Una pasticceria, tre generazioni, l’uovo di Pasqua artigianale, la colomba che più genuina non si può. Accade ad Albenga in via dei Mille. E’ la pasticceria ‘Bertola Giovanni’. Ad aprile onora i 57 anni di attività. I buongustai del prodotto nostrano arrivano pure da fuori provincia, dal Piemonte, dalla Val d’Aosta. Il segreto del successo ? Materia di prima scelta, grande scrupolo, professionalità, arte ed amore nella preparazione. Da anni, nonostante la crisi, le ‘colombe’ vanno a ruba, esaurite, oltre mille.
Mamma Giovanna, origini a Bergamo, è dietro il banco da una vita. Memoria storica di Via dei Mille, la strada che nel dopoguerra ospitava i primi magazzini per la lavorazione di frutta e verdura della piana, piccoli artigiani e che, lungo i decenni, si è via via trasformata in ‘zona commerciale’, con un alternarsi di insegne, di negozi apri e chiudi. La famiglia Bertola è rimasta, si è spostata solo di pochi metri, da un locale all’altro della via. “Siamo rimasti i soli a resistere da 57 anni – racconta Giovanna Dondossolo Bertola- , purtroppo è motivo di soddisfazione per noi, ma è un elemento che fa riflettere, di tristezza se volgiamo dirla tutta. La nostra forza? Attaccamento al lavoro, spirito di sacrificio e grande impegno nella qualità totale, nel corretto rapporto qualità prezzo”. Sotto il peso della concorrenza dei centri commerciali si sono ‘estinti’ decine e centinaia di piccoli negozi, artigiani. Chi ha avuto la forza e la fortuna di non gettare la spugna deve affrontare una sfida continua. I tempi sono cambiati e le nuove generazioni non stravedono per la ‘genuinità’ del prodotto, bensì seguono la moda, il peso della promozione, della pubblicità, del basso costo. Non accade solo per l’abbigliamento, la casa, anche ciò che si acquista in pasticceria, dal fornaio. Si aggiunga la mancanza di una corretta informazione, la cultura di cibo sano e leggero, anche se si tratta di dolce della tradizione.
La pasticceria Bertola ha scelto di non tradire non solo le ‘ricette dei nonni’, ma di non farsi coinvolgere nel conformismo commerciale ed artigianale. ” La nostra più grande soddisfazione – confida la benemerita Giovanna – è che nonostante la concorrenza, tanta gente apprezza e sa distinguere ciò che acquista e consuma, paga. Abbiamo molti clienti affezionatidi Albenga, a partire da medici, professionisti, semplici casalinghe, altri telefonano, prenotano, arrivano da Ventimiglia, da Ivrea, da altre località. Chi ha provato una volta le nostre colombe, due qualità, una ricoperta di cioccolato, finisce per diventare un assiduo di anno in anno”. Il prezzo per la confezione da un chilo è contenuto in 18 euro. Sembrerebbe caro, se si pensa che nei supermercati, si possono comprare confezioni industriali a 3, 80 – 4,50. Una bella differenza ! Peccato che spesso non si legge l’etichetta, il contenuto, oppure non si è in grado di ‘comprenderlo’, neppure per gli additivi aggiunti, i coloranti, i conservanti, i dolcificanti. Non è parlando male degli altri che la pasticceria Bertola (con un altro negozio laboratorio in via Einaudi) ha il suo punto di forza. Papa Ernesto è mancato 11 anni or sono, la sua passione era la pasticceria senza farsi trascinare dal consumismo, restare fedele a ciò che aveva imparato all’insegna della serietà nella lavorazione, conservazione, nella materia prima. Quando se n’è andato forse non pensava che il figlio Gianfranco (Giovanni all’anagrafe), ora 52 enne, seguisse con tanta passione e sacrificio, dedizione, le sue orme. Invece l’unico erede ha lasciato l’Università di Genova, la facoltà di Medicina. Ha così finito per farsi coinvolgere nel mestiere, dedicare la sua vita alla pasticceria, mantenendo la filosofia della tradizione. Con lui, altra fortuna, collabora la cugina Patrizia, 48 anni, che si è dedica anima e corpo all’arte pasticciera. Segue corsi professionali, si tiene aggiornata, lavora e studia l’evoluzione del settore.
Mamma Giovanna conclude con una confidenza, non una lamentela: “Il lavoro, il negozio danno ancora delle soddisfazioni, ci sono i clienti affezionati, i loro complimenti, gli apprezzamenti. Però a fine anno quando si tirano le somme e si fa il bilancio di ciò che resta, si è presi dallo sconforto. Si guadagna sempre meno, le spese tante, le tasse da pagare sono troppe. Noi resistiamo da oltre mezzo secolo, purtroppo da dietro il banco di vendita e di lavoro è facile capire perchè molti finiscono per gettare la spugna. In Via dei Mille siamo rimasti gli unici a resistere così tanto tempo. Io, nonostante gli anni, continuo a mettercela tutta, facendo più ore dell’orologio. Manco a dirlo il merito maggiore è di mio figlio e mia nipote. Una grazia di Dio. Buona Pasqua dalla famiglia Bertola, auguriamoci ancora per tanti anni, per noi e per la nostra affezionata clientela!”