Accade in Colombia dove una giornalista americana si è fatta promotrice. In Italia il tema resta sempre attualissimo sulle cronache dei media. Forse potrebbe arrivare il giorno che anche da noi succede qualcosa di simile.
La notizia è stata pubblicata domenica, 5 agosto 2012, sulle pagine nazionali de La Stampa (vedi…). Il quotidiano, a firma di Tomaso Clavarino, riporta tra l’altro: “…Da meno di dieci giorni proprio in Colombia è nato un progetto innovativo ed inedito “Monitor de Corrupcìon“, si chiama l’iniziativa messa in piedi da Ronnie Lovler e dal gruppo di giornalisti investigativi colombiani…Una mappa digitale con la quale tracciare la corruzione nel paese, aggiornata quotidianamente”.
Dopo il lancio di Monitor de Corrupcìon, descrive il servizio, sono già più di sessanta le segnalazioni ricevute di casi di corruzione in tutto il paese. Per ora si tratta, per la maggior parte, di report ed articoli scritti da giornalisti, ma al più presto contano di coinvolgere la cittadinanza per rendere tutti partecipi di questa grande battaglia, una battaglia di civiltà.
Una mappa digitale per fare luce su una piaga nazionale – è ancora scritto – ma anche un modo per informare ed mantenere alta la guardia in un paese nel quale, abitualmente, durante le compagne elettorali, soprattutto fuori dalle grandi città e nei piccoli paesi, i voti vengono comprati per venti, trenta dollari o spesso in cambio di materiali edili.
Creare, in conclusione, una coscienza collettiva tramite il giornalismo partecipativo per provare a rialzare un paese finito al 80esimo posto (e l’Italia è al 69esimo….) della classifica stilata da Trasparency International e dedicata alla percezione del livello di corruzione, nel settore pubblico, nei vari paesi.
IN ITALIA I DOMINI WEB SONO 2,3 MILIONI
Crescono, in barba alla crisi, si legge dalle colonne de Il Sole 24 Ore, a firma di Daniele Lepido, le registrazioni dei domini internet made in Italy. Alla fine del 2011 il totale dei domini italiani è stato di 2.314.533 contro i 2.073.887 ( più 10,5 % sul 2010) che in termini assoluti porta a un saldo attivo di 240.636 nuove registrazioni.
E’ quanto emerge, viene rimarcato, dai dati di Registro.it, l’anagrafe degli indirizzi web con suffisso “.it”, attivo all’interno dell’Istituto di informatica del Cnr.
“In media si hanno 20 mila nuovi domini al mese – spiega Anna Vaccarelli dell’Iit-Cnr – nonostante la crisi economica il nostro suffisso continua la sua ascesa confermandosi al quinto posto in Europa, dopo Germania, Gran Bretagna, Olanda e Unione Europea. ”
Per Domenico Laforenza il web italiano non conosce battute di arresto, con la rete che sa essere sempre più economia reale e motore di sviluppo. A livello territoriale la Lombardia occupa il primo posto con 452 mila domini a targa italiana. Il Lazio è medaglia d’argento con 234 mila e la Toscana al terzo posto con 203 mila.
Anche il numero di registrar, i fornitori di servizi internet con contratto con il Registro.it – conclude Lepido – conferma il divario digitale. Nel Centro Nord: Lombardia (285) , Toscana (122) e Lazio (118). E la prima regione del Sud, la Campania, ha 76 fornitori di servizi internet.