Vado subito al sodo: il Sindaco GANDOLFO indica un’assemblea pubblica al fine di illustrare alla cittadinanza quali sono le intenzioni della sua amministrazione relativamente all’ex Oleificio ROVERARO.
Fino ad oggi la giunta GANDOLFO è stata deludente su tutti i fronti: pochi consigli comunali con scarni ordini del giorno.
Non risulta essere stata adottata una sola deliberazione, anche solo di intenti, sui temi più importanti per Borghetto (PUC, Oleificio ROVERARO, Castello BORRELLI).
E’ vero che sul porto ripartiranno i lavori ma forse sarebbe stato meglio non proseguirli affatto …
Perché l’amministrazione GANDOLFO non decolla ?
Forse il SINDACO non ha le idee chiare su ciò che si dovrebbe fare o più semplicemente pensava che le persone che collaborano con lui avrebbero fornito un apporto più efficace alla sua azione politica.
Di fatto, pare proprio mancare l’entusiasmo, che pure dovrebbe accompagnare ogni successo elettorale, che avrebbe dovuto essere il motore della “nuova” amministrazione, che dopo quindici anni di centro destra, è salita al governo locale.
Non è per essere sempre polemici ma è la realtà.
L’amministrazione GANDOLFO è allo stato ferma sulle gambe per utilizzare un gergo sportivo.
Essa da l’impressione di un pugile che sul ring non sa come colpire.
Non risulta avere né una strategia né una tattica.
Io personalmente non ne sono sorpreso (in tempi non sospetti avevo detto la mia) ma speravo, nell’interesse di Borghetto, di poter essere smentito.
Almeno il Sindaco GANDOLFO batta un colpo convocando un assemblea pubblica con la quale dica in maniera chiara che cosa ne vuole fare dell’area occupata dall’ex Oleificio e spieghi quali difficoltà sta incontrando.
Così come ha trovato il tempo per partecipare all’organizzazione della serata pro RENZI venerdì 16 novembre (alla quale mi risulta che i borghettini partecipanti siano stati pochini), senz’altro potrà anche prodigarsi per mettere in piedi un incontro-dibattito sull’Oleificio.
Non vorrà mica il Sindaco che qualcuno possa pensare che su un tema così importante egli intende sottrarsi ad un confronto.
Batta un colpo l’amministrazione di Borghetto.
Il tempo delle attese e della necessità di conoscere come funziona la macchina del Comune è terminato.
Borghetto si sta lentamente consumando.
Il Paese è spento ed occorre una mossa ad effetto: è necessario un colpo di reni.
Certo il Sindaco GANDOLFO non è aiutato dalle forze che compongono la sua maggioranza: sul PD abbiamo già detto e parlano i fatti.
Né è aiutato dalle forze, sempre che ve ne siano, che nel paese hanno ancora una coscienza viva.
E’ arrivato il momento per GANDOLFO di conquistarsi il consenso dell’elettorato ma con i fatti.
Quanto all’opposizione Moreno appare isolato (il PDL c’è ancora a Borghetto ?) e forse la sua pregressa esperienza amministrativa potrebbe non essere dispersa se il Sindaco e la sua Giunta fossero più disponibili al confronto.
Anche in questo (ci vorrebbe poco) GANDOLFO potrebbe distinguersi dalla giunta VACCA, che all’epoca costrinse il sottoscritto e i compagni del tempo a proporre un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (vinto naturalmente) – Vedi… –contro l’intransigenza di quella amministrazione incapace di confrontarsi e dialogare ( a proposito ma sull’asilo nido il PD non era contrario alla esternalizzazione del servizio disposto con quella delibera poi annullata dal Presidente Napolitano con atto 3-09-10 con parere favorevole del Consiglio di Stato ?).
Sindaco GANDOLFO il mio è un appello: dimostri di saper dialogare, se ha bisogno di essere aiutato troverà in Borghetto e fuori da Borghetto le forze necessarie senza pretendere nulla in cambio.
Indire un confronto pubblico è un atto di forza e non di debolezza.
Abbia il coraggio, infine, di compiere un altro atto: tolga la macchina infernale di piazza Libertà, basta con le contravvenzioni illegittime.
Le sentenze ci sono costano e parlano chiaro.
Batta un colpo, almeno uno ma lo batta !!
Perché, diversamente opinando, rischia la sua amministrazione di passare alla storia (fra qualche anno), al termine di una sorta di Norimberga borghettina, come quella che non ha saputo fare, riportando Borghetto agli anni 60’ e 70’ ai tempi in cui in tema di urbanistica c’era solo il codice civile …
Mi creda: il mio è un consiglio disinteressato.
Questa volta non ci sarà nessuno a ricorrere al Presidente della Repubblica.
Giovanni Sanna
Uno sguardo al passato. Dagli Statuti di Borghetto Santo Spirito dell’ anno 1594 di Renzo Patetta.
Dell’ officio sopra le strade e cose pubbliche Cap. 6
Il console e consiglieri ellegeranno doi domini da bene chiamati publici parimenti far tenere et acconciare le vie e le strade del luogo/ e… non permetere che in esse si tenghino cose di male odore e vista/ …