Diano Marina sembra diventato il centro della sperimentazione, ma soprattutto della zizzania politica. L’asse Claudio Scajola-Rodolfo Leone tiene banco con l’intento di scacciare il leghista Giacomo Chiappori per un accordo con il Partito Democratico. Non solo, tre giornalisti, pensionati si sono ritagliati e tornati alla ‘notorietà’ quali candidati sindaco in pista. Una sfida in bellezza, si direbbe.Mentre Forza Italia, con Marco Scajola in testa, guarda alla riconferma del sindaco Chiappori, leghista della prima ora. A suo dire finito pure nel tritacarne di un’informazione e di alcuni media (online, in particolare) che già celebravano i suoi funerali di politico e in particolare di amministratore. Persino scenari di mala ed omertà. La giustizia ha fatto giustizia continua a ripetere con orgoglio il primo cittadino uscente, con le quotazioni di riconferma in rialzo.
Ma all’orizzonte delle grandi manovre appaiono nomi da sempre legati all’ex ministro, personaggi che parrebbero intenzionati a emulare Giovanni Toti, governatore della Regione Liguria, braccio destro di Berlusconi, e giornalista e direttore. E’ proprio la comunicazione che a Diano Marina vorrebbe impossessarsi del potere. Tre nomi vengono fuori dal cilindro dei leader politici: Angelo Basso, già sindaco, giornalista pubblicista; Franco Bianchi, giornalista professionista e già a capo della redazione di Imperia quando il numero delle copie in edicola raggiungeva le vette, ex presidente del Lions Club La Torre. C’è Loredana Grita, anche lei giornalista professionista con esordio da collaboratrice. Tutti legati all’ex ministro anche se Grita viene proposta come candidata sindaco da Rifondazione comunista che in alleanza con Diano Futura, si appresterebbe a mettere in atto tattiche di disturbo. C’è da pensare ad una provocazione?
I giornalisti sembrano tenere banco come, seppur su fronti di versi, in Regione dove Giovanni Toti è affiancato da Ilaria Cavo, già direttore dell’emittente televisiva “Primo Canale”, inviata di Porta a Porta dell’intramontabile Bruno Vespa. Quindi arrivata a Mediaset per poi essere paracadutata, da Silvio Berlusconi e C. insieme all’ex direttore del TG 4, nell’agone politico ligure. Per ora il potere elettorale di Franco Bianchi e Loredana Grita è tutto da verificare. Unico certo è Angelo Basso, già sindaco, personaggio in grado di raccogliere consensi, terza età portata benissimo e la soddisfazione di tre figlie avvocato, record famigliare e forense ligure. All’epoca finito nel mirino di un certo sottopotere criminoso del dianese, al punto che rilasciò una clamorosa intervista di j’accuse.
E chi dovrebbe indossare il ruolo di ‘grande burattinaio’ ? Politicamente parlando s’intende. Nulla di simile al ‘grande vecchio’ del Bel Paese. In campo c’è quel Rodolfo Leone che avrebbe messo mano al portafogli, con la benedizione di Claudio Scajola, per dar vita a “Imperia Focus”, giornale online in cui operano Bianchi, Basso e Grita. Tutti e tre di pura fede scajolana (intesa come fidatissimi di Claudio) e pronti, sembra, ad assecondare qualsiasi suo desiderio, non escluso quello di far accettare alla giornalista, ex Secolo XIX di fare eventualmente strategia con la sinistra. Tutto da verificare. Parlare di notizie sicure è difficile e ai nostri lettori è giusto farlo sapere. Ma, in ogni caso, è la stampa, bellezza.
Intanto la sorte o il destino continuano a ‘perseguitare’ il già dominus del ponente ligure e non solo. Claudio Scajola nuovamente sbattuto sulla rete con tanto di rivelazioni degli intrecci con Matacena e la moglie. Vedi lo spillo implacabile della Casa Legalità di Genova, ripreso da AlzalaTesta, con un servizio pubblicato sul Corriere della Calabria vedi……