Quale sarà l’entità del risarcimento, auspicato dal giudice penale, per l’edificio ‘lesionato’ per frana di via Belvedere 18? E’ corretto citare che la giustizia civile, alla quale viene demandato il responso finale, dovrebbe stabilire un ‘adeguata’ somma risarcitoria per i proprietari? O per bene che vada dovranno accontantentarsi di un’elemosina?
Riceviamo e pubblichiamo da un cittadino-parte in causa con la famiglia.
“Il giudice dell’udienza preliminare Fiorenza Giorgi, nelle sue motivazioni alla sentenza che tutti conosciamo riconosce il nesso causale tra danni subiti e lavori eseguiti dalle imprese citate in giudizio, le quali per eccesso di avidità eseguono sommarie progettazioni e lavorazioni……. ed auspica un congruo risarcimento per i danneggiati di via belvedere da ottenersi in sede civile.
Belle parole ma vana illusione, la dottoressa Giorgi non può non sapere che i soggetti sottoposti al Suo giudizio e precisamente:
– Zoppi s.r.l esecutore dei lavori, ha tempo fa richiesto al tribunale civile di Mondovì ricorso a concordato preventivo, poi omologato dallo stesso ed oggi in avanzata fase di liquidazione dei beni.
La relazione fatta dal commissario giudiziale nominato dal tribunale di Mondovì prevede un risarcimento dei creditori chirografari pari al 28%, sempre che la liquidazione dei beni possa totalmente concludersi a valori di stima, sappiamo tutti come vanno queste cose.
– Z&R s.r.l committente dei lavori,ha fatto richiesta di concordato preventivo allo stesso tribunale, ad oggi non ancora omologato, con relazione allegata che prevede un risarcimento dei creditori chirografari in un intervallo che spazia dal 6% al 8% circa, se non viene omologato automaticamente cade in fallimento, quindi nessun risarcimento.
Il tribunale deciderà nei prossimi giorni.
Detto questo, vediamo chi sono i creditori di questi due soggetti, i danneggiati di Via Belvedere no, lo saranno quando e se la causa di merito proposta,in questo caso solo da un condominio ,giungerà a sentenza e riconoscerà responsabili i soggetti in causa, per gli altri nessuna speranza.
Procedura proposta nei primi mesi del 2010 ed ancora oggi arenata nelle chiamate in garanzia di terzi visto il congruo numero dei soggetti coinvolti, la sentenza forse tra un paio d’anni.
Morale della favola, se tutto va bene per i danneggiati e quindi tutto va male per i responsabili, questi pagano il 20% dei danni e non a tutti, il ricorso alla tutela del tribunale, in questo caso, sembra convenga a chi ha torto.
Questo auspicava per noi la Dott.sa Giorgi?”
(Un residente del civico 18 di via Belvedere)