Savona- C’è una clamorosa vicenda di cronaca che interessa di riflesso il savonese. Mercoledì 25 luglio 2012 sulla prima pagina di Finanza@Mercati, de Il Sole24 Ore, un ampio servio (seguono altri) a firma di Angelo Micuzzi e Fabio Pavesi, col titolo: “Il Pm Orsi sequestra il documento e sente Cristina Rossello, segretario del patto di sindacato. Consob chiede chiarimenti. Giallo sulla lettera Ligresti-Mediobanca. La famiglia sostiene di aver siglato accordi di uscita con Piazzetta Cuccia, ma la banca smentisce“.
L’articolo esordisce: “Uno scelleratto patto occulto o un tentativo di ricatto da parte della famiglia Ligresti nei confronti di Mediobanca? E’ l’interrogativo suscitato dal ritrovamento di una lettera, sequestrata dalla Procura di Milano all’avvocato Cristina Rossello, segretaria del patto di sindacato di Mediobanca. Due paginette in cui erano messe nero su bianco le condizioni della famiglia per farsi da parte nell’operazione Unipol-Fonsai“.
Nella paginata, un secondo articolo (vedi….) a firma di Antonella Olivieri, dal titolo “Quel foglietto con le date, i 43 milioni e i paletti di Vegas” rivela che “il documento trovato dalla Procura milanese nella cassaforte dell’avvocato Cristina Rossello porta la data del 17 maggio….Un elenco scritto a mano…dove si faceva riferimento ai 43 milioni che i Ligresti avrebbero dovuto ottenere….ma anche altre pretese per rimpinguare la ‘liquidazioni’: terreni ed immobili, buonuscita per Jonella Ligresti (presidente di Fonsa), posti di lavoro per gli altri fratelli Paolo e Giulia, le vacanze gratis per tutta la famiglia al Tanka village in Sardegna, l’uso ufficio per la segretaria di Salvatore Ligresti....”
Segue un interrogativo. “Ma come è finito quel documento nella cassaforte dell’avvocato Rossello, che è segretaria del patto di sindacato di Mediobanca? In questa vicenda la Rossello, storica collaboratrice di Ariberto Mignoli (a lungo presidente del patto dell’istituto), ha anche la veste di legale incaricata da Jonella per un ruolo di mediazione...”.
La famiglia Ligresti, con il suo capostipite ingegner Salvatore, a Loano, è stata l’artefice finale della realizzazione del mega porto turistico, con relative strutture immobiliari-ricettive-commerciali-balneari che ha fruttato finora una concessione demaniale (a ricompensa) della longeva durata di 80 anni. Non sono mancate le contestazioni, ma la realtà è ormai un fatto compiuto. Ci sono i pro e i contro, i dubbiosi, i sospettosi. Il timore che un’opera importante e qualificante possa restare la classica ‘cattedrale nel deserto’. Comunque non resta che attendere, meglio se fiduciosi incitano quanti sembrano non abbiano dubbi sulle ricadute dell’infrastruttura in città e nell’immediato comprensorio.
Messuna polemica invece, anzi, un eccellente alone di prestigio, meriti, plausi, buona stampa e ottima fama per l’avvocato Cristina Rossello che, nella “sua Savona” ha avviato con successo il progetto “Donne e Futuro“. Seguito da grande visibilità in molte aree d’Italia e non solo. Come testimonia la copiosa documentazione che offre internet. Prendiamo a caso un comunicato stampa: Donne e Futuro, la solidarietà femminile premia il merito. Cristina Rossello presenta a Modena il suo progetto di mentoring che realizza il sogno di giovani talenti in rosa”. Si citano esperienze territoriali già realizzate in Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto.
L’avvocato Rossello ha curato la pratica, per conto del Comune di Savona (governo Berruti), del prestigioso ‘edificio della Banca d’Italia. Una perizia e le trattative hanno portato ad una ‘transazione’, consentendo al Comune di incamerare 5 milioni di euro. Ovviamente, con relativa parcella.
I savonesi, in particolare, hanno potuto conoscere l’avvocato Rossello anche leggendo due brillanti interviste concesse alla giornalista Antonella Granero e oubblicate sul Decimonono il 5 settembre 2010 (leggi) ed 25 settembre 2011 (leggi). La prima: “Parla la ‘lady di ferro’ della Finanza Italiana. E’ arrivata l’ora di restituire qualcosa alla mia città. … L’avvocato Rossello: ‘Profilo donna’ a Savona. La città oggi è migliore. Col sindaco Berruti una spinta verso una nuova chance. Vorrei contribuire…” .L’avvocato Rossello oggi si dive tra Milano e Finalborgo (dove ha allestito casa) e Savona, nella quale torna ogni week end dalla famiglia. E alla sua città, oggi, intende restituire qualcosa di quanto ha conquistato sul campo di ‘mentoring’. …Cristina Rossello, tra i tanti incarichi, ha quello delicatissimo che riguarda la definizione degli asset patrimoniali della famiglia Berlusconi.… Ha gestito, tra il resto, un affare quale i diritti televisivi del calcio. Siede nel cd di Spafid, la fiduciaria di Mediobanca...; Cristina, Liceo Grassi, poi università a Genova, avvocato e savonese doc, cresciuta professionalmente a Milano….Riservatissima, austera nelle sue severe mise manageriali….ha fatto della sobrietà una scelta di vita e nella professione. Il suo motto, quello della prozia, la Santa Maria Giuseppe Rossello…, Cuore a Dio e mani al lavoro”.
Il servizio-intervista a tutta pagina come merita il personaggio, ricordava che l’avvocato Cristina siede nel salotto buono del Bel Paese, è stata inserita nella classifica delle 50 donne più potenti d’Italia ed è chiamata nell’ambiente la ‘lady di ferro’ della Finanza Italiana: intelligenza, volontà, applicazione, serietà.”
Un anno dopo, seconda meritevole intervista, mezza pagina. Titolo: ” Parla Cristina Rossello, ideatrice del progetto avviato un anno fa esatto da Savona. La Medaglia d’oro di Napolitano è il regalo più bello. Oggi ‘Donne e Futuro’ torna dove è nato…. “.
La conclusione: “Savona ci ha accolto con generosità, curiosità e solidarietà a dispetto della sua fama di mugugnona”.
Oggi l’avvocato si trova al centro di una vicenda che ha assunto aspetti di rilevanza nazionale. Zeppa di interrogativi. In attesa dell’ultimo capitolo, è difficile credere che i savonesi abbiano voltato le spalle ad una concittadina benemerita. Anzi.
Ultima ora: l’avvocato Rossello, secondo notizie di tv e giornali diffuse giovedi sera, ha consegnato ai magistrati, il documento in originale che cercavano e di cui si è scritto. Una nota di merito davvero importante.