Curiosando in uno scaffale di vecchi libri (in via Buffa, a Cairo Montenotte) ne ho trovato uno assai singolare: è un libretto formato cartolina, dalla copertina marrone, che un tempo era grigia, sulla quale è scritto a penna con la giusta inclinazione :“Felicita”.
Aprendolo con cura e vedendo, sulle pagine gialline a righe, una serie di annotazioni fatte a mano, ho pensato che fosse il libretto del pane acquistato a credito dalla signora Felicita e che il fornaio annotasse tutti gli acquisti, come si usava dalle nostre parti nei negozi.
All’inizio della paginetta si legge 13 giunio 1886, poi in colonna, da sinistra la data dei giorni e di seguito i chili acquistati. Mentre nelle prime righe non è specificata la merce acquistata, al 23 del mese è annotato “magro chi 0.3”… Ma allora si trattava di carne e non pane? Esattamente 3 etti di carne magra ed il giorno 28 (che sarà stato un lunedì) vi è scritto “sen osso chi 0.6” da cui si capisce che la signora Felicita si è portata nella sporta 6 etti di carne senz’osso. Sembra che sia svelato il piccolo mistero: si tratta allora del libretto del macellaio che forniva la sua cliente di Cairo Montenotte?
Sembrerebbe che sia così, anche se non mi è chiaro quale tipo di carne acquistasse nei giorni in cui compare solamente il peso.
In agosto, il 22 come variante troviamo luganiga chi 0.2, coste chi 0.5, sanguinaci 2.
Poi un dato più significativo: il 13 settembre un fratello Arbarello versa un acconto di lire 40 poiché il macellaio scrive “avuto in acconto L. 40 (dico quaranta)” e incolla una marca da bollo color violetto di cinque centesimi con il profilo di un re sabaudo.
A settembre seguono acquisti di coste, luganena, trippa quindi il 2 ottobre carne di maiale (chi 4) e 3 etti di fegato dello stesso. Poi salsiccia, carne, ed una fornitura di ben 4 chili di quella pesta; poi ancora trippa coste e luganega per finire il 31 ottobre con mezzo chilo di luganega e 3 berodi (sanguinacci).
A fondo pagina viene versato un secondo acconto di lire 40.
Gli acquisti a debito terminano il 6 dicembre con 6 etti di qualcosa non specificato e 3 etti di salsiccia percui risulta che in dare la sig.ra Felicita deve lire 158,18 mentre sono stati versati in due volte un totale di lire 80. Restano da pagare lire 78.18 (salvo errore) cifra che viene saldata dalla signora Angela Arbarello. Chi era costei? Nientemeno che la moglie del famoso prof. Gaspare Buffa, poeta, giornalista, scrittore, professore, abitante in via della Chiesa, docente di Liceo a Genova e direttore del Corriere Mercantile, che aveva sposato il 29.11.1878.
Bruno Chiarlone Debenedetti