Un entroterra, scorci mozzafiato, il verde, i colori di ciò che è scampato allo scempio nei decenni. Aria salubre, zero smog. Ma spesso i sentieri non sono segnati, privi anche di utili tempi di percorrenza, Altri in stato di abbandono da anni, in barba alla promozione e cartine ‘dei sentieri’. Accade nel ponente ligure, non in Alto Adige o sul lago di Garda. L’ultima medicina dalle neo Cooperative di comunità ? La prima è sorta a Mendatica, nel baratro dello spopolamento, abbandono della campagna, dei vecchi mestieri. Ora è la volta di Orco Feglino che annuncia manutenzione volontaria dei sentieri e delle palestre di roccia. Intanto l’Anpi locale il 12 luglio organizza la manifestazione a ricordo dell’eccidio di 7 partigiani.
Decolla la cooperativa di comunità di Orco Feglino. In quattordici tra semplici cittadini e operatori economici hanno scommesso sul proprio paese a tal punto da creare una cooperativa. Una cooperativa che vuole valorizzare il tessuto economico e turistico di Orco Feglino mettendo a sistema prodotti tipici, outdoor, palestre di roccia, sentieri, eventi. ” Una cooperativa che vuole valorizzare il tessuto economico e turistico di Orco Feglino mettendo a sistema prodotti tipici, outdoor, palestre di roccia, sentieri, eventi – spiega Giorgio Gambaro, presidente della Cooperativa di Comunità di Orco Feglino -. Insieme ad altre cooperative di comunità possiamo fare sistema e rilanciare l’entroterra ligure”. [Guarda il Video] Una cooperativa
che segue a ruota quella sorta a Mendatica poche settimane fa. ” Un esempio di cooperazione dove i cittadini assumono un ruolo attivo sul territorio mettendosi insieme e creando un coordinamento fra diverse attività – spiega Gianluigi Granero, presidente di Legacoop Liguria -. Una soluzione che come Legacoop stiamo promuovendo in tutta la Liguria riscontrando un forte interesse in tutte le province”. Dopo il passaggio di formalizzazione davanti al notaio e l’apertura dell’attività, il primo obiettivo della Cooperativa di Orco Feglino sarà la creazione di un marchio che identifichi le diverse attività sul territorio.
Mendatica è partita a tutta velocità. Il Secolo XIX del 5 maggio scorso titolava “Sviluppo del territorio. Mendatica scommette sulla coop di comunità. L’obiettivo dei promotori è di rilanciare l’occupazione soprattutto quella giovanile”. E Roberto La Marca di Lega Coop rimarcava: ” Mendatica è un esempio concreto di protagonismo di cittadini. L’obiettivo che ci prefiggiamo è creare occasioni di lavoro per i giovani”. Mendatica ha voglia di scommettere, scriveva il giornalista Mauro Vezzaro. Non a briscole, comunque, anche perchè proprio i giornalisti pare diano il buon esempio investendo risorse sul territorio.
E due giorni prima, il 3 maggio, sempre Il Secolo XIX, questa volta su una colonna, a firma di Giorgio Bracco, annunciava che “La Cooperativa di comunità formata da giovani rilancia il turismo di Mendatica”. E due giorni prima ancora, il primo maggio, festa del Lavoro, una pagina del Secolo XIX, con il reportage del corrispondente della Valle Arroscia, il prof. Ino Gazo: “La resistenza della pecora brigasca contro l’estinzione. Il riscatto della vallata”. C’era un piccolo errore, nulla di grave, Aldo Lo Manto che con i suoi 1300 capi tra pecore, capre, mucche, un paio d’asini e qualche cavallo, è il primo pastore della Liguria, giovane siciliano, da anni insediato a Bastia d’Albenga in una stalla della Tenuta Anfossi e a Villanova d’Albenga, veniva invece indicato a Villanova d’Alba. Insomma, Orco Feglino, seconda arrivata nel cammino di Cooperativa di comunità, deve bussare forte, Mendatica insegna. La promozione non è forse l’anima del commercio ? E la ripresa è vicina, bisogna essere ottimisti, raccomanda il presidente del consiglio Matteo Renzi..