Gestione della strada Monesi – Limone – Tende. E’ stato istituito, con il placet dei consigli comunali , il GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) denominato ‘Via del Sale – Route du Sel’. Coinvolge (in Italia) Briga Alta, Limone Piemonte, Triora; La Brigue e Tende ( Francia). Fa da capofila l’Unione Montana Alta Val Tanaro. La candidatura al programma Interreg- Alcotra (2014- 2020) per la costruzione di un prodotto turistico organizzato e da valorizzare. Partner il Comune di Triora ed il Sivom de La Roya. Il naturale proseguimento del progetto, andato a buon fine, di ripristino del percorso sterrato. Il GECT, secondo statuto e convenzione, avrà assemblea, presidente, direttore e personale sulla base di norme francesi. Tra i 20 articoli (statuto) è previsto che i membri sono responsabili dei debiti. Sede legale a La Brigue, durata 20 anni. La Provincia di Imperia, il 31 agosto scorso, ha deliberato di recedere da GECT.
La montagna in offerta speciale ? No, semmai una risorsa ambientale che occorre saper sfruttare. E’ una tappa importante, all’esordio del 2016, di cui sono protagonisti, in cooperazione, paesi delle Alpi Marittime. Nelle delibere dei ‘parlamentini locali’ si da atto che i lavori di rinnovamento e ripristino dell’ex strada militare Monesi – Limone Piemonte, definita la Via del Sale, oppure ‘Strada delle acciughe’, tra Italia e Francia. un tempo percorsa a dorso di mulo, hanno dato incoraggianti risultati, anche sotto il profilo gestionale. E’ lunga 39 chilometri, aperta ogni giorno dalle 9 alle 20, tranne il martedì e percorribile in auto, moto, mountain bike, a piedi. I permessi di transito solo rilasciati a seconda delle categorie di utente; sono stagionali, temporanei o giornalieri. Costi 15 euro per le auto e simili, con un limite di 80 veicoli al giorno; 10 euro per altri veicoli a motore con un tetto di 140 al giorno. Aperta a fine luglio 2015.
Ora la proposta di individuare e dar vita ad un organismo di gestione della strada stessa nell’ambito della Cooperazione transfrontaliera. Tra le diverse soluzioni ha prevalso il sistema di gestione dell’infrastruttura comune per due Stati europei, attraverso il G.E.C.T., strumento previsto dalla stessa legislazione comunitaria. Vale a dire costituzione di gruppi europei di cooperazione, dotati di personalità giuridica per agire in nome e per conto dei propri membri. In Italia esiste, a questo proposito, la legge del 2009 n.88; la legge francese risale al 2008 e regola, adegua al regolamento comunitario. Da questi presupposti, è stato spiegato, occorre elaborare strategie ed azioni per la gestione e lo sviluppo, in sinergia, del territorio in settori di comune interesse. Si è già percorso l’iniziativa comunitaria Interreg, in special modo attraverso il programma Alcotra (vedi ex strada militare Triora – Monesi- Briga Alta- La Brigue, Limone Piemonte, Tende /Col de Tende). Si è concretizzato un palese rafforzamento della cooperazione territoriale tra comuni transfrontalieri e trans regionali (Liguria, Piemonte, Alpi Marittime francesi).
L’auspicio, richiamato nelle le delibere consiliari ad hoc, è “una migliore concertazione sugli obiettivi comuni al fine di condividere strategie la cui attuazione potrà avvalersi tanto dei programmi di cooperazione territoriale europea, quanto dei fondi strutturali , coerente con gli scopi di rafforzamento della coesione economia e sociale dell’area”. Si fa rimarcare che con GECT ” si da una stabilità giuridica alla cooperazione, è uno strumento significativo per supportare e concretizzare il processo di coesione tra i Comuni ed in un secondo tempo coinvolgere altri enti pubblici ed assimilati da univoci interessi”. Ovvio che attraverso GECT è incentivata l’attività di promozione territoriale congiunta, attraverso un organismo comune di gestione dell’infrastruttura (strada, appunto).. I Comuni, nelle delibere, predono pure atto, come accennato, alla rinuncia e uscita dell’Amministrazione provinciale di Imperia, con deliberazione consiliare del 31 agosto 2015. A seguito della ‘defezione’ si è reso necessario approvare nuovamente convenzione e statuto per essere inviati alle autorità governative italiane e francesi.
OBIETTIVO STRATEGICO – Assai significativo l’articolo 3 dello Statuto. Un obiettivo strategico e propositivo importante, qualificante, per avviare un progetto di rilancio di zone che, soprattutto nel territorio italiano, soffrono da decenni di ‘isolamento’, depauperamento anagrafico, con il rischio di ulteriore desertificazione e abbandono. Da qui la necessità di “favorire congiuntamente lo sviluppo economico, sociale e di promozione comunale nei confronti delle istituzione europee, al fine di rafforzare i legami politici, economici, sociali e culturali delle rispettive popolazioni.” L’articolo 8 recita che “L’assemblea è composta per metà da rappresentanti della parte italiana e metà francese. Con due rappresentanbti del Comune di Briga Alta, due di Lomone Piemonte, due di Triora, tre di La Brigue e tre di Tenda. La nomina dei membri dell’assemblea spetta ai rispettivi consigli comunali, gli eletti restano in carica 5 anni. Un membro che decade dal suo ente, decade automaticamente dalla’assemblea del GECT. L’assemblea è presieduta dal presidente o in caso di impossibilità dal suo vice. L’assemblea si riunisce due volte all’anno, e può essere convocata anche da un componente che raccolga l’adesione di 1/3 dei componenti. Approva la delibera a maggioranza dei voti, in caso di parità il voto del presidente vale il doppio. Per le modifiche dello statuto è necessaria . Il direttore è l’organo incaricato di implementare le attività del GECT e deve predisporre il regolamento di organizzazione e funzionamento, attuare i programmi di lavoro deliberati dall’assemblea, elaborare gli orientamenti strategici del GECT, implementandone le attività”.
Vine, infine creato, un Comitato tecnico ed un organo di lavoro a supporto del direttore e del presidente. E’ composto da tecnici designati ognuno dal proprio Comune. L’articolo 13, a proposito di risorse, indica una dotazione iniziale di 5 mila euro in proporzione paritaria e le quote annuali stabilite con deliberazione unanime dall’assemblea, poi ci sono i proventi derivanti dal tiket che si paga per percorrere la Monesi – Tende, i contributi dell’Unione Europea, di Italia e Francia, degli enti territoriali, oltre a possibili somme di pubbliche amministrazioni, comuni, imprese, associazioni, cittadini, in cambio di un servizio reso.