Per il popolare Ivg.it è iniziato il periodo d’oro. Le elezioni comunali si avvicinano e i clienti candidati, in cerca di ‘visibilità’, si fanno avanti. Tanta manna per i bilanci. C’è da pagare lo stipendio ai giornalisti, ai collaboratori, al personale tecnico ed amministrativo. Per ‘patron Rainisio’ essere i primi della classe e sfidare la corazzata Il Secolo XIX – La Stampa, oppure l’attivissimo editore di ‘SavonaNews’, è un impegno importante. Bisogna essere più bravi, arrivare primi sulle notizie, avere amici – informatori. E a Loano, grazie a Chicco Garassini, si è saputo finalmente qualcosa di concreto della campagna elettorale ai nastri di partenza.
Alessandro Garassini, due volte presidente della Provincia, candidato non eletto a consultazioni regionali, è tra i personaggi più in vista della vita politica loanese e non solo. Attraverso IVG.it ha reso noto ai concittadini di aver rinunciato a malincuore a candidarsi sindaco in una lista civica. Di recente ha confidato agli amici che da oggi, giovedì, è impegnato negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi dove vivono Andrea Nucera e la sorella Monica di cui l’avvocato Garassini è difensore e nel recente processo, per la T 1 di Ceriale, la sua assistita è stata assolta. Oltre che professionista affermato e con una buona clientela, ha fatto sapere di essere “da poco diventato presidente di un’azienda che produce cioccolato in Piemonte, oltre a far parte del Cda della Liguria Capital”. Ha famiglia, una moglie e due bambine “con le quali vorrei passare quanto più tempo possibile – ha ricordato al giornalista Luca Berto – per questo motivo, mio malgrado, mi sono trovato a declinare l’offerta”. Sarà senz’altro così anche se una settimana prima, venerdì 11 marzo, alla presenza del gruppo di simpatizzati appariva più motivato. Anzi, presente al suo fianco è sceso un longevo militante della scena politica locale e provinciale, Piero Pesce, ex socialista, ex vice sindaco, una vita a Palazzo Doria e Palazzo Nervi (Provincia), chiamato a reggere le sorti del Comune di Boissano di centro sinistra, quale assessore. Pare che Pesce abbia detto di essere disposto a gettare il dado, lasciando anzitempo Boissano, pur di fare il vice di Garassini. Non una vittoria in tasca e scontata, ma in tandem ci sarebbero buone speranze. Il martedì la doccia fredda e che l’avvocato Garassini ha voluto spiegare, in esclusiva, a IVG.it. Forse è spiegabile dal fatto che in un certo periodo della vita, l’esponente politico non aveva timore a rivelare che non leggeva più i giornali, la cronaca locale non gli interessava ed era molto più sereno, distaccato. Sfiduciato ?
Tra l’altro, non è neppure passato molto tempo da quando (vedi trucioli.it) aveva presentato la sua ‘candidatura’ a presidente della Sca Srl di Alassio, società comunale di servizi associati. Ma il sindaco di centro destra, Enzo Canepa, di fronte a tre curriculum, ha scelto con decreto il concittadino dr. Francesco Bogliolo. In realtà in quanto a titoli Garassini lo superava di gran lunga. Anche lui è nato ad Alassio, ci sono solo tre anni di differenza con Bogliolo, classe 1966. Il ‘loanese’, papà Elio è stato sindaco, ha occupato i banchi del consiglio comunale (in maggioranza) dal 1988 al 1993. Dal 1992 al ’95 consigliere e presidente del Consorzio del Depuratore Consortile di Borghetto S. Spirito, dal ’95 al 2004 presidente della Provincia; dal ’96 al 2002, vice presidente dell’Autofiori e consigliere d’amministrazione fino al 2005. Dal 2000 al 2002 vice presidente del comitato di bioetica dell’Azienda Ospedaliera Santa Corona. Dal 2000 al 20002 consigliere d’amministrazione di Arco Latino, associazione delle province dei paesi europei affacciati sul mediterraneo. Dal 2005 al 2009 consigliere d’amministrazione della Fondazione di Comunità del Ponente Savonese, nominato dai fondatori privati GF Group Spa – Orsero e Noberasco Spa. Dal 2007 presidente del Comitato per la tutela della salute nel ponente ligure. Dal 2009 al 2010 vice presidente di Ecosavona Srl, gruppo Geotea, società a capitale misto. Dal 2014 consigliere d’amministrazione e dal luglio 2015 presidente del Cds di Dolcetto Spa e Dulcinova Srl. Dal 2015 consigliere d’amministrazione di Ligurcapital Spa. Dal 2012 iscritto all’albo dei Direttori generali della Regione Liguria per tutte le tipologie di direzione.
Non è difficile immaginare che con un ‘pagella’ di questa portata la sfida si sarebbe fatta tutta in salita per il rag. Luigi Pignocca, promosso di recente alla vice presidenza dei Comuni Italiani, pur sempre un ‘novello’ rispetto alle esperienze di Garassini. Invece la sua rinuncia è probabile che rappresenti una vittoria scontata anche se, ha confidato a Berto, “fare il sindaco della propria città è forse una delle cose più belle che possano accadere ad una persona. E’ per questo che quando ho detto no avevo le lacrime agli occhi”. Lui che aveva quasi la veste di ‘generale’ ha ordinato ai suoi di partire fiduciosi. Perchè ? L’ha spiegato con queste parole, pur senza fare nomi e cognomi: ” Questa lista mi piace perchè è totalmente libera da vincoli di partito, cosa che credo mi abbia sempre caratterizzato (se lo dice lui ndr) ed ha un progetto caratterizzato da idee molto innovative che chiunque vincerà, sia questa o un’altra lista, dovrebbe ascoltare e tenere in considerazione”. Da vecchi ed umili cronisti non abbiamo ancora avuto la fortuna di leggere le novità. Mai come in questo momento, è la nostra semplice opinione, c’è bisogno di idee nuove, ma realizzabili, con tanto di scadenze. Anche a Loano un rinnovamento non di facciata, la lotta all’astensionismo (oltre il 35 per cento alle provinciali e più o meno simile alle regionali e alle politiche) dovrebbero passare attraverso volti nuovi, forze giovani. Non è neppure il caso di invocare la rottamazione. Lo scontro è un errore, semmai c’è bisogno di trasparenza, competenza ed affidabilità. Persone affidabili non compromesse col passato, con la ragnatela di interessi più o meno inconfessabili. Persone non ricattabili, privi di conflitti di interessi in prima persona o in famiglia. Sarà la volta buona ? L’elettorato loanese è davvero maturo per la svolta?
L’11 febbraio scorso sempre per voce di IVG, il titolo annunciava: ” Chicco Garassini candidato sindaco ? “ Vorrei fare qualcosa per la mia città. “. E ancora: ” Secondo i bene informati – a Loano non mancano mai, ci sono in giro memorie formidabili e documentate ndr – l’avvocato è stato invitato a presentarsi alle elezioni di primavera, come capogruppo della lista civica che riunirà alcuni esponenti dell’attuale gruppo di minoranza di ‘è Tempo’ – tra questi Dino Sandre e Betti Garassini , entrambi già candidati sindaci – ed i rappresentanti del movimento dei ‘Cittadini Attivi’. Sono molto lusingato – chiosava Garassini – . Non ho problemi ad ammettere di averci pensato. Non mi piace il modo in cui sono andate certe cose a Loano negli ultimi anni. Io amo la mia città e per questo ho pensato di dover fare qualcosa per il suo bene… Credo che Loano abbia ancora grandi potenzialità di sviluppo. ..Vorrei dedicare tempo ed energia ai miei concittadini, ma devo pensare a non abbandonare lo studio professionale; inoltre voglio godermi la mia famiglia”.
A Loano, come ha di recente scritto, sulle pagine del Secolo XIX, Angelo Vaccarezza, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, “ serve più sicurezza per i tutori dell’ordine“. Ma si riferiva, in particolare, al ‘caso Albenga. Alle condizioni generali in cui operano le forze dell’ordine e alle aggressioni cui vanno incontro. Occorre più tutela, chiede, per chi indossa la divisa, anche dal punto di vista economico. In modo da garantire più sicurezza per tutti. Una ricetta semplice e facile. A Loano si sono visti i risultati. L’ordine e la sicurezza pare ormai stiano a cuore alla stragrande maggioranza dei cittadini. A Loano non è difficile leggere di ordinanze, annunci, proclami contro mendicanti, barboni, zingari, lotta agli abusivi, agli automobilisti e motociclisti indisciplinati. Un impegno che però va a cicli alterni. Come succede per le auto in divieto di sosta che la fanno franca. Così se capita di vendere vigili impegnati contro chi chiede l’elemosina, magari con cani, con bimbi, nel centro storico, negli angoli strategici per il passaggio pedonale, altre volte è facile trovarli indisturbati per intere giornate, per settimane, fino alla prossima cacciata. Lo stesso accade davanti ai supermercati. Mendicanti, bisogna dire, che fanno assai meno paura dei ladri, dei professionisti di colpi in abitazioni e locali pubblici, con commercianti ed esercenti sempre in stato di allerta e di allarme. Un brutto vivere si direbbe, visto che abbiamo uno Stato molto esoso in quanto a fisco.
A non farsi più problemi di candidatura è invece Roberta Gasco che dopo aver sofferto le ‘pene dell’inferno’ per via delle inchieste sulle spese pazze in Regione, dopo aver sborsato e restituito migliaia di euro, dopo essersi data con il marito all’imprenditoria commerciale (due pizzerie a Loano ed Albenga), è stata ammirata felice e sorridente a Prato Nevoso dove ha organizzato una festicciola all’aperto per il compleanno del figlioletto. Tra l’ammirazione degli invitati e dei passanti. Uno spuntino senza pretese offerto forse anche per dimenticare. Non solo le disavventure delle politica, pure l’amarezza di non essere riuscita a tornare in possesso dei preziosi e soprattutto dei ricordi di famiglia che ladri esperti e senza cuore le hanno sottratto (tre anni fa) dalla sua nuova casa che si affaccia sulla piazza principale di Loano, di fronte al Duomo ed al palazzo municipale. Invano l’appello, inutili le indagini e l’impegno dei carabinieri. Una sorte comune a tanti altri loanesi di cui, però, non si è mai letto nulla.