMISSIS NELL’ALBO PRETORIO – Il Segretario Comunale non ne sa niente e non legge i giornali (vedi).
Lo porto a conoscenza dei lettori, in particolare a coloro che a Noli il quesito se l’erano posto, così come ai lettori del Secolo XIX del 4 aprile, quotidiano che si chiedeva: “Chissà perché Noli ha oscurato i nominativi con una serie di OMISSIS ?”, contrariamente al comportamento di tutti gli altri Comuni del savonese.
Da consolidati Repubblicani di V categoria occupanti il palazzo del potere, le risposte a certi comunicati stampa non sono “ottemperate” perché, valutate a livello tridimensionale, (Sindaco, Vice, Capo Gruppo), uno non sente, l’altro non vede, il terzo come fa a parlare, e comunicare al portavoce?
Constatato che la minoranza come sempre tace, questa volta mi accingo a denunciare una persistente incapacità di interpretazione legislativa sulla legge 241. Nel contempo, incredulo, subisco, ma non certo passivamente, l’arroganza di un capo area ed in particolare del suo superiore gerarchico amministrativo, ancor più comunque protetta dal potere politico locale: Sindaco in primis, quale responsabile unico dell’apparato e Franco Rossello (PD) quale responsabile del personale.
Dirigenti al servizio del pubblico, invece di risultare molto attenti alle domande ben precise di un cittadino, dare risposte altrettanto eloquenti oltre che convincenti, certi del loro bagaglio di conoscenza?????? ultra retribuito, non dimostrano minimamente di valutare un possibile errore, anzi, mi lasciano (temporaneamente) sul bruciato. Intendo precisare che non è la mia una questione personale, ma istituzionale, di rispetto, dovuto nei confronti del cittadino utente della cosa pubblica e da chi è demandato, ognuno con il suo ruolo, a dare risposte responsabili, rappresentanti politici compresi.
Ragion per cui, (sommessamente, con la coda fra le gambe) mi rivolgo al Garante per la protezione dei dati personali per avere eventuali ulteriori chiarimenti. Ottenuta risposta, dati alla mano, ritorno in Comune per far presente e contestare alla nuova Segretaria Comunale (da poco insediata) le inesistenti motivazioni con le quali, il capo area dei servizi finanziari, responsabile della pubblicazione mutilata, con l’avvallo dell’ex Segretario Capo, Direttore Generale, Dott.ssa Anna Nerelli ( da settembre spostatasi in quel di Albenga, salutata con tanto di elogi da parte di maggioranza e minoranza nel consiglio comunale di addio ) mi avevano liquidato.
Come si suol dire a livello legale, “allo stato dei fatti”, questa è la seconda volta che la Dott.ssa Nerelli interpreta a suo personalissimo parere una legge, la 241. A differenza della volta scorsa, quando si permise di asserire davanti al Sindaco Repetto (silenzioso ed accondiscendente) :”lei (io) si è permesso di estorcere i documenti al Sindaco, se ci fossi stata io, lei non li avrebbe ottenuti”, mi viene da pensare che, in questa seconda occasione, forse si è voluta procurare e godere di una soddisfazione … di PIRRO! Tanto che, guarda caso, la sua ex capo area, oggi ritratta il suo personale operato, quello in allora da lei avvallato, come vedremo.
” L’omissis è dovuto alla legge sulla privacy ” mi era stato in allora pontificato. Richiamando il comportamento di tutti gli altri Comuni del savonese, presso i quali gli elenchi inviati dall’Agenzia del Territorio erano in pubblicazione integrale, alla mia domanda : “allora qualcuno sbaglia”, il Segretario Capo, Direttore Generale, Dott.ssa Anna Nerelli, rispondeva positivamente; la stessa ha voluto aggiungere che “ciacuno è responsabile delle proprie azioni “. E gli OMISSIS hanno continuato ad essere confermati durante tutto il periodo di affissione, dal 3 aprile al 2 luglio. Il cittadino utente Gambetta è così servito.
Sempre in presenza del responsabile servizi finanziari, la nuova Segretaria Comunale (proveniente dagli uffici legali della Regione Liguria) ha usato un diverso comportamento istituzionale di fronte alle stesse domande poste in Aprile, questa volta documentate da parte mia depositando la risposta del Garante, quello di ottenere una risposta scritta (su mia richiesta) riguardante la giustificazione, la validità o meno delle “(non)risposte” a suo tempo date ed avvallate. Eccole a prot. 13061:
“OGGETTO: Diffusione dati personali sul sito web. — L’Agenzia del Territorio di Savona ha inviato al Comune di Noli, per la pubblicazione, un elenco di unità immobiliari mai dichiarate in catasto con l’indicazione dei presunti proprietari e per le quali, la stessa Agenzia, ha attribuito una rendita catastale presunta (i così detti fabbricati fantasma).
L’elenco dei cittadini interessati e dei relativi immobili è stato pubblicato sul sito di questo Comune, dietro espressa mia istruzione, con l’indicazione “OMISSIS” nelle parti indicanti i dati identificativi anagrafici dei soggetti interessati: questo solo ed esclusivamente nell’interesse dei soggetti, in quanto contribuenti che, in qualche modo, non avevano ottemperato a tutte le disposizioni fiscali e, quindi, identificabili come possibili evasori/elusori di tributi.
Nel contempo, l’Ufficio Tributi, ha proceduto ad inviare informativa a ciscun soggetto interessato del deposito presso gli uffici comunali degli atti, in formato cartaceo, contenenti i provvedimenti relativi all’attribuzione della rendita catastale e nei quali era identificato anche l’importo delle competenze da pagare all’Agenzia del Territorio per le operazioni di accertamento, oltre agli interessi e sanzioni dovute.
Tutto questo è stato effettuato interpretando, forse erroneamente ed in modo troppo ampio, le norme contenute nel D.L. 30 giugno 2003, n.196, ma solo nella logica di voler tutelare la privacy di contribuenti che, con molta probabilità, non avevano posto l’attenzione dovuta alla norma di cui l’art. 19, c.10, del D.L. 31 maggio 2010, n.78 e ss.ii.mm.
Queste sono le sole motivazioni alla base del mio operato, giustificazioni che peraltro Le sono state già ampiamente fornite nei precedenti colloqui intercorsi.
Copia integrale degli elenchi sono a Sua disposizione presso gli Uffici Tributi.
Colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti.
Il Reponsabile Servizi Finanziari ( Flavia GIORDANO ).”
Mi pemetto, a questo punto, alcune riflessioni/precisazioni su queste memorie difensive.
Primo: perchè, quando vengono pubblicati on line sull’albo pretorio del Comune di Noli, ad esempio, i bollettini dei protesti, i condoni edilizi concessi, le autorizzazioni a cambiamento d’uso di locali, i nomi dei destinatari di migliaia di euro in risarcimento di cause perse dal Comune… ecc. ecc., non si è mai utilizzata la stessa metodologia di cancellazione dei dati, non certo da ritenere meno sensibili di quelli oggetto del caso in questione?
Secondo: la pubblicazione all’albo pretorio on line di Noli, richiesto dall’Agenzia del Territorio di Savona, non richiedeva, nella sua lettera di accompagnamento, di inviare informativa a ciascun soggetto interessato, ma solo la pubblicazione (integrale) all’albo.
Terzo: non forse, ma per intero, l’interpretazione è stata erroneamente, (cocciutamente dico io) effettuata, impedendomi l’accesso agli elenchi, guarda caso oggi a mia disposizione. Perchè? Ciò conferma che un abuso è stato commesso nei miei confronti, oltre che nei confronti di chi voleva sapere, ma sopratutto sulle norme che regolano l’ALBO PRETORIO, organo ufficiale di comunicazione comunale. Quest’ultimo atto è molto grave, a mio avviso. Un abuso, un forzare e quindi disattendere in maniera del tutto personale (condiviso dalla Dott.ssa Nerelli, a tutti gli effetti unica responsabile delle legittimità dei procedimenti), a norme NON PREVISTE dalla legge sulla privacy, la 241. Se è vero che chi sbaglia paga, mi piacerebbe conoscere come valuterebbe Lei, Dott.ssa Nerelli, là dove nel suo curriculum dichiara, tra l’altro, di essere esperta nelle “valutazioni” per i premi di produttività, non tanto e solo l’esito finale di questa vicenda, ma il comportamento “allo sportello”, in particolare il suo. Crede sempre e comunque che siano i suoi colleghi Segretari Comunali operanti in tutti i comuni del savonese ad aver sbagliato?
Quarto: alla luce dei fatti sopra descritti, ritengo doveroso, oltre che conforme, che la documentazione sia integrata, anche se ormai depositata negli archivi, con l’elenco completo dei due allegati con i nomi dei presunti proprietari. Non posso, non devo essere solo io il privilegiato…che può leggere…presso gli Uffici Tributi… . La pubblicazione all’albo pretorio di qualsiasi documentazione, oggi non più visibili a livello cartaceo nel portone del Palazzo, la si deve leggere “on line”. Visto che la pubblicazione è stata comunque a suo tempo manomessa, oscurata con illegittimi “OMISSIS”, deve essere ufficialmente corretta.
Quinto: è bene precisare che solo oggi, 19 novembre 2012, data della lettera, lei ha messo a disposizione gli elenchi, mai prima….il che la dice tutta… e non credo solo per me.
In ultimo ribadisco che, non trattandosi di questione personale ma istituzionale, ho deciso di rendere pubblica la lettera di cui sopra, proprio perchè tutti possano valutare l’operato di una passata regia legal/amministrativa tutta da dimenticare.
Carlo Gambetta